1. NONOSTANTE LA SEPARAZIONE, VERONICA LARIO RESTA L'ULTIMO VERO INCUBO DI SILVIO 3. VERONICA CONSERVA IL DIRITTO DI RICEVERE, TRA DONAZIONI PRESENTI ED EREDITÀ FUTURE, UNA QUOTA MINIMA DEL 25 PER CENTO DELL'INTERO PATRIMONIO DI BERLUSCONI. E CON I SUOI TRE FIGLI, A CUI LA LEGGE RISERVA UN ALTRO 30 PER CENTO, POTREBBE PUNTARE A RAGGIUNGERE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEL CAPITALE DELLA "SILVIO SPA" 3. L'ACCORDO È LONTANISSIMO, LA CAUSA DI DIVORZIO POTREBBE DURARE DIECI ANNI. E SE NON CI SI ARRIVA, L'EX MOGLIE E I TRE FIGLI DI LEI (BARBARA, ELEONORA E LUIGI) EREDITEREBBERO IL 55 PER CENTO DELL'IMPERO. LASCIANDO IN MINORANZA I FIGLI DI PRIMO LETTO MARINA E PIER SILVIO CHE ORA GUIDANO I DUE ASSET PIU’ IMPORTANTI: MONDADORI E MEDIASET E SONO DA ANNI IN CONFLITTO CON I FRATELLASTRI PER IL PATRIMONIO

Paolo Biondani per L'Espresso

Nonostante la separazione, Veronica Lario resta la più importante erede di Silvio Berlusconi. E lo rimarrà fino alla sentenza definitiva di divorzio, che in caso di mancato accordo potrebbe arrivare «anche tra dieci anni». Tra i tanti problemi legali che affliggono il leader di Forza Italia, non ci sono soltanto le tre condanne inflittegli negli ultimi mesi da magistrati di ogni sede, ordine e grado, che lui si ostina a video-proclamare in blocco "toghe rosse", ma c'è anche un guaio in cui Berlusconi è andato a cacciarsi volontariamente: la procedura giudiziaria di separazione e divorzio "non consensuale" dall'ex moglie.

C'era una volta Silvio Berlusconi l'intoccabile, improcessabile, impunibile. Ma dopo la condanna definitiva per frode fiscale nel processo Mediaset, è cambiato tutto: dopo la Cassazione, il diluvio. E per il leader di Forza Italia ora si annuncia un autunno di temporali.

Prima di tutto c'è la questione della cosiddetta agibilità politica, con il rischio di decadere dalla carica di parlamentare, perdere l'immunità e ritrovarsi nella posizione di tutti gli altri cittadini, che quando è il caso possono essere indagati, intercettati, perquisiti e perfino arrestati, senza poter opporre scudi istituzionali o privilegi politici.

Poi c'è il vuoto economico lasciato dal risarcimento da 494 milioni di euro, confermato dalla Cassazione civile, a favore della Cir di Carlo De Benedetti, l'azienda danneggiata dalla corruzione del giudice romano di rito previtiano (già condannato in sede penale con l'ex ministro-avvocato) che regalò la Mondadori alla Fininvest.

Mentre la condanna definitiva per i fondi neri del caso Mediaset trascina il dilemma sui dieci mesi e mezzo di pena residua, quella non cancellata dal provvidenziale indulto del 2006, che andrà sciolto entro il 15 ottobre, salvo grazia presidenziale: escluso il rischio-carcere, gli converrà scontarli agli arresti domiciliari o chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali?

Non bastasse, c'è il disastroso doppio verdetto per il caso Ruby, con un'altra condanna in primo grado a sette anni (per concussione e prostituzione minorile), accompagnata dall'ordine di due tribunali alla procura di aprire nuove indagini su trentadue deposizioni, giudicate false, e sui soldi versati dall'imputato alle testimoni durante i processi. Ma a restare aperta è anche una vertenza personale, forse la più dolorosa: la causa di separazione contro l'ex moglie, madre di tre dei suoi cinque figli.

In questa situazione Silvio e Veronica hanno ricominciato a sentirsi e incontrarsi a tu per tu, senza avvocati, dopo più di tre anni di accuse pubbliche e battaglie in tribunale. Ufficialmente i legali non confermano, ma nemmeno smentiscono che gli ex coniugi, come sarebbe logico, abbiano ricominciato a discutere un possibile accordo economico. Per chiudere una vertenza che altrimenti potrebbe durare anni e condizionare anche il destino delle aziende e persino l'eredità dei figli.

Il codice civile infatti stabilisce che «il coniuge a cui non è stata addebitata la separazione ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato». Quindi Veronica Lario conserva il diritto di ricevere, tra donazioni presenti ed eredità future, una quota minima del 25 per cento dell'intero patrimonio di Berlusconi. E con i suoi tre figli, a cui la legge riserva un altro 30 per cento, potrebbe puntare a raggiungere la maggioranza assoluta del capitale della "Silvio spa".

Va ricordato che le aziende più importanti, Mediaset e Mondadori, oggi sono guidate da Piersilvio e Marina Berlusconi, nati dal primo matrimonio. Mentre Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, i tre figli di Silvio e Veronica, controllano già il 21 per cento della Fininvest attraverso una delle società di famiglia, la Holding Italiana Quattordicesima.

Veronica Lario perderà i propri diritti successori solo «con il passaggio in giudicato della sentenza di divorzio, che provocherà il definitivo scioglimento del matrimonio», spiegano gli esperti. La procedura di divorzio però non è ancora iniziata, perché gli ex coniugi sono ancora nella fase della separazione, il cui processo d'appello inizierà nel 2014.

Gli avvocati divorzisti milanesi interpellati da "L'Espresso" prevedono che la futura procedura di divorzio, tra primo grado, appello e cassazione, possa durare «anche dieci anni». E nel frattempo Veronica resterà l'erede più ricca. Un autorevole civilista milanese fa l'esempio di una signora separata da lunghissimo tempo, che è riuscita a ottenere una ricchissima eredità perché l'ex marito, un personaggio molto in vista con ottimi avvocati, è morto proprio alla vigilia dell'udienza finale in Cassazione.

 

silvio berlusconi veronica lario lap01SIlvio Berlusconi e Veronica LarioSILVIO BERLUSCONI E VERONICA LARIO BERLUSCONI-VERONICASilvio Berlusconi e Veronica LarioFAMIGLIA PAOLO BERLUSCONIfamiglia berlusconiBERLUSCONI FAMILYbarbara berlusconi a cernobbio silvio eleonora berlusconiSILVIO E PIERSILVIO BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO