NESSUNO TOCCHI SAVIANO - L’IRA DEL “GOMORROICO” SI ABBATTE SU CASERTAOGGI.IT, REO DI RECENSITO UN LIBRO SUI CASALESI DEFINITO PIÙ VERITIERO DI ‘’GOMORRA’’ (QUERELATO ANCHE PER ALTRI PEZZI RIPRESI ANCHE DA DAGOSPIA) - PECCATO CHE AL POSTO DEL VERO CRONISTA TERLIZZI SIA ANDATO SOTTO PROCESSO UN OMONIMO POSTINO - SI ATTENDONO ORA VIBRANTI ARRINGHE DEI NUMI TUTELARI (A SENSO UNICO) DELLA LIBERTÀ DI STAMPA...

Gian Marco Chiocci e Simone Di Meo per "il Giornale"

È la stampa, bellezza. Dovrebbe saperlo, Roberto Saviano, dopo tutti gli appelli, le comparsate televisive, i monologhi teatrali, le articolesse chilometriche, le manifestazioni di piazza a favore della libertà d'informazione insieme agli evergreen Al Gore e Salman Rushdie.

Ha addirittura tenuto una conferenza alla Svenska Akademien, l'Accademia svedese dei Nobel sul fatto che la parola è un purosangue che non può essere imbrigliato come un ronzino qualsiasi, deve correre veloce sui prati dello sdegno civile e dell'impegno nazional-popolare, e calpestare veloce le praterie dell'Esempio.

Infatti, fedele alla predica, l'eroe dell'antimafia di carta se l'è presa con chi, in terra di camorra, svolge il non facile compito di informare. E così ha querelato il sito d'informazione Casertasette.it mandando sotto processo il direttore della testata, Biagio Salvati (un eccellente cronista che ai tempi riempiva di carte giudiziarie l'ancor acerbo scrittore) e il decano dei cronisti di nera casertani Ferdinando Terlizzi.

Si è sentita diffamata, la star di Gomorra, da una serie di articoli che il quotidiano online ha pubblicato da maggio a ottobre 2008, quando ormai il bestseller sui Casalesi aveva superato i confini nazionali per conquistare i mercati europei. Cose forti, attacchi violentissimi.

Roba da condanna sicura. Eh, sì: il paladino della libertà di stampa, ad esempio, non ha digerito il fatto che Terlizzi abbia recensito un libro sulla camorra del bravissimo giornalista napoletano Gigi Di Fiore scrivendo che si trattava di un lavoro più fedele alle fonti e ai fatti rispetto a Gomorra, che contiene invece parecchie vicende inventate di sana pianta. Anatema.

E ancora: Salvati e Terlizzi dovranno spiegare com'è che gli è saltato in mente di scrivere che Sua Eccellenza Saviano aveva difficoltà a trovare casa per motivi di sicurezza, dopo che la stessa notizia l'avevano pubblicata - evidentemente, senza ricevere carte bollate - praticamente tutti i quotidiani napoletani.

Affetto da querelite acuta, Saviano ha denunciato il direttore e il cronista/commentatore del sito anche per articoli ripresi pari pari da altri quotidiani e soprattutto dall'informatissimo e cliccatissimo sito Dagospia. La sola decisione di riproporli ai lettori di Casertasette.it, secondo lo scrittore, li rende meritevoli di una legnata in un'aula di giustizia.

E poco importa che, prima o in contemporanea al sito casertano, gli stessi articoli avessero fatto il giro del web e della carta stampata. Così la prossima volta imparano a rimetterli nella home page. E il primo che deve pagare per omesso controllo è proprio il direttore Salvati, quello che generosamente forniva al carneade Saviano atti giudiziari e chicche sui Casalesi. La guerra è guerra.

La cosa più incredibile di tutta questa vicenda, però, è un'altra: a causa della querela di Saviano è finita sott'inchiesta la persona sbagliata. Non già il cronista di giudiziaria Ferdinando Terlizzi, 75enne di Santa Maria Capua Vetere, di professione giornalista, ma l'omonimo Terlizzi Ferdinando, 35enne di Lodi, postino, che con Casertasette e il mondo di Gomorra non c'entra assolutamente nulla.

Eppure, il poverino è rimasto per tre anni incagliato nel processo e, solo qualche giorno fa, nonostante l'opposizione del pm e dei legali di Saviano, il giudice di Milano si è dichiarato incompetente accorgendosi dell'errore. Così, la singolar tenzone tra Davide e Golia si è spostata dal capoluogo lombardo a Santa Maria Capua Vetere dove l'autentico Terlizzi abita e scrive sul blog indigesto al Grande Scrittore.

Si attendono ora vibranti arringhe dei numi tutelari (a senso unico) della libertà di stampa. È sacrosanto difendere Corrado Formigli dal risarcimento-monstre di 7 milioni di euro, ma non guasterebbe una parolina di solidarietà ai piccoli cronisti di provincia che hanno osato scrivere, o riportare cose scritte da altri, sul corregionale Saviano. L'ha detto pure San Roberto: «Si deve continuare a porre le domande. E' legittimo non rispondere ma impedire di fare domande no». Ecco, la domanda è questa: chi si schiererà adesso con Casertasette contro Saviano?

 

ROBERTO SAVIANO Roberto Saviano ROBERTO SAVIANOFerdinando Terlizzi

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…