matteo maria zuppi nella cappella sistina per il conclave

“MOLTI HANNO PARLATO PIÙ FUORI CHE DENTRO L’AULA” – LA STOCCATA DEL CAPO DEI VESCOVI MATTEO ZUPPI CONTRO LE TROPPE CHIACCHIERE DEI CARDINALI: “MA E’ UN SEGNO DI UNITA’ LA CONVERGENZA IN POCO TEMPO” – "IO TRA I POSSIBILI PAPABILI? MAI SPERATO" – PER ZUPPI NON SONO ESCLUSI NUOVI RUOLI IN VATICANO (PREVOST ANCORA VESCOVO FU OSPITATO DA ZUPPI ARCIVESCOVO A BOLOGNA IL 14 MAGGIO 2023, AL SUO RIENTRO DAL PERÙ)

Ilaria Venturi per la Repubblica - Estratti

 

il giuramento di matteop zuppi prima del conclave

I momenti di fraternità, senza cellulari, a Santa Marta. Il peso della scelta nella cappella Sistina, «sarà che hai un grande giudizio davanti di cui si vede anche la parte sotto, l’inferno, e quindi si sta molto attenti ». E qualche uscita di troppo, semmai, prima: «Ho l’impressione che molti si siano esercitati più fuori che dentro», osserva il cardinale Matteo Zuppi usando il fioretto.

 

Dopo aver dribblato i giornalisti in Vaticano, il presidente della Cei parla alla tv dei vescovi dell’elezione di papa Leone XIV. «C’è stata un convergenza — osserva — Ed è un grande valore. Un’unità come questa, in un momento come questo, penso sia un bellissimo segno e anche una grande responsabilità ».

 

matteo zuppi giura prima del conclave nella cappella sistina 3

Al suo primo conclave — Bergoglio lo ha voluto cardinale nel 2019 — Zuppi descrive le congregazioni come «un allenamento con interventi molto liberi, aperti, franchi. Una grande parresia , proprio come voleva papa Francesco che ha sempre detto: le cose si dicono qui, non fuori». E all’esterno non sono mancati i veleni così come il fango che ha macchiato il favorito Parolin. Zuppi bacchetta genericamente chi si è esercitato fuori, ma ciò che conta, insiste, «è che si è guardato ai problemi e al futuro, e l’essere nel pieno del Giubileo della speranza ci ha dato una mano».

 

MATTEO ZUPPI - FOTO LAPRESSE

Il cardinale, a Tv 2000, parla della grande bellezza della Chiesa: «La si ritrova nell’unità e nella diversità: cardinali che vengono da situazioni, culture e storie di chiesa diverse», quello che papa Francesco chiamava il “poliedro”. Il «senso della chiesa» per Zuppi si è visto nella piazza che ha travolto Leone XIV e commosso gli stessi cardinali: «Era commovente vedere tante persone, frutto di quell’attenzione che Francesco ha seminato toccando i cuori di tutti, un grande patrimonio che sicuramente papa Leone amministrerà con la sua sapienza, mitezza, con il suo coraggio e con quelle che saranno le sue scelte che seguiremo perché intorno a lui si fa unità.

Amiamolo e aiutiamolo» l’indicazione di Zuppi non più papabile («mai sperato») ma per il quale non sono esclusi nuovi ruoli in Vaticano.

matteo maria zuppi foto mezzelani gmt7

 

Nella chiesa, rimarca, «siamo tutti a servizio della famiglia universale ed è una grazia in un mondo così frammentato, segnato dalle divisioni, dall’idea della forza, del vincere sugli altri o di fare a meno degli altri, di umiliarli e schiacciarli».

 

Robert Francis Prevost ancora vescovo fu ospitato da Zuppi arcivescovo a Bologna il 14 maggio 2023, al suo rientro dal Perù chiamato da Bergoglio, «colpì tutti per l’attenzione e la delicatezza ». Il presidente della Cei vede in Leone XIV un disegno unitario e di continuità: «Ci chiede di non essere spettatori, ma di essere disarmati per disarmare, e di continuare a costruire ponti. Mi sembrano indicazioni in continuità, per i cristiani e per tutti». E ancora: «Ci aiuterà a mandare avanti qualcosa che è nella Chiesa: non c’è un vangelo in chiesa e poi un vangelo sociale, se incontri e ti innamori di Cristo poi ti innamori del prossimo. Papa Francesco proprio perché metteva Cristo al centro ha messo il povero al centro.

matteo zuppi giura prima del conclave nella cappella sistina 2matteo zuppi giura prima del conclave nella cappella sistina 1matteo maria zuppi foto mezzelani gmt4

 

(...)

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