giuseppe conte mario draghi matteo salvini

"NON CI SARA’ UN ALTRO GOVERNO DRAGHI SENZA I 5 STELLE" – I PALETTI DI MARIOPIO CHE MANDA UN AVVISO ANCHE A SALVINI: “TANTI DICONO CHE A SETTEMBRE FARANNO SFRACELLI, MA IL GOVERNO CON GLI ULTIMATUM PERDE IL SUO SENSO DI ESISTERE” - L’IPOTESI DI RINVIO ALLE CAMERE NEL CASO IN CUI I GRILLINI NON VOTERANNO LA FIDUCIA SUL DECRETO AIUTI? DOVETE CHIEDERLO A MATTARELLA”. COME DAGO-RIVELATO LETTA STA MEDIANDO TRA CONTE E DRAGHI – IN OGNI CASO IL M5S SUBIRÀ UN’ALTRA SCISSIONE, PEPPINIELLO APPULO HA CONVOCATO PER STAMATTINA, ALLE 8.30, IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL M5S

Monica Guerzoni per corriere.it

 

CONTE DRAGHI

Se il governo riesce a lavorare continua, se non riesce a lavorare non continua. Quella che sembra un’ovvietà degna del signore di La Palice, è invece per Mario Draghi la vera, profonda ragione della sua permanenza a Palazzo Chigi. Andare avanti a colpi di aut aut e ricatti politici non si può e il premier lo dice con forza in conferenza stampa, scandendo le parole con un tono infastidito e un movimento eloquente delle mani: «Tanti dicono che a settembre faranno sfracelli, minacciano cose terribili... Il governo con gli ultimatum non lavora, perde il suo senso di esistere».

 

L’avvertimento è per Conte e anche per Salvini. Ed è la risposta alla «verifica di governo» invocata da Berlusconi. Il capo dell’esecutivo non ha perso la voglia di andare avanti per affrontare le emergenze, ma può farlo solo se le forze politiche confermano il patto di maggioranza sottoscritto nel febbraio del 2021. Anche perché lui non ha cambiato idea. Non ci sarà un governo Draghi senza i 5 Stelle e non ci sarà un Draghi bis, anche se il pallottoliere dice che i numeri parlamentari, grazie alla scissione di Luigi Di Maio, ci sarebbero anche senza quel che resta del Movimento.

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI

 

Le fibrillazioni «sono importanti» ammette Draghi e rivendica di averle affrontate «abbastanza bene». Ma se impediscono al governo di fare il suo lavoro, andare avanti diventa impossibile. Gli chiedono se sia preoccupato anche per le richieste e gli annunci di Salvini, e Draghi, con un tono tra il seccato e il sarcastico: «Io ho fatto un esempio, lei ci metta il nome che vuole. Se si ha la sensazione che è proprio una sofferenza straordinaria stare in questo governo, che è una gran fatica e non si deriva nessuna soddisfazione dalle cose che il governo fa, bisogna essere chiari». E qui Draghi scandisce la sentenza che fa da architrave al suo ragionamento: «Se il governo riesce a lavorare continua, se non riesce a lavorare non continua».

 

BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - MARIO DRAGHI - BY EDOARDO BARALDI

Lo spettro della crisi aleggia e se il premier sta attento a non enfatizzare le difficoltà, il segretario del Pd drammatizza. Dopo aver visto Draghi, Enrico Letta chiama il capo dello Stato Mattarella e convoca per oggi una riunione congiunta dei gruppi di Camera e Senato, per ribadire che «il Pd è il partito della stabilità e delle istituzioni». Domani potrebbe essere l’ultimo giorno del governo, eppure con i giornalisti Draghi rivendica il lavoro fatto e il «patto sociale» che vorrebbe stringere con sindacati e imprenditori.

 

Per illustrare le misure allo studio convoca la conferenza stampa, entra nella sala Polifunzionale con i ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando e, per prima cosa, invia al M5S il «segnale» richiesto con la missiva-ultimatum in nove punti: «Quando ho letto la lettera consegnata da Giuseppe Conte ho trovato molti punti di convergenza con l’agenda di governo. I temi affrontati con i sindacati sono assolutamente in quella direzione, sono punti che era necessario sollevare».

 

L’apertura è netta e rivela la determinazione di Draghi a salvare il governo di unità nazionale, per quanto i partiti siano scossi dalle tensioni e dalla tentazione delle urne anticipate. Se Conte e i suoi inquieti senatori vorranno coglierlo il segnale c’è e sta nell’intento di Draghi di seguire l’Europa sulla via del salario minimo, «mettere in campo misure strutturali per incrementare i salari netti», «ridurre il carico fiscale a partire dai redditi più bassi, in maniera decisa e grazie agli spazi nella finanza pubblica».

 

grillo draghi conte

E nell’urgenza di fare qualcosa per combattere il lavoro povero, perché «i numeri dell’Istat sono drammatici e sono destinati a peggiorare a causa dell’inflazione». Tutti interventi che il premier giudica importanti e necessari, per poi chiosare, con un sorriso: «Se coincide con l’agenda di Conte io sono molto contento e penso anche lui». Un no forte e chiaro però c’è e riguarda la richiesta del M5S (e di Salvini) di finanziare le misure in extra-deficit: «Uno scostamento di bilancio per ora non è previsto».

 

Oggi Conte riunirà il Consiglio nazionale del M5S ed entro domani è atteso il verdetto: dentro o fuori. Cosa farà Draghi, se i senatori del M5S diserteranno l’Aula di Palazzo Madama e non voteranno la fiducia sul decreto Aiuti, pur avendola votata alla Camera? Il premier salirà dimissionario al Quirinale? E sarà rimandato alle Camere, per verificare se ha ancora la maggioranza?

MARIO DRAGHI GIUSEPPE CONTE

 

Quando la domanda arriva, Draghi si fa scuro in viso e annuncia una risposta per punti, che sono rigidi paletti. Il primo, spiazzante: «Lo chieda al presidente Mattarella». Il secondo: «Per me non c’è un governo senza 5 Stelle e non c’è un governo Draghi che non sia l’attuale». Il terzo, sul rischio che i 5 Stelle decidano di aprire la crisi in autunno, portando il Paese al voto anticipato: «Non commento scenari ipotetici, perché sono parte di quel che succede. Essendo uno degli attori, il mio non sarebbe un giudizio oggettivo e distaccato».

 

In compenso l’incontro con Landini, Sbarra e Bombardieri è stato «positivo» e, con loro e i ministri presenti, il premier ringrazia anche Brunetta e Patuanelli. L’economia italiana va meglio delle attese, anche rispetto a quelle di altri grandi Paesi dell’Eurozona. La nostra «continua a crescere, ma le previsioni sono piene di rischi». Il primo e più grave è l’aumento del costo della vita, con l’inflazione che «erode il potere d’acquisto delle famiglie più deboli e aumenta i costi di produzione delle imprese». Bisogna intervenire per difendere l’occupazione, le pensioni e i salari e «per far questo bisogna essere insieme», governo e parti sociali.

MATTEO SALVINI MARIO DRAGHI

 

Tra due settimane ci sarà un nuovo incontro, segno che la concertazione continua. Si parlerà ancora di contratti collettivi, di cuneo fiscale e del provvedimento «corposo» per aiutare famiglie e imprese e sostenere i salari, che arriverà alla fine di luglio. «Ma non è che non abbiamo fatto niente», chiarisce Draghi rivendicando i 33 miliardi di fondi già stanziati.

 

A sera, ospite d’onore alla cena con la stampa estera, Draghi concede un siparietto autoironico. «È un’occasione leggera — premette il premier, al suo esordio come barzellettiere — C’è uno che aspetta un trapianto di cuore e può scegliere tra un giovane di 25 anni in splendida condizione fisica e un banchiere centrale di 86. Sceglie il secondo». I giornalisti ridono: «Perché?». E Draghi, strappando l’applauso: «Eh, perché non è mai stato usato!».

salvini draghi

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A STOCCOLMA E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....