1. DA OGGI BERLUSCONI E GRILLO SONO GLI EXTRAPARLAMENTARI PIÙ PERICOLOSI D’ITALIA 2. LUI È FUORI. MA LORO, DENTRO, NON SONO TANTO VIVI, INCHIODATI SUI SEGGI A SOSTENERE IL GOVERNINO AFFIDATO DA RE GIORGIO A LETTANIPOTE. LUI LIBERO DI PREPARARE LA PIAZZA CONTRO EURO E TASSE IN VISTA DELLE ELEZIONI EUROPEE. LO STESSO FARÀ BEPPE GRILLO, CHE DOMENICA SI SPARA UN ALTRO BEL VAFFA-DAY GONFIO DI UMORI GASTRICI 3. FRANCESCA PASCALE, FACCE RIDE! “FACCIO APPELLO A PAPA FRANCESCO. MI RICEVA E ASCOLTI LA TRAGEDIA DI SILVIO”. L’EX REGINA DI TELECAFONE NON HA CAPITO IL TIPO. BERGOGLIO È CAPACE DI SUONARGLI DIRETTAMENTE ALLA PORTA. PERÒ VESTITO DA FINANZIERE

a cura di COLIN WARD (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - COMPAGNO SILVIO, COMPAGNO BEPPE
Lui è fuori. Ma loro, dentro, non sono tanto vivi. Il primo giorno del Banana da semplice signor Berlusconi, in attesa che il prefetto di Milano gli revochi il titolo di "Cavaliere" per indegnità, trascorrerà nella quiete fredda e nebbiosa del parco di Villa San Martino. Probabilmente a preparare la prossima campagna elettorale. Il primo giorno di un Senato orbo di tanto Uomo prevede invece "Discussione di mozioni sulla tutela dei diritti dell'infanzia".

Mentre alla Camera ci si appassionerà con la ratifica dell'accordo sul progetto "Trans Adriatic Pipeline". Loro inchiodati sui seggi a sostenere il governino affidato da Re Giorgio a Lettanipote. Lui libero di preparare la piazza contro euro e tasse in vista delle elezioni europee. Lo stesso farà Beppe Grillo, che adesso si sta un po' riposando, ma domenica si spara un altro bel Vaffa-day gonfio di rabbia e umori gastrici.

Se Silvio e Beppe non fossero i tipi che sono, ci sarebbe quasi da rallegrarsi per questo ritorno della politica fuori dal Parlamento. Pensate solo al Berlusca: è cresciuto all'ombra di Craxi e Andreotti, si abbeverava alla saggezza di Gianni Letta, e da oggi è l'extraparlamentare più pericoloso d'Italia. Chissà che spasso, le prossime relazioni della Digos che finiranno sul tavolo del ministro Alfanayev. Parleranno di "riunioni di facinorosi organizzate dal noto pregiudicato Berlusconi Silvio"?

2 - NANO DECADENCE
Giornaloni gonfi di colore e inutile pathos sulla manifestazione e sul voto di ieri. Potete saltare a piè pari, tanto tv e web hanno già raccontato tutto. Passiamo quindi ai retroscena e a quello che ci aspetta. Repubblica si diverte a stuzzicare il Cainano: "Il Cavaliere si prepara a ogni evenienza. ‘Mi rimane sempre la villa ad Antigua'. Le voci sui conti intestati ai figli e il passaporto di Putin. Il timore per i pm e l'ironia: ‘Dovrete portarmi le arance in carcere', dice ai suoi" (p. 4). E in un pezzo sulla figlia Marina, che sarebbe "la zarina a capo dei falchi", si racconta che Ennio Doris si starebbe smarcando (p. 13).

Torturatori al lavoro anche dalle parti del Cetriolo Quotidiano: "Il patriarca caduto: tutti i conti ai figli e la carta a Barbara. Il Caimano e la successione forzata: la Procura sui fondi assegnata a Marina e Pier Silvio. Ancora voci sul passaporto da Putin. Ma il suo terrore rimane l'arresto" (p. 6). Poi apri il Giornale e torna il buon umore. "Colpo di Stato. Vendetta nelle urne. Berlusconi decaduto giura: ‘Andiamo avanti'", è il grido di battaglia in prima pagina. Si ride con i numeri della manifestazione di via del Plebiscito: "In ventimila, un solo grido: ‘Non riuscirete a fermarci'" (p. 4). Ma la campagna elettorale è iniziata e Lui, storicamente, la sa fare.

3 - MA FACCE RIDE!
"Faccio appello a papa Francesco. Mi riceva e ascolti la tragedia di Silvio". Così Francesca Pascale, intervistata seriamente dal Corriere (p. 8). Non ha capito il tipo. Bergoglio è capace di suonargli direttamente alla porta. Però vestito da finanziere.

4 - L'ISOLA DEI QUIRINALISTI
Quasi surreale la velina di giornata recapitata da Re Giorgio a mezzo Corazziere della Sera: "Il Quirinale e la strada stretta delle riforme. Napolitano confida nella partecipazione di Forza Italia" (p. 11). Sì, perché quelli ci hanno scritto "Jo Condor", come direbbe Lettanipote.

5 - E AVANTI CON IL GOVERNINO-INO-INO
Certo, tecnicamente il terzo leader extraparlamentare di questa deprimente stagione sarebbe Renzie. Ma l'otto dicembre diventa segretario del Piddì e quindi entra da solo nel tritacarne dei riti politici. Basta che Lettanipote chieda un vertice di maggioranza per la famosa "verifica" e anche il Rottam'attore sembrerà un Forlani. Nel frattempo, i famosi compagni di partito si dedicheranno al loro sport preferito: l'accoltellamento alla schiena del segretario.

Matteuccio lo sa e gioca d'anticipo, come racconta Repubblica: "Il Pd alza la posta sul governo. ‘Pretenderemo molto di più'. Renzi insiste: ‘Cambio di passo'. Civati: riforme ko, questo è bene" (p. 8). Mentre sul fronte di Palazzo Chigi si mostra sicurezza: "Letta: ho i voti di Berlusconi nel 2008. E prepara la verifica con Renzi e Ncd. ‘Via i sottosegretari azzurri" (Repubblica, p. 10).

Il Corriere ricuce un minimo con Matteuccio - al quale continua a mettere foto piccole o ridicole - e per intervistarlo deve passare da Alan Friedman: "Renzi: ‘Maggioranza nuova, il governo non può ignorarlo. Finora abbiamo fatto i bravi ragazzi, ora ci faremo sentire" (p. 13).

6 - NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN
Poteri veri in marcia - e all'incasso - nei giorni in cui tutti pensano al Banana. "La Banca d'Italia adesso diventerà una public company'. Saccomanni: azionariato aperto anche a soci europei. Il Consiglio dei ministri dà l'ok alla rivalutazione. La banca centrale vale tra 5 e 7,5 miliardi. Manca ancora il via libera della Bce". Per Luca Fornovo, della Stampa, si tratta di "Un ‘regalo' da 4 miliardi per i colossi del credito. Intesa e Unicredit i maggiori beneficiari, Carige dovrà svalutare" (p. 10). La mette giù dura anche il Cetriolo Quotidiano: "Quote di Bankitalia, da Letta un super regalo alle banche" (p. 11).

In un giorno così gaudioso, però, fa tristezza il trattamento riservato al banchiere Guzzino Guzzetti dai giornali. Il gran capo di Fondazione Cariplo organizza un convegno sul welfare a Milano e per promuoverlo deve farsi ospitare un illeggibile intervento nella pagina dei commenti del Messaggero (p. 22). Non si tratta così il mecenate comasco, storico alter ego di Abramo Bazoli in banca Intesa.

7 - IL CREATIVO IN REDAZIONE
Menzione speciale per questo non-titolo di non-notizia sulla Stampa: "Il reddito minimo ancora non c'è'. Giovannini: ma ci stiamo lavorando" (p. 11).

8 - SPENDING CUCU'
Deva fare davvero una vita del cavolo il leghista Roberto Cota, alle prese con una montagna di rimborsi spese che non tornano. Dagli scontrini che una segretaria parecchio pasticciona ha messo da parte per lui, risulta che il presidente del Piemonte s'ingozzi di junk food e viva praticamente all'autogrill dove compra di tutto. Repubblica oggi lo mette alla berlina così: "Dal conto della macelleria alle cinque cene nella stessa sera.

Cota inguaiato da 592 scontrini. Piemonte: i tabulati rivelano le bugie del governatore. La procura: nel tentativo di giustificarsi ha mentito 115 volte" (p. 22). Se i magistrati esamineranno i filmati delle telecamere interne degli autogrill sulla Torino-Milano, non è escluso che saltino fuori immagini toccanti, come il Cota che si fa la barba a fianco dei camionisti bulgari.

Nella stessa pagina, Repubblica regola i conti anche con la mitologica Isabella Votino: "Mille euro per una notte in albergo'. Le spese della portavoce di Maroni. La Votino usava una carta di credito intestata al Viminale". Ma va?

9 - C'E' GROOOSSA CRISI
Al fasciocomunista Vincenzo De Luca, viceministro e sindaco di Salerno, ignoti picciotti hanno recapitato una testa di maiale (Repubblica, p. 23). Con quello che costa la carne di cavallo, c'è da capirli.

10 - GENERALI (E FANTI) D'ITALIA
Massima mobilitazione giornalonistica per la tutela del Leone di Trieste, a dire il vero minacciato un po' a cazzo dai furbetti del rating. Corriere con l'elmetto: "Generali contro S&P: attacco all'Italia. Greco: clamoroso errore, irricevibile. ‘Il dividendo crescerà, meno debiti'. Il Leone è uscito da 8 patti di sindacato. Rcs, Intesa e Mediobanca ‘partecipazioni libere'" (p. 36). Attacco all'Italia? Ma se avessero difeso la patria con la stessa foga da garrote come il fiscal compact e il pareggio di bilancio in Costituzione forse staremmo tutti meglio.

colinward@autistici.org

 

Silvio berlu BerlusconiVILLA SAN MARTINO, ARCOREnapolitano renzi letta LETTA E napolitano LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI GIANNI LETTA PREMIO GUIDO CARLI GIANNI LETTA SILVIO BERLUSCONI jpegalfano berlusconi adn x VILLA BERLUSCONI ANTIGUA MARINA E PIERSILVIO medium

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...