family day 2015 -13

LA CEI A BAGNASCO MARIA - LA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI SI AVVICINA E I VESCOVI SI INTRUPPANO NELL’ENNESIMO “FAMILY DAY” - IL CARDINALE BAGNASCO DÀ SOSTEGNO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 30 GENNAIO CONTRO LA LEGGE DEL GOVERNO RENZI: E’ D’ACCORDO ANCHE BERGOGLIO?

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

cardinale angelo bagnasco (2)cardinale angelo bagnasco (2)

Il «segnale» è arrivato. Ieri mattina. Poco prima di attaccare implicitamente il governo Renzi e il Pd che marciano dritti verso l'approvazione in Senato del disegno di legge sulle unioni civili, sottolineando che «nessun' altra istituzione deve oscurare la realtà della famiglia», il cardinale Angelo Bagnasco ha dato il via libera al «sostegno» che la Conferenza episcopale italiana darà al Family day . L'«operazione», partita ufficiosamente ieri, porterà a una grande marcia in programma a Roma, con tutta probabilità sabato 30 gennaio.

 

monica cirinna esterino montinomonica cirinna esterino montino

E potrebbe riproporre praticamente lo stesso schema che nel biennio 2006-2008 vide opposta la Cei guidata da Camillo Ruini da un lato, e Palazzo Chigi all' epoca guidato da Romano Prodi dall' altro.

 

Sono settimane che nell' eterogeneo fronte dei comitati in difesa della famiglia si pensa al remake del 20 giugno scorso, quando centinaia di migliaia di persone si presentarono in piazza San Giovanni a Roma per protestare contro le unioni civili, ma senza il sostegno ufficiale dei vescovi. A dicembre, secondo quanto si mormora sull' asse che lega i moderati in Parlamento e Oltretevere, la questione arriva sull' uscio della casa di Santa Marta, dove risiede papa Francesco. E lì si ferma.

foto del family day twittata da lorella cuccarini foto del family day twittata da lorella cuccarini

 

La regola d' ingaggio del Vaticano - che si riassume nella formula «la Chiesa non è contraria a un Family day ma sono i laici che devono prendere l' iniziativa» - si presta a più chiavi di lettura. Fino a ieri mattina. Quando il cardinal Bagnasco, prima di lanciare da Genova il suo appello contro tutto quello che «indebolisce la centralità della famiglia», non decide di sposarne una sola, di chiavi di lettura.

 

family day 2015  9family day 2015 9

Quella che porta dritto verso il «sostegno» della Cei alla manifestazione contro il governo. E quindi a quella marcia che andrà in scena sabato 30 gennaio. A sentire il professor Massimo Gandolfini, il portavoce del Comitato «Difendiamo i nostri figli» che organizzò la manifestazione del giugno scorso, si ottengono solo conferme. Sono solo poche parole, che però non lasciano spazio ad alcun fraintendimento: «L' appuntamento con la grande manifestazione in difesa della famiglia tradizionale è sempre più vicino. E posso anche dirle che ci sarà senz' altro una grossa adesione dei vescovi diocesani».

family day 2015  8family day 2015 8

 

E ancora: «La nostra sarà una grande battaglia culturale in difesa di due principi. Il primo è che non ci può essere alcun tipo di omologazione, né formale né sostanziale, tra la famiglia prevista dalla Costituzione. Il secondo è la salvaguardia di quei valori a cui non siamo disposti a rinunciare».

 

Ancora qualche giorno, insomma, e si capirà se quella tra Renzi e Bagnasco assomiglierà o meno alla sfida che vide opposti, quasi dieci anni fa, il «cattolico adulto» Prodi e la Cei del cardinal Ruini. In vista della battaglia parlamentare, che sarà scandita da numerosi voti segreti (soprattutto sulla «stepchild adoption», la possibilità di adottare il figlio biologico del partner), ciascuna forza politica presidia il suo blocco di partenza.

family day 2015  6family day 2015 6

 

C' è un Pd che discute, gli alfaniani che minacciano ripercussioni sulla tenuta della maggioranza («No a prove muscolari su un tema divisivo», ha scritto ieri in una nota il capogruppo ncd al Senato Schifani), i berlusconiani che aspettano, i 5 Stelle pronti a votare col Pd, la pattuglia guidata da Quagliariello che affila le armi, e che martedì presenterà i suoi emendamenti al ddl Cirinnà e anche le pregiudiziali di costituzionalità. Da ieri, però, tutto è cambiato. C'è il nuovo Family day all' orizzonte. E quell' eterno «vado-non vado» che detterà i tempi al dibattito interno a tutte le forze politiche. Rischiando di spaccarle, trasversalmente, tutte. O quasi .

 

family day 2015  7family day 2015 7

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO