BOSCHI SEGRETI (DI STATO) - NONOSTANTE LA LEGGE, CHE IMPONE LA TRASPARENZA, IL SITO DEL MINISTERO DELLE RIFORME GUIDATO DALLA FIRST LADY BOSCHI NON PUBBLICA I DATI SU CONSULENTI, STAFF, RETRIBUZIONI…

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

I suoi collaboratori, al telefono, lo sottolineano a più riprese. "In questo momento il ministro lavora dalle prime ore del mattino fino a tarda sera". Parole a cui si può anche credere. Quello che non torna, dalle parti del ministero per le riforme e i rapporti con il parlamento, semmai è altro. E fa riferimento al concetto di "trasparenza".

Già, perché il sito del dipartimento affidato alle cure di Maria Elena Boschi praticamente non pubblica nulla di quello che la legge imporrebbe di pubblicare. Non certo un bel biglietto da visita per un governo che, nell'elenco delle 44 idee di riforma della pubblica amministrazione lanciato qualche giorno da dal ministro della semplificazione Maria Anna Madia, fa riferimento varie volte all'obiettivo della trasparenza nell'uso delle risorse pubbliche.

I buchi informativi
Diciamo subito che all'indirizzo internet del dipartimento per i rapporti con il parlamento la sezione "trasparenza, valutazione e merito" è completamente vuota. Mancanza grave, perché in essa dovrebbero essere contenuti per legge i dati relativi a incarichi assegnati a consulenti e collaboratori, incarichi retribuiti a dipendenti pubblici, distacchi e aspettative sindacali, nominativi, curricula e retribuzioni dei dirigenti, tassi di assenza e presenza del personale.

Ma c'è di più, perché se si clicca sul nome del ministro si apre una finestra dalla quale però non è possibile accedere al Dpcm di delega delle funzioni, né alla composizione degli uffici di diretta collaborazione, né alla dichiarazione patrimoniale del ministro. Insomma, nulla di nulla. E basta farsi un rapido giro tra i siti degli altri ministeri per rendersi conto che la situazione in cui versa il dicastero della Boschi è praticamente un unicum.

Le spiegazioni dello staff
Naturalmente La Notizia ha chiesto conto di questo stato di cose all'entourage del ministro. La prima spiegazione che viene fornita è che "gli uffici hanno come termine per la pubblicazione dei dati il prossimo 22 maggio". Questo, aggiungono però dal dicastero, "vale per gli staff politici, infatti sulle pagine dei dipartimenti le informazioni di base ci sono". Ma sono proprio informazione base, non un millimetro di più.

Per quanto riguarda incarichi e stipendi, prosegue la spiegazione, "le informazioni non sono pubblicate perché non è ancora stato fatto il decreto di riorganizzazione generale della presidenza del consiglio, e quindi nemmeno il decreto di organizzazione di questi uffici". Insomma, visto che quello dei rapporti con il parlamento e delle riforme è un dipartimento che dipende da palazzo Chigi, finché i tecnici del premier Renzi non perfezionano l'iter dei vari provvedimenti le informazioni sul sito della Boschi non sono destinate a comparire.

Con buona pace della trasparenza. E che qualche scompenso ci sia è dimostrato dall'ultimo passaggio della spiegazione fornita dallo staff del ministro, laddove si dice che "gli uffici preposti al controllo interno hanno già scritto alle varie persone ricordando che il 22 magio è prossimo e in caso di inadempienza si attiveranno loro e i dirigenti anticorruzione".

Domande senza risposta
Rebus sic stantibus La Notizia ha chiesto di avere tutti i dati mancanti sul sito. Dal ministero hanno solo comunicato nominativi più o meno già noti, come quello del capo di gabinetto Roberto Cerreto, consigliere della Camera dei deputati e già consigliere della dalemiana fondazione Italianieuropei, o quello del capo dell'ufficio legislativo Cristiano Ceresani, altro consigliere della Camera che ricopriva lo stesso incarico con l'ex ministro Gaetano Quagliariello. Nessun dato, invece, è stato fornito dal ministero sulle retribuzioni e sui consulenti e collaboratori.

Quanto alla dichiarazione patrimoniale della Boschi, l'entourage ha rimandato a quella pubblicata sul sito della Camera, dalla quale emerge che nel 2013 il ministro ha dichiarato 90.031 euro. Dalla stessa dichiarazione viene fuori che il ministro detiene 10 azioni della Banca di credito cooperativo del Valdarno e 10 azioni di Banca Etruria, di cui proprio ieri il papà, Pier Luigi Boschi, è stato nominato vicepresidente (dopo essere entrato nel consiglio di amministrazione il 3 aprile del 2011).

 

 

MARIA ELENA BOSCHI CORRIERE jpegMARIA ELENA BOSCHI NELLO SPOT ELETTORALE PER DECARO SINDACO DI BARI MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…