OCCHIO PAPA FRANCESCO, L’ATEO DEVOTO (A BERLUSCONI) FERRARA NON PERDONA! - NON C’È RENZI CHE TENGA: È BERGOGLIO LA FISSA QUOTIDIANA DELL’ELEFANTINO

Daniela Ranieri per "il Fatto quotidiano"

Non vorremmo essere nei panni di Papa Francesco. Non solo deve occuparsi di mantenere il suo gregge unito nel nome di Dio; non solo deve persuadere col suo carisma anti-casta quella parte di mondo che si sottrae alla luce della fede e si lascia incantare dalle sirene del denaro: ora deve pure resistere al fuoco di fila di Giuliano Ferrara.

Sì perché da un po' di mesi il direttore de Il Foglio ospita un concistoro-ombra sui suoi paginoni: può essere una letterina pro-Papa che lui smonta con sorniona intransigenza ortodossa; un cazziatone di un arcivescovo all'eretico cardinale Kasper, reo di voler riammettere alla comunione i divorziati risposati; un chiarimento da 20 mila battute sul perché sia necessario resistere alla tentazione di sdoganare le unioni tra omosessuali e quelle more uxorio.

Disamorato da Renzi, che per un attimo gli era apparso sotto le sembianze del pupo di Betlemme-Arcore, Ferrara torna alla dura politica ecclesiale: la diamo o non la diamo, la particola ai peccatori? Nessuna concessione al pop: il gergo è teologichese stretto, le foto sono da liturgia di rito romano, la spending review cede il passo non alla glasnost' nello Ior, ma ai precetti dei Padri della Chiesa. Meno Cottarelli e più Tertulliano.

Ma Ferrara non era ateo? Sì, ma mica ateo normale: "ateo devoto", à la Andreatta. Tanto basta a dargli titolo di indicare la retta via della missione pastorale alla quale allineare miliardi di fedeli nel mondo. Cioè lui non crede ma vuole vivere in un mondo di gente che crede e si comporta di conseguenza. La cosa sarebbe divertente, e Ferrara è sempre il geniale creatore imprevedibile che conosciamo. È anche contro l'aborto, o meglio: è a favore di una moratoria sull'aborto, di cui quando creò la lista Aborto?

No grazie si disse pentito, non perché avesse abortito egli stesso provandone il dolore indicibile, ma per essersi "voltato dall'altra parte" quando tre sue compagne cedettero a questa barbara pratica. Temendo che le donne agiscano a cuor leggero e usino l'aborto come passatempo sofisticato, Ferrara vuole vietarlo, come se riconoscerne il diritto lo rendesse obbligatorio. Intanto lancia una petizione con lettera al Papa piacione che sottomette la Teologia alla Comunicazione e il cilicio alla Misericordina-zigulì perché riveda il suo stile pontificale.

Certi giorni bisogna leggere Il Foglio col Castiglioni-Mariotti vicino, tanto è il dispiego di latinorum pure nei titoli. Neanche l'Osservatore Romano la mette giù così dura: è tutto uno Spirito Santo Vergine Maria Calvario Anima Christiana Gloria Patri, in una vertigine ossessiva da vespro della sera a suo modo affascinante e più papista del Papa. Che, appunto, piace troppo, a cattolici e laici, come insinua la warholiana copertina del libro Questo papa piace troppo, ora in tour presso parrocchie vere con crocifisso e tutto, di cui Ferrara è coautore con Palmaro e Gnocchi.

Come il suo collega Scalfari, a cui invece il Papa piace moltissimo tanto da riferirci per filo e per segno tutto quello che si dicono durante i loro mini-conclavi al tè verde, Ferrara, che ammette la potenza mediatica di Bergoglio e giura di non "rosicare" della sua popolarità, combatte il diavolo annidato nel relativismo che faceva drizzare i capelli a Ratzinger, ed è sinceramente preoccupato che "i mezzi scelti da questo Papa per riformare la coscienza del mondo contemporaneo possano non essere adatti per raggiungere il fine prescelto". Un grande chissenefrega sarebbe la soluzione a portata di mano di noi atei normali, ma ormai, come per una serie Tv, ci siamo appassionati.

Ce la farà Bergoglio a ritrovare i giusti mezzi per il fine prescelto? Dirà un po' più di volte "consustanziazione" e meno "buongiorno", "buonasera" e "buon pranzo"? E l'Arcivescovo di Canterbury, che tanto ha fatto per avvicinare la gente alla Chiesa anglicana limando qualche anacronismo e arrotando l'ortodossia, può stare tranquillo? Perché Ferrara a lui non dice niente? E la comunità ebraica, ultimamente un po' troppo sbarazzina? E l'account Twitter del Dalai Lama, definitivamente richardgerizzato? Noi atei siamo ormai spompati dalla crisi, impotenti e frivoli, e la religione ci asseconda con allettanti fatuità. Fortuna che ci sono gli atei devoti a salvare il mondo. Una prece.

 

 

Giuliano Ferrara Giuliano Ferrara presenta il suo libro PAPA FRANCESCO BERGOGLIO INCONTRA PHILOMENA LEE E STEVE COOGANMATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSE

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…