carlo calenda a capalbio - foto enzo russo

UN MINISTERO TARANTOLATO – LO SVILUPPO ECONOMICO DALLA “SGUATTERA DEL GUATEMALA” (COPYRIGHT GUIDI) ALLA “GUYANA FRANCESE”: CALENDA ACCUSA VIVENDI DI TRATTARE IL GOVERNO COME I TERRITORI D’OLTREMARE DI PARIGI - IL PARIOLINO CONTRO LA RAGGI: NEL CENTRO STORICO VIGE L’ANARCHIA 

 

1. VIVENDI CAPIRÀ CHE L' ITALIA NON È COME LA GUAYANA FRANCESE

Da “il Messaggero”

 

CARLO CALENDA

Il governo non molla la presa su Tim. E, in particolare, a non mollare è il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, convinto che su Vivendi, l' azienda francese che controlla Tim ma non l' ha notificato al governo,«va fatto tutto il processo visto che ci hanno trattato come se fossimo la Guyana francese».

 

Alla vigilia del secondo incontro con l' amministratore delegato di Tim, Amos Genish, che oggi tornerà al ministero dello Sviluppo, Calenda mette in chiaro che le azioni adottate nei confronti della compagnia telefonica non sono una levata di scudi fine a se stessa in nome dell' italianità, ma un vero e proprio processo attraverso il quale accompagnare lo sviluppo della digitalizzazione del Paese.

AMOS GENISH E MOGLIE

 

Il ministro ha avuto modo di ribadirlo intervenendo al festival Economia come di Roma: «Quell' azienda - ha spiegato il ministro - ci ha trattato come se fossimo la Guyana francese: quindi va presa, portata al tavolo, va esercitata la golden power e va fatto tutto il processo per far capire che siamo un Paese serio. Lì c' è l' interesse nazionale». Al tavolo ha aggiunto Calenda, «si parlerà di tutto». In primo luogo della rete.

 

2. NEL CENTRO DI ROMA «DEGRADO E ANARCHIA»

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

«Anarchia nel centro storico della Capitale». Non usa giri di parole il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, nel descrivere lo stato di salute del cuore di Roma, su cui da tempo ha aperto un confronto con la sindaca Virginia Raggi sul rilancio. Tra ambulanti abusivi, merce contraffatta, insicurezza e tavolino selvaggio, Roma ha perso il controllo del territorio.

 

carlo calenda

E il ministro fa un' altra osservazione dolorosa: «A differenza di Milano, a Roma non c' è niente di nuovo, è una città avvitata, la situazione è talmente complicata che è giusto fare qualcosa, per questo abbiamo avviato il tavolo con la sindaca per soluzioni sia molto rapide che di lungo periodo, per dare una missione alla città che l' ha persa». E aggiunge: «Quello che succede non è danno per la sindaca, è un danno per tutto il Paese.

 

RAGGI

Facendo un benchmarking con le altre capitali europee, Roma è l' unica che sta in queste condizioni. Quindi abbiamo deciso di chiamare le aziende per capire quali sono i loro piani di sviluppo, perché la prima cosa da fare è capire se i clienti sono soddisfatti. Io le incontrerò il 23». Per ora il centro di Roma è come soffocato dai mille problemi irrisolti: bus turistici, rifiuti raccolti in ritardo, un turismo mordi e fuggi che porta più costi che benefici, strade e marciapiedi sconnessi, bancarelle e camion bar che oscurano i monumenti.

 

COMITATO

Ripartiamo dall' ultimo incontro tra Calenda e la Raggi, in Prefettura, nel corso della riunione del comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza. A proposito di anarchia: si è parlato dell' assedio degli ambulanti abusivi. Secondo una ricerca svolta dalla polizia municipali ci sono in totale 146 zone rosse, dove non si riesce a respingere l' assalto dei venditori illegali. Quella mappatura riguarda tutti i municipi di Roma, ma la parte più cospicua è nel primo, vale a dire in centro storico.

federica guidi carlo calenda

 

Davanti alla Fontana di Trevi o in piazza Navona ci sono costantemente decine di venditori di oggetti di ogni tipo, dalle aste per i selfie alle palline di gomma, per i quali il venditore rischia solo una sanzione amministrativa. Ma resta costante anche la vendita di merce contraffatta e in questo caso Calenda ha offerto alla Raggi una collaborazione dei tecnici del Ministero, specializzati proprio nell' individuazione della merce con griffe fasulle.

 

Insieme al prefetto Paola Basilone, in vista delle festività natalizie, è stato deciso di mettere in campo delle pattuglie interforze per intensificare i controlli e dunque ridurre la presenza di ambulanti abusivi che si moltiplicano ogni qual volta aumentano turisti e romani che frequentano il centro. Conferma Calenda: «Si è deciso di far partire i cosiddetti pattuglioni che controllino e raddrizzino la barra almeno di questa parte di Roma per dare un segnale che c' è un' inversione di tendenza».

 

RIPARTIRE

AMBULANTI ROMA

Ma il ministro Calenda ieri, parlando al Festival dell' Economia Come, promosso da Invitalia, è andato oltre nella sua analisi spietata sulla Capitale, rifiutando però l' esempio di Detroit, vale a dire la strada del fallimento: «È un' opzione non possibile, non solo perché siamo l' Italia ma anche perché il momento di choc sarebbe fortissimo per tutti i cittadini. La risposta non è il fallimento, bisogna ripartire dalla gestione della città perché su questo fronte ci sono mille cose da fare». Esempio: «Processiamo le 500 pratiche sul tavolino selvaggio che giacciono al comune di Roma».

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