“OGGI CONDIVIDIAMO TUTTI UN SOGNO. ED ESPRIMIAMO UN DESIDERIO: CHE PUTIN MUOIA” – ZELENSKY AUGURA LA MORTE A VLADIMIR PUTIN, DURANTE IL DISCORSO ALLA NAZIONE PER NATALE: “QUANDO CI RIVOLGIAMO A DIO, OVVIAMENTE, CHIEDIAMO QUALCOSA DI PIÙ GRANDE. CHIEDIAMO LA PACE PER L'UCRAINA. LOTTIAMO PER ESSA” – L’UCRAINA DA DUE ANNI FESTEGGIA LA NASCITA DI GESÙ SECONDO IL CALENDARIO GREGORIANO OCCIDENTALE, E NON IL 7 GENNAIO COME LA CHIESA ORTODOSSA RUSSA... - VIDEO
VIDEO | Zelensky ha salutato gli ucraini alla vigilia di Natale. "Oggi condividiamo tutti un sogno. Ed esprimiamo un desiderio. 'Che (Putin) muoia'. Ma quando ci rivolgiamo a Dio, chiediamo qualcosa di più grande. Chiediamo la pace per l'Ucraina". #ANSA https://t.co/I8wLGWxRCs pic.twitter.com/m14mQ6Uw9x
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Estratto da www.ansa.it
discorso di natale di volodymyr zelensky 1
Zelensky ha salutato gli ucraini alla vigilia di Natale, affermando che, "nonostante tutte le sofferenze che ha portate", la Russia non è in grado di "occupare" ciò che più conta: l'unità dell'Ucraina.
Zelensky si è anche augurato la morte di Putin, senza chiamare esplicitamente il presidente russo per nome, definendola un "sogno condiviso" degli ucraini.
"Celebriamo il Natale in un momento difficile. Purtroppo, non tutti siamo a casa stasera. Purtroppo, non tutti hanno ancora una casa. E purtroppo, non tutti sono con noi stasera. Ma nonostante tutte le sofferenze portate dalla Russia, non è in grado di occupare o bombardare ciò che più conta. Questo è il nostro cuore ucraino, la nostra fiducia reciproca e la nostra unità", ha detto Zelensky.
"Oggi condividiamo tutti un sogno. Ed esprimiamo un desiderio, per tutti noi. 'Che muoia', ognuno di noi potrebbe pensare tra sé e sé. Ma quando ci rivolgiamo a Dio, ovviamente, chiediamo qualcosa di più grande. Chiediamo la pace per l'Ucraina. Lottiamo per essa. E preghiamo per essa. E la meritiamo", ha detto Zelensky nel suo discorso per la vigilia.
[...] Questo è il terzo Natale che l'Ucraina celebra il 25 dicembre, secondo il calendario gregoriano occidentale, insieme all'Occidente, dopo aver deciso due anni fa di abbandonare il calendario giuliano antico di molte altre chiese ortodosse, come quella russa, che celebrano invece il Natale il 7 gennaio.
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L’Ucraina resta in costante contatto con gli Stati Uniti e guarda con interesse alla prosecuzione dei lavori per raggiungere un accordo di pace. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky, ribadendo che Kiev “non è mai stata e non sarà mai un ostacolo alla pace”.
[...] Secondo l’ultima versione del piano Usa-Ucraina, il Paese organizzerà le elezioni presidenziali il prima possibile dopo la firma dell’accordo per porre fine all’invasione russa. Un punto del documento inviato a Mosca prevede infatti che “l’Ucraina deve tenere le elezioni il prima possibile dopo la firma dell’accordo”.
Permangono però divergenze con Washington su alcune questioni chiave, tra cui i territori e la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il piano americano prevede una gestione congiunta dell’impianto da parte di Ucraina, Stati Uniti e Russia, ipotesi giudicata da Kiev “inappropriata e non del tutto realistica”. È stata inoltre manifestata disponibilità a un incontro a livello di leader con gli Stati Uniti per affrontare i nodi più delicati.
Sul fronte Nato, è stato chiarito che l’ultima versione del piano non richiede a Kiev di rinunciare formalmente all’adesione all’Alleanza atlantica. “Spetta alla Nato decidere”, è stato sottolineato, ricordando che l’Ucraina non intende modificare la Costituzione per inserire una clausola di non adesione.
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Infine, il piano prevede il congelamento del fronte lungo le linee attuali e l’avvio di discussioni sulla creazione di zone demilitarizzate. La linea di contatto alla data dell’accordo verrebbe riconosciuta come dispiegamento de facto delle truppe, mentre un gruppo di lavoro dovrebbe definire il ridispiegamento delle forze e i parametri di eventuali future zone economiche speciali. [...]


