salvini di maio

“NON CI SARA’ UN ALTRO CASO DICIOTTI”, ECCO COME LEGA E 5 STELLE HANNO TROVATO L' INTESA SULLA NAVE DELLA ONG MEDITERRANEA - PER FAR DIGERIRE LO SBARCO DEI 49 MIGRANTI A SALVINI, CONTE È COSTRETTO A OFFRIRE LA CARTA DEL SEQUESTRO DELL'IMBARCAZIONE – LA “SODDISFAZIONE” DEL LEADER LEGHISTA ALLA VIGILIA DEL VOTO A PALAZZO MADAMA SULL' AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE NEI SUOI CONFRONTI SUL CASO DICIOTTI…

Federico Capurso per “la Stampa”

 

salvini

«Non ci sarà un altro caso Diciotti». Il terrore che il cortocircuito di fine agosto, trascinatosi fino a oggi, possa ripetersi con la nave Jonio attraccata al porto di Lampedusa mette in allarme tutto il governo fin dal primo mattino. Soprattutto, agita Luigi Di Maio, che non vuole spaccare di nuovo il suo gruppo parlamentare intorno a un nuovo caso migranti, dopo averlo faticosamente rincollato nelle ultime settimane.

 

Timori, quelli del leader M5S, che si trasformano in carburante sufficiente a far trovare una soluzione nel giro di poche ore, nonostante i nervosismi leghisti di prima mattina.

 

nave ong mediterranea

La proposta risolutiva viene partorita a Palazzo Chigi, ma per far digerire lo sbarco dei 49 migranti a Matteo Salvini - che già aveva annunciato di non volergli far mettere piede in Italia - il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è costretto a offrire la carta del sequestro della nave della Ong Mediterranea, battente bandiera italiana. Una pedina di scambio che viene presentata all' alleato leghista portando l' esempio della nave SeaWatch, battente bandiera olandese, che due mesi fa aveva portato il leader leghista a chiedere al governo olandese di prendersi «la responsabilità» delle operazioni di salvataggio dei migranti. Una posizione che oggi, con la nave Mediterranea battente bandiera italiana, non poteva essere rispolverata. Allora, «diamo un segnale forte e facciamo vedere che in Italia le leggi devono essere rispettate», ha suggerito Conte a Salvini. E se la Ong ha violato norme e regolamenti, saranno i magistrati a valutarlo. Intanto, però, «facciamo sbarcare i migranti e i minori a bordo».

 

salvini di maio

Salvini, che aveva cannoneggiato fin dal mattino contro la «Ong dei centri sociali», può dirsi «soddisfatto». Sia per aver risolto il problema senza doverci mettere davvero mano, sia per aver evitato nuove fibrillazioni all' interno dei gruppi parlamentari. Soprattutto alla vigilia del voto dell' aula di Palazzo Madama sull' autorizzazione a procedere nei suoi confronti per l' inchiesta del caso Diciotti, in cui pende sulla sua testa il reato di sequestro aggravato di persona. E infatti proprio in Senato si sollevano, prima che arrivi la soluzione, nuovi malumori in seno al gruppo pentastellato.

nave ong mediterranea

 

«Non facciamo campagna elettorale, nuovamente, come abbiamo fatto in precedenza, sulla pelle di questi disgraziati - chiede il senatore Ettore Licheri, intervenendo ad Agorà - In mare esiste una regola universale, quella del salvataggio, che è un obbligo giuridico e un obbligo morale». Anche perché se continueranno a nascere dei «casi» ad ogni salvataggio di migranti, «non terremo ancora a lungo in piedi il governo», mette in guardia il grillino Emanuele Dessì. «Non arriverà adesso il momento della spaccatura, ma non può nemmeno essere rimandato a lungo, perché iniziano ad essere troppi i punti di divergenza tra noi e i leghisti».

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

All' interno dello stesso gruppo pentastellato, le crepe faticano a richiudersi. Sul caso Diciotti, l' unico collante sembra essere il voto online sul sito Rousseau, dove ha prevalso la volontà degli iscritti al Movimento di salvare Salvini. «Io ho votato per mandarlo a processo», testimonia Dessì, «e nonostante questo voterò come ha deciso il gruppo, ma se continuiamo così, proseguiremo a perdere consenso». Chi invece con tutta probabilità si discosterà dalle indicazioni del partito, saranno Paola Nugnes e Elena Fattori, le due senatrici ormai apertamente schierate sul fronte della dissidenza. Verranno deferite nuovamente ai probiviri, ma secondo il capogruppo Stefano Patuanelli «non dovrebbe arrivare l' espulsione, soprattutto per un voto come quello su Salvini». E poi, la maggioranza si regge solo su quattro senatori a Palazzo Madama. «Abbiamo visto governi reggersi su un solo voto», sostiene con ottimismo Patuanelli. Certo, però, che «se si può evitare»...

nave mare jonio della ong mediterranea al largo di lampedusaLA NAVE 'MARE JONIO' DELLA ONG 'MEDITERRANEA'mare jonio nave ongmare jonio nave ongluca casarini capo missione della nave joniomare jonio nave ongluca casarini a bordo della nave jonio di mediterranea 2luca casarini a bordo della nave jonio di mediterraneagommone di migrantinave mare jonio della ong mediterranea 1nave mare jonio della ong mediterraneamatteo salvini luigi di maio

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