devon archer joe hunter biden

JOE BIDEN STA IMPEACH-ATO (PER COLPA DI HUNTER) – OGGI ARRIVA ALLA CAMERA AMERICANA LA TESTIMONIANZA DI DEVON ARCHER, EX SOCIO D’AFFARI DEL FIGLIO DEL PRESIDENTE: LE SUE PAROLE POTREBBERO ADDIRITTURA PORTARE A UNA PROCEDURA DI IMPEACHMENT PER “SLEEPY JOE”. IN BALLO CI SONO PRESUNTI LAUTI FINANZIAMENTI DI POTENZE STRANIERE (ROMANIA, UCRAINA E SOPRATTUTTO CINA) ALLA FAMIGLIA BIDEN, CHE JOE HA SEMPRE NEGATO, MA DI CUI ADESSO CI POTREBBERO ESSERE LE PROVE…

EX SOCIO DI HUNTER BIDEN TESTIMONIA ALLA CAMERA

DEVON ARCHER

(ANSA) - L'ex socio di Hunter Biden e amico della famiglia del presidente, Devon Archer, testimonia oggi alla commissione di sorveglianza della Camera. Lo riportano i media americani. Sarà una sessione a porte chiuse e potrebbe essere fondamentale per rivelare informazioni sul coinvolgimento o meno dell'allora vice presidente Joe Biden negli affari del figlio.

 

 I repubblicani della commissione, guidata dal deputato del Kentucky James Comer, accusano il commander-in-chief e la sua famiglia di aver ricevuto denaro in cambio dell'aiuto a proteggere la compagnia energetica ucraina Burisma - del cui consiglio di amministrazione faceva parte Hunter - da un'indagine in Ucraina. Secondo i repubblicani Archer è a conoscenza di una decina di telefonate tra il board dell'azienda e Joe Biden.

 

ECCO I SOLDI CHE LA FAMIGLIA BIDEN HA INCASSATO DALL’ESTERO. COSÌ I REPUBBLICANI PUNTANO A INCASTRARE IL PRESIDENTE

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per www.lastampa.it

DEVON ARCHER CON JOE E HUNTER BIDEN

 

L’agenda del presidente americano Joe Biden è per oggi, lunedì 31 luglio, sgombra da appuntamenti ufficiali; quella della Commissione Sorveglianza della Camera (House Oversight Committee) invece prevede l’audizione, rigorosamente a porte chiuse, di Devon Archer, 58 anni, socio in affari di Hunter Biden e ben noto al presidente.

 

I due si sono parlati e incontrati più volte, una foto su un campo da golf li immortala insieme nel 2014. Quello che Archer dirà oggi ai deputati della Commissione guidata da James Comer, repubblicano, rischia di avere ripercussioni serie sul presidente, la campagna elettorale e di gettare le basi per una richiesta di impeachment.

 

La storia è complessa e riguarda gli affari con soggetti stranieri che la compagnia fondata nel 2009 da Hunter Biden, Archer e Christopher Heinz […].

hunter joe biden 1

 

Nel 2009 Joe Biden era vicepresidente degli Stati Uniti. Ebbene oggi Archer dovrebbe presentarsi a Washington per la deposizione. Sabato sera però in una mossa che i repubblicani considerano “l’ennesima di un uso politico della giustizia”, il Dipartimento della Giustizia ha intimato al procuratore federale di New York di fissare una data di inizio pena per Archer. Deve scontare infatti un anno di reclusione per frode nei confronti dei nativi americani risalente al 2018. La storia non ha nessun legame con la vicenda di Hunter Biden.

 

joe e hunter biden

Al momento non si sa dove sia Archer, ma secondo i repubblicani il Dipartimento di Giustizia sta facendo di tutto per intimidire Archer e impedirgli di deporre. Perché?

La sua audizione potrebbe dare ai repubblicani la pistola fumante e corroborare prove e sospetti sui fondi stranieri transitati sui conti della famiglia Biden e dimostrare tre cose: la prima che il presidente Biden ha ricevuto soldi da entità straniere, Cina e Ucraina in testa; la seconda è che ha mentito perché in un dibattito contro Trump il 22 ottobre del 2020 disse: «Io non ho preso un penny da alcuna fonte straniera nella mia carriera politica».

 

La terza invece è legata al fatto che Biden ha detto di non «aver mai parlato con il figlio circa i suoi accordi di affari all’estero». Quest’ultima affermazione è stata ribadita nuovamente giovedì scorso dalla portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. Per mesi la Casa Bianca ha martellato dicendo che il presidente non è implicato in nessuna transazione di denaro con l’estero.

 

I repubblicani la pensano diversamente. E hanno raccolto molti elementi e indizi.

la trascrizione della telefonata tra trump e zelensky su biden 2

In una recente audizione della House Oversight sono stati illustrati registri bancari e fiscali, transazioni, messaggi e-mail e sms che confermano il ruolo di Hunter Biden negli affari con entità straniere cinesi, ucraine e del Kazakhstan principalmente nel periodo in cui il padre era vicepresidente.

 

Due “whistleblowers” dell’agenzia del fisco Usa (IRS) hanno testimoniato sostenendo che i procuratori federali hanno eretto un muro di gomma ignorando – o ridimensionando – la portata degli affari di Hunter Biden all’estero.

 

Ieri diversi deputati repubblicani sono intervenuti ai talk show della domenica e hanno confermato l’esistenza di elementi che vanno in direzione contraria alla versione di Biden.

foto di joe biden sul cellulare di hunter

 

[…] Ma di che affari stiamo parlando? […] Sono quattro i punti di interesse di cui parla Comer. Il primo porta in Romania. Il 28 settembre del 2015 quando il vicepresidente Biden riceve alla Casa Bianca il presidente Klaus Iohannis. Entro cinque settimane dal meeting, tal Gabriel Popoviciu, uomo d’affari sotto inchiesta per corruzione, deposita sul conto di un associato di Biden tre milioni di dollari in sedici pagamenti. L’account bancario della famiglia Biden si vede accreditare 1.038 milioni di dollari.

 

Il secondo filone porta alla Cina. Qui i repubblicani citano un episodio del 1° marzo 2017, meno di due mesi dopo la fine dell’Amministrazione Obama. La State Energy HK Limited, compagnia cinese, fa un bonifico sempre a un associato di Biden. Usa lo stesso numero di conto del romeno per depositare 3 milioni di dollari, di cui 1,065 finiscono poi sui conti della famiglia Biden. Ci saranno altri depositi, in totale arrivano oltre 8 milioni di dollari. I rapporti con Pechino si intensificano comunque fra il 2017 e il 2020.

 

Ci sono poi intrecci con il Kazakhistan. Il 23 aprile del 2014 ad esempio la società Rosemont fa un bonifico di 142.300 dollari a un venditore di auto del New Jersey presso il quale Hunter ha comprato un’auto sportiva.

 

joe e hunter biden

Il dossier ucraino è nutrito e complesso. In sintesi. Il 20 marzo del 2015 in un noto ristorante italiano di Washington, Hunter Biden organizza una cena di lavoro. Passa alla fine anche Joe Biden per incontrare i vertici di Burisma, fra cui Vladym Pozharskyi, il capo. Da lì a qualche mese Pozharskyi suggerirà a Biden e ai vertici Usa di organizzare una visita a Kiev per parlare con il procuratore generale Viktor Shokin e con il presidente Petro Poroshenko. La necessità di questo dialogo si impone poiché Shokin sta indagando su Burisma – società energetica nel cui Board siede Hunter Biden con gettone di presenza da 50mila dollari a seduta – e sul suo patron, Mykola Zlochevsky per frode.

 

Il 6 novembre 2015 Amos Hochstein, alto funzionario dell’Amministrazione Usa, incontra Hunter Biden per discutere di Burisma. Poche settimane dopo vede Biden nella West Wing e poi chiama Hunter. Meno di un mese più tardi il vicepresidente Joe Biden intraprende una missione a Kiev ed è durante quella missione che il 7 dicembre che dirà che il procuratore generale Shokin deve essere rimosso se l’Ucraina vuole un miliardo di dollari dal Fondo Monetario Internazionale. Riparte da Kiev con la garanzia che Poroshenko avrebbe licenziato il procuratore Shokin.

VOLODYMYR ZELENSKY JOE BIDEN

Lo farà il 16 febbraio “invitandolo a dimettersi”. Il Parlamento ratificherà. E due giorni dopo Poroshenko riceverà la telefonata di ringraziamento di Biden.

 

Una data importante nella ricostruzione della Commissione è il 30 giugno del 2020, quindi in piena campagna elettorale, quando l’FBI fa un memorandum che si basa sulle confidenze di una fonte (è un oligarca) che dice che c’è stata una corruzione “per 5 milioni di dollari per Joe Biden e il figlio con lo scopo di avere in cambio qualcosa sull’Ucraina”.

 

Ma non c’è nessuna inchiesta ormai in Ucraina. E sarà questo che spingerà nel luglio del 2020 Donald Trump a chiamare il neopresidente Volodimyr Zelensky chiedendogli di aprire un’inchiesta su Burisma e Hunter Biden. Hochstein oggi è il responsabile delle politiche per la sicurezza energetica del Dipartimento di Stato.

rishi sunak joe biden giorgia meloni jens stoltenberg volodymyr zelensky vertice nato di vilnius

 

[…] Parte delle ricostruzioni che ha fatto la Commissione della House hanno preso spunto dal famoso laptop di Hunter Biden lasciato in riparazione in un negozio del Delaware. Il 14 ottobre del 2020, meno di un mese dalle elezioni, il New York Post era entrato in possesso di parte del contenuto e aveva rivelato l’esistenza di una e-mail inviata il 17 aprile del 2015 da Vladyn Pozharskyi, “consigliere di Burisma” in cui ringraziava per l’opportunità di aver incontrato il vicepresidente nel suo recente viaggio a Washington.

 

Kevin McCarthy

Ai tempi lo scoop del New York Post venne liquidato come un’invenzione basata su rumors o ancora peggio frutto “della disinformazione russa”, e lo stesso Biden parlò di fake news. Una cinquantina di ex ufficiali (e non solo ex) dell’intelligence vennero in soccorso firmando una lettera dicendo che si trattava di propaganda russa con lo scopo di aiutare Trump.

 

Il materiale che la Commissione House ritiene di avere è molto e tocca diversi ambiti. Quello che oggi molti si attendono è che Archer confermerà che Biden padre era stato messo in vivavoce in oltre 20 telefonate quando il figlio parlava di business con l’estero. Pertanto – la conclusione che traggono – è che non può dirsi estraneo alla vicenda.

vignetta di osho su biden e zelensky

 

[…] Lunedì scorso Kevin McCarthy, Speaker della Camera, ha confermato in un’intervista alla Fox News l’importanza del materiale in mano ai deputati e ha detto che siamo sulla strada dell’impeachment. Poi ha fatto una correzione di rotta sostenendo che si continuerà a lavorare per avere “fatti e documenti”. […]

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…