montezemolo

MONTEPREZZEMOLO SI RIFA' VIVO E SCOPRE L’ACQUA CALDA: “LA RAGGI? SEMBRA TELECOMANDATA” - IL PRESIDENTE SCONFITTO DI “ROMA 2024” FRIGNA: ANDRANNO A QUALCUN ALTRO IL MILIARDO E 700 MILIONI PER LE “PRIME SPESE” DELLE OLIMPIADI - TROPPO TARDI UN REFERENDUM PER SCOPRIRE SE DAVVERO I ROMANI NON VOGLIONO I GIOCHI

di Dino Martirano per  “Corriere della Sera”

 

 MONTEZEMOLO MALAGO ' MONTEZEMOLO MALAGO '

E ora, dopo il «no» della sindaca Virginia Raggi, quale città si aggiudicherà l’Olimpiade del 2024? Parigi o Los Angeles? «Io ancora auguro a Roma di vincere questa grande sfida perché la speranza è sempre l’ultima a morire...». Il presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, parla da Monaco di Baviera nella sua qualità di presidente del Comitato promotore di Roma 2024 ed è comunque convinto che la Capitale italiana aveva («e ha ancora») «tutte le carte in regola per vincere» la gara che si concluderà tra un anno a Lima, in Perù, dove il Comitato olimpico internazionale (Cio) farà la sua scelta finale: «Ho conquistato 19 titoli mondiali con la Ferrari ma ho lottato e sperato anche nei momenti più bui, quando non si vinceva mai...».

 

Eppure la partita sembra conclusa, la sindaca Raggi ha detto che organizzare l’Olimpiade a Roma «sarebbe da irresponsabili». Anche il premier Monti disse no alla candidatura...

«Da Londra, dove sono andato anche per la candidatura olimpica, e poi da Monaco, ho assistito a un comportamento sconcertante e umiliante per chi ha l’onere e l’onore di amministrare la Capitale. Ho avuto l’impressione che la sindaca abbia parlato sotto dettatura, come una macchina telecomandata, sicuramente in modo non rispettoso delle istituzioni sportive, costrette a fare anche anticamera».

raggi malago' 1raggi malago' 1

 

Il M5S ha fatto del no all’Olimpiade del 2024 la sua bandiera elettorale. E poi ha vinto con oltre il 65%.

«Ho il massimo rispetto delle istituzioni e chi ha vinto le elezioni ha il dovere di decidere. Ma non posso condividere, nei modi e nella sostanza, questa decisione che suona come una rinuncia a una sfida per il futuro, al bene dei giovani, a quasi 200 mila posti di lavoro, a una città più sostenibile con meno barriere per anziani, disabili e famiglie. Capisco il discorso delle priorità per i cittadini: ma come si fa a pensare che tra 8 anni Roma viva ancora in emergenza?».

 

Si può fare il referendum popolare che lasci ai romani la possibilità di scegliere?

«No, è tardi. Questa strada andava imboccata prima».

RAGGI GRILLORAGGI GRILLO

 

La sindaca ha accusato il Comitato promotore di avere architettato l’«Olimpiade del mattone», prospettando malaffare e ruberie.

«Guardi, dovremmo essere tutti un po’ più precisi. Io ho accettato di guidare, a titolo gratuito, il Comitato per provare a convincere i 98 membri del Cio a votare per Roma. Insieme al Coni, a Giovanni Malagò, a Diana Bianchedi e a un magnifico gruppo di ragazzi, abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Ma ora, se Roma si arrende trasmette al mondo l’immagine di una città che non accetta di migliorare se stessa e che non crede al proprio futuro. Se ci fermiamo, tra un anno esatto, a Lima, tanto per iniziare, daranno a un altro Paese il miliardo e 700 milioni a fondo perduto destinati agli impianti sportivi, molti dei quali in periferia. E poi la rinuncia penalizzerebbe non solo Roma, ma anche Cagliari e la Sardegna, dove sono previste le regate, e le altre 10 città italiane che ospiterebbero le partite di calcio».

 

E le insinuazioni sul «partito del mattone»?

virginia raggi in costume al lago di bracciano 4virginia raggi in costume al lago di bracciano 4

«Il Campidoglio dice no alla straordinaria opportunità di dimostrare che con loro al timone è possibile realizzare un evento nella massima trasparenza e legalità. Tutto sarebbe stato infatti nelle loro mani. Sarebbe toccato a loro insediare il Comitato organizzatore, vigilare sugli appalti, sulle ruberie e sul cemento con tutti gli strumenti previsti, a partire dall’autorità anticorruzione di Cantone. Il malaffare si combatte, i ladri si arrestano, gli appalti si controllano. Non si può mica solo dire no per evitare di assumersi le responsabilità. Senza contare che i 5 Stelle avrebbero potuto lasciare un segno importante, lanciando un grande progetto di riqualificazione urbanistica così come avvenne con i Giochi a Roma nel ’60 e a Torino con i Giochi invernali del 2006».

 

I nemici di Roma 2024 citano il «dossier incompleto» e le «cattedrali nel deserto».

«Il dossier è stato giudicato eccellente ma, l’abbiamo detto, non è il Vangelo ed è dunque modificabile. Se tutto si ferma, lo stadio Flaminio, ad esempio, rimane avvolto da sterpaglie a meno che il Comune non tiri fuori i soldi per riqualificarlo. E poi come si fa a parlare di “cattedrali nel deserto” se il regolamento Cio, in vigore dal 2024, proprio per evitare sprechi invita a tirare su impianti provvisori?».

 

RAGGI APPENDINORAGGI APPENDINO

E chi paga nel caso in cui arrivino extracosti, i romani?

«Il budget è a saldo zero e non prevede un solo euro a carico dei romani, per infrastrutture, riqualificazione di periferie e opere che in ogni caso andranno fatte perché servono alla città anche in vista del prossimo Giubileo del 2025».

 

Lei spera ancora?

«Mi sembra difficile che si possa cambiare una decisione politica già presa. Lo ha chiarito bene anche Renzi. Però spero ancora che sulla logica di partito prevalga la voglia di cogliere una opportunità. Per Roma. Per l’Italia intera».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....