gaypride milano

NIENTE MEDICINE, TANTI GAY – MILANO PERDE L’AGENZIA PER IL FARMACO MA CONQUISTA LA CONVENTION DEL TURISMO OMOSESSUALE NEL 2020: ATTESE 30 MILA PERSONE – BATTUTA LA CONCORRENZA DI LONDRA, SIDNEY, TEL AVIV – I VIAGGI OMOSEX VALGONO 2,7 MILIARDI NEL MONDO

 

TURISMO OMOSESSUALE1

Enrico Paoli per Libero Quotidiano

 

Per l' eventuale arrivo di Ema a Milano (l' Agenzia europea del farmaco assegnata all' Olanda con il barbatrucco delle buste) c' è solo da incrociare le dita. Le attese sono tante, le speranze reali poche: «Il Vivaldi Building, ad Amsterdam, sarà pronto prima della metà del novembre 2019», spiegano gli olandesi. Quando la politica avrebbe dovuto fare il suo mestiere non lo ha fatto e oggi prova a lavarsi la coscienza con la mozione trasversale degli affetti.

 

In compenso il capoluogo lombardo si è visto assegnare la 37esima edizione della convention di Iglta, l' Associazione internazionale del turismo gay e lesbian, battendo la concorrenza di Londra, Bruxelles, Tel Aviv, Bogotà e Sydney. Secondo le stime degli esperti del mondo arcobaleno Milano, fra due anni, è destinata ad accogliere centinaia di imprese turistiche e istituzioni pubbliche internazionali provenienti da oltre 80 Paesi.

 

CONVENTION ANNUALI

TURISMO OMOSESSUALE

Le convention annuali promosse dall' Igtla, che conta oltre 3mila associati ed è l' unica a rappresentare il turismo Lgbti all' interno della World Tourism Organization (Unwto), sono organizzate in uno dei Paesi membri come momento sia di networking per le realtà turistiche sia di incontro tra compratori e fornitori. Dunque oltre all' aspetto culturale - diciamo cosi - della manifestazione c' è un evidente corollario commerciale e imprenditoriale che potrebbe dare una mano al settore alberghiero del capoluogo lombardo.

 

Le stime parlano di almeno 30 mila persone. Essendo sfumata l' opzione Ema, che avrebbe occupato stabilmente camere d' albergo e appartamenti liberi, l' occasione data dal turismo gay, con i suoi annessi e connessi, potrebbe non essere del tutto fuori luogo.

TURISMO OMOSESSUALE2 Certo, il problema politico di fondo resta in piedi.

 

Ancora una volta le amministrazioni di sinistra, come quella di Milano guidata da Giuseppe Sala, dimostrano di avere maggior attenzione per l' universo dell' omosessualità e non altrettanto per quello della famiglia tradizionale, messa sempre più in discussione da chi spaccia l' ostentazione per liberalizzazione. A confermare l' appuntamento, in agenda per il 2020, è stato l' assessore al Turismo del Comune di Milano, Roberta Guaineri.

 

«Abbiamo creduto in questo progetto sin dal primo momento», scrive sui social l' amministratore meneghino, «e, grazie alla sinergia con l' Agenzia Nazionale del Turismo, e l' Associazione Italiana Turismo gay & Lesbian e il supporto del Consolato Usa a Milano, abbiamo raggiunto l' obiettivo di confermare ancora una volta il carattere aperto e cosmopolita della città, da sempre in prima linea per l' affermazione dei diritti».

 

BEPPE SALA AL GAYPRIDE A MILANO

La giunta Sala, già dalla presentazione della candidatura di Milano, si è molto spesa per ottenere l' assegnazione del raduno sostenendo che il mercato stimato del cosiddetto business del gay travelling è di 2,7 miliardi di euro, con 35 milioni di arrivi internazionali in un anno nel mondo. Sfumata Ema, lo status di capitale del turismo gay sembra quasi un premio di consolazione.

 

AL POSTO DI EMA

beppe sala celebra le prime unioni civili gay a milano 4

E a proposito dell' Agenzia del farmaco, Comune e governo insistono nel pressing. «Le risposte che sono arrivate fino ad ora» in merito al ricorso «ce le potevamo aspettare», spiega il sindaco di Milano Sala, «ma proprio queste risposte e l' atteggiamento ci confermano che questa è una questione politica, prima ancora che tecnica». Vero. Peccato, però, che quando contava davvero la politica evocata dal primo cittadino era affaccendata in tutt' altre faccende. Con il risultato che sappiamo.

 

beppe sala celebra le prime unioni civili gay a milano 3

«Il ricorso va bene per mettere lì un punto», spiega l' inquilino di Palazzo Marino, «ma è chiaro che questa è una partita che la si porta a casa politicamente. Non so come andrà a finire ma sono contento di aver preso l' iniziativa e continuerò a insistere». «Il ricorso per la sede Ema non è stato presentato in ritardo, ma nei tempi previsti», spiega Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, «si tratta di un' operazione difficile, ma era doveroso farlo». Molto più facile ottenere la convention del turismo gay. Magra consolazione. E vedremo i risultati solo fra due anni...

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