made in italy

NON SIAMO MANCO CAPACI DI PROMUOVERE IL MADE IN ITALY - L'ISTITUTO PER IL COMMERCIO ESTERO AVEVA STANZIATO 39 MILIONI PER PUBBLICIZZARE L'IMMAGINE DELL'ITALIA NEL MONDO E FAR RIPARTIRE IL TURISMO ENTRO L'ESTATE 2021: PECCATO PERÒ CHE TRA CANDIDATI POCO TRASPARENTI, SOSPETTI E CONTESTAZIONI SULLA GARA ALLA FINE L'AGGIUDICAZIONE È IN RITARDO DI MESI, CON IL RISCHIO DI TURBATIVA D'ASTA, POSSIBILI RICORSI AL TAR E L'INTERVENTO DELL'ANTICORRUZIONE - RISULTATO: LO SPOT NON C'È...

Sara Bennewitz per www.larepubblica.it

 

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

La gara promossa dall’Ice (Istituto Commercio Estero) lo scorso agosto per promuovere le bellezze dell'Italia nel mondo doveva essere aggiudicata a fine aprile, la pubblicità doveva andare online prima dell'estate e attrarre i turisti da tutto il globo, ma ancora nulla è stato deciso.

 

Stranamente però, pare che diversi partecipanti all'asta abbiamo scritto delle lettere anticipando l’aggiudicazione formale e pertanto interferendo, forse, sulla decisione di una commissione che, di fatto, ancora non si è espressa. Intanto l’Anac è scesa in campo e qualcuno dei legali dei concorrenti parla di turbativa d'asta.

 

anticorruzione

L’idea dello scorso governo Conte era di promuovere l’Italia nel mondo, e di farlo entro l’estate 2021 per attirare i turisti e rilanciare il Made in Italy con una campagna istituzionale in oltre 26 Paesi.

 

dentsu

L’Ice aveva messo sul piatto un bando da 39 milioni, una gara importante, che peraltro offriva grande visibilità al futuro vincitore, anche per essere vicino al Paese in un momento così delicato.

 

Invece all’asta si è presentato il colosso giapponese Dentsu, che in patria ha una fama molto negativa, tra cui quella di aver falsificato i numeri per ben cinque anni per alcune campagne per Toyota, che gli ha fatto causa.

 

triboo

Oltre a questo, Dentsu è oggetto di causa con il governo nipponico per aver ottenuto in modo poco trasparente dei fondi pubblici destinati al Covid Relief, stanziati proprio per la promozione dell’immagine del Giappone all’estero.

 

 

Un secondo candidato è Pomilio Blumm, società esperta in bandi pubblici, che gareggia in tandem con Triboo, società quotata in Borsa specializzata nell’e-commerce, che invece non ha expertise in materia di spot e promozione istituzionale.

 

myntelligence

Triboo era però già finita sotto i riflettori per aver ottenuto una commessa milionaria dal commissario Domenico Arcuri per la produzione delle mascherine, e il suo ex ad e attuale presidente Riccardo Monti avrebbe un "potenziale" conflitto d'interesse, visto che è l’ex presidente dell’Ice (da cui se ne andato nel 2016 per andare in Grandi stazioni- Italfer) nonché ex collega dell’attuale direttore generale Roberto Longo.

 

 

made in italy

Il terzo concorrente è la Myntelligence, che nel formulare l’offerta avrebbe fatto un errore materiale e per questo potrebbe di essere esclusa dalla gara. Infine l’ultimo concorrente è la Armando Testa, che però avrebbe fatto la proposta più costosa, a fronte di obiettivi molto ambiziosi, e pertanto giudicati difficili da raggiungere.

 

 

Arcuri Conte

Morale, la gara non è stata ancora aggiudicata, ma già sono partite le contestazioni, che ora sono sotto l’esame dell’Anac mentre qualcuno dei concorrenti non esclude di ricorre al Tar.

 

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

Intanto l’estate si avvicina, lo spot non c’è e l’unica pubblicità istituzionale che si riesce a fare dell’Italia è quella di un Paese che, per promuovere la sua immagine, ha affidato la presidenza della commissione selezionatrice a un ex funzionario della motorizzazione civile di Napoli, a sua volta nominato dall’ambasciatore Lorenzo Angeloni che dal dicembre 2019 ha assunto anche le funzioni di Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese.

 

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