vendola figlo ed testa

UNA NUOVA SCIAGURA SI ABBATTE SULL’ITALIA: NICHI VENDOLA TORNA IN POLITICA! - STUFO DI CAMBIARE PANNOLINI AL SUO TOBIA, RIENTRA IN GIOCO PER SPARIGLIARE IL GIA’ MALANDATO MONDO DELLA SINISTRA - MA CON CHI? AL FIANCO DI BERSANI E D'ALEMA? CON FRATOIANNI? OPPURE DI NUOVO INSIEME A PISAPIA?

nicki vendola

Gianluca Veneziani per “Libero Quotidiano”

 

Certo che il suo ritorno poteva essere segnato da un frasario un po' più tronfio e supercazzolaro, come da tradizione. Qualcosa tipo: «Vista la situazione subdola e silente in cui mi sono sentito estromesso, separato dalla ragion di Stato per curare le superiori ragioni del cuore, avverto il dovere di salire di nuovo nelle stanze della politica, per non lasciare la sinistra sola e sottomessa come una cenerentola senza il suo faro Nichi Vendola».

 

VENDOLA 1

E invece l' ex governatore della Puglia, nell' annunciare il suo ritorno in politica, si è limitato qualche giorno fa, in un' intervista a Telenorba, a uno scarno «Torno. Io non sono mai fuggito dalla politica. La politica è una malattia da cui non si guarisce». Dopo essersi preso un congedo biennale di paternità (o di maternità) per fare il mammo, Nichi è stato di nuovo colpito dalla malattia che lo affligge da sempre: la politica.

 

E allora, standogli ormai stretto il buen retiro pugliese in cui si era dato a vita privata insieme al compagno Eddy e al figlio avuto da utero in affitto, ha comunicato che sarà di nuovo in campo per continuare a fare al Paese quello che gli riesce meglio da trent' anni: danni. In effetti, dobbiamo a Nichi Vendola se oggi due mediocri alfieri del pensiero buonista, politically correct e filo-invasione come Laura Boldrini e Giuliano Pisapia sono assurti al ruolo di statisti.

VENDOLA ED TESTA

 

La presidenta della Camera nel 2013 fu eletta proprio nelle liste di Sel, il partito di Vendola, e poi da questi proposta al ruolo di terza carica dello Stato. Anche la candidatura e il successo di Pisapia come sindaco a Milano furono benedetti da Nichi, che ne dettò la linea politica con quell' invito ad «abbracciare i fratelli rom e musulmani».

 

NICHI VENDOLA

Oltre che nei suoi pargoli politici, Vendola ha lasciato eredità pesanti anche nelle casse della Regione che ha gestito, la Puglia. In dieci anni di amministrazione, l' ex presidente di Sel ha allargato la voragine dei conti pubblici, al punto che - come dimostrava il Corriere della Sera - la Puglia è oggi la regione che vanta il peggior rapporto tra entrate fiscali e uscite: un rosso del 34% pari a circa 8 miliardi.

 

Di questi, una congrua parte riguarda la Sanità, anche grazie alle consegne del precedente governatore, se è vero che durante gli anni della legislatura Vendola il buco in quest' ambito aveva raggiunto 1 miliardo e 400 milioni. Una scellerata gestione dei conti che porta oggi Nichi, non a caso, a prendere le distanze da Emiliano, allorché questi auspica un referendum per l' autonomia pugliese al fine di rendere la regione più responsabile.

FERRERO E VENDOLA

 

Non che in termini di battaglie civili e diritti da rivendicare Vendola abbia inciso in modo più positivo. Dismesso il sogno della lotta di classe, Nichi ha capito che il nuovo fronte sul quale impegnare la sinistra era quello dei desideri degli individui e delle coppie omosessuali. Il nuovo nemico, non più il Padrone ma la Famiglia Tradizionale. Mescolando biografia e politica, ha avallato così la narrazione, presto condivisa, dell'Omosessuale come Grande Discriminato, sebbene la sua stessa storia personale, di politico al potere, smentisse quel mito.

 

nichi vendola

Ma il suo impegno ha dato linfa e visibilità al movimento Lgbt, ne ha accresciuto le pretese e l' influenza nel dibattito pubblico, fino a trasformarlo in una vera e propria lobby capace di dettare le scelte politiche, di orientare il mondo dell' educazione, dell' informazione e perfino dell' intrattenimento, e di modificare il nostro linguaggio. La assuefazione gay-friendly cui assistiamo oggi sconfortati è anche un prodotto del vendolismo; così come lo è il continuo rilancio sui temi eticamente sensibili, che arriva a far considerare accettabili, se non addirittura condivisibili, pratiche aberranti come la maternità surrogata.

 

FABIO E MINGO CON VENDOLA

Ma guardando il ruolo di Vendola in un'ottica più particolare, si può sostenere che la sua figura sia stata dannosa per la sinistra stessa. Già nel 1998 Vendola faceva parte di quella Rifondazione Comunista che azzoppò il primo governo Prodi, facendo tramontare il sogno dell' Ulivo.

 

E alle elezioni del 2013, col suo Sel - uno dei partiti meno longevi e più ingloriosi della storia repubblicana (durato appena 7 anni, senza riuscire mai a raggiungere il 4%) - contribuì al fallimento dell' armata poco gioiosa guidata da Bersani. Doveva essere il catalizzatore di tutto il fronte a sinistra del Pd, fu lo scialacquatore di un patrimonio di voti dispersi a vantaggio di grillini e astenuti.

vendola alla cloche

 

Resta da chiedersi dove andrebbe a collocarsi oggi Vendola, qualora tornasse davvero in campo. Al fianco di Bersani e D' Alema? A sinistra di Mdp, a fare il regista dello Scamarcio rosso, Nicola Fratoianni? Oppure di nuovo insieme a Pisapia, in una logica di sostegno a Renzi? Ma soprattutto resta da chiedersi quanti consensi Vendola oggi riuscirebbe ad aggregare e quanti piuttosto a far dileguare. Se cioè non sia meglio che resti a fare il mammo anziché il padre nobile di una sinistra che non esiste più.

vendolaNicki Vendola BOLDRINI E VENDOLA MAURO FORTINI DIETRO NICHI VENDOLA vendola saluta i militanti di sel

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO