FULL MONTI INCONTRA OLLI REHN (COMMISSIONE UE) CHE GENTILMENTE FA SAPERE A UNO STATO SOVRANO (DE CHE?) CHE I PRIMI PASSI DEL GOVERNO SONO POSITIVI - MA IN UE QUANTO NON SOPPORTAVANO PIÙ IL PATONZA? “BENTORNATA IN EUROPA, ITALIA. IL VECCHIO GOVERNO NON FACEVA LE RIFORME” - SINISTRATI: IL PD SCAZZA SU FASSINA (BOCCIA: SPERO CHE LA SUA SIA UNA SCIVOLATA INVOLONTARIA”) - PD CONTRO PD, PISAPIA CONTRO BOERI: “SU EXPO E MAC POSIZIONI PERSONALI”…

1. REHN, UE CON L'ITALIA, SFIDE DRAMMATICHE...
(ANSA) - "La Commissione europea è un partner del governo italiano, lavoreremo insieme". Lo sottolinea il vicepresidente Olli Rehn, indicando che "le sfide che l'Italia deve affrontare sono drammatiche, molto forti". Ma "ha le carte in regola" per superarle. Rehn ha giudicato "ottimi" i colloqui di oggi con governo e Bankitalia.

2. REHN, ITALIA BENTORNATA IN EUROPA...
(ANSA) - "Siamo molto lieti e plaudiamo al fatto che ci sia una rinnovata presenza dell'Italia sulla scena europea, con un ruolo attivo in Europa". Lo ha detto il vicepresidente della COmmissione Ue con delega agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, sottolineando che "l'Italia ha bisogno dell'Europa ma anche l'Europa ha bisogno di un forte ruolo dell'Italia".

3. REHN, POCA SPINTA A RIFORME DAL PRECEDENTE GOVERNO
(ANSA) - "Il precedente governo italiano si era occupato meno di riforme strutturali", dice il vicepresidente della Commissione europea, Olli Rehn, sottolineando che l'Italia soffre "di crescita lenta da alcuni anni, ed oggi ha urgente bisogno di riforme strutturali". Con il nuovo governo di Mario Monti è oggi necessario "un atteggiamento più aggressivo verso le riforme strutturali per creare occupazione giovanile".

4. REHN, GRAVE PREOCCUPAZIONE PER LIVELLI BTP...
(ANSA) - I rendimenti raggiunti dai Btp e lo spread con il benchmark tedesco rappresentano "un elemento di grave preoccupazione". Lo dice il vicepresidente della Commissione Ue con delega agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, indicando che "se lo spread dovesse continuare ad essere così alto a lungo avrà certamente un impatto negativo sull'economia".

5. REHN, BENE I TRE PILASTRI DELL'AZIONE DI MONTI...
(ANSA) - "Consolidamento fiscale, misure per la crescita ed equità sociale, sono tre obiettivi tutti molto importanti". Il vicepresidente della Commissione Ue con delega agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta così i pilastri del governo Monti. Gli impegni presentati dall'Italia in Europa rappresentano "primi passi positivi, poi ce ne saranno altri". Dell'azione del governo italiano Rehn ha apprezzato "il forte mandato per portare avanti le riforme e la condivisione dell'urgenza".

6. PDCI, INIZIO NON INCORAGGIANTE...
(ANSA) - "Tanto rumore per nulla? Il governo Monti è in carica da 10 giorni e aldilà di qualche indiscrezione stampa poco o nulla più. Si parla di alcune misure allo studio del governo più o meno condivisibili, come il richiamo all'equità, e di altre assolutamente negative, come la reintroduzione dell'Ici. Insomma, tante parole ma di cose concrete, per invertire la tendenza e far pagare la crisi a chi ha i soldi per farlo, non v'é traccia della ricaduta pratica. Nel frattempo, leggiamo di presunti vertici notturni, di nomine dei sottosegretari che slittano, e la patrimoniale sembra definitivamente tramontata. Certo non è un inizio incoraggiante". E' quanto afferma Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del PdCI-Federazione della sinistra.

7. PISAPIA A BOERI, SU EXPO E MAC POSIZIONI PERSONALI...
(ANSA) - La 'bocciatura' del Museo d'Arte Contemporanea che sorgerà al quartiere CityLife da parte dell' assessore alla Cultura del Comune di Milano Stefano Boeri, così come le critiche per il troppo potere lasciato alla Regione sul tema Expo, non vanno giù al sindaco Giuliano Pisapia. Il sindaco ha quindi replicato, con una nota, prendendo le distanze dalle uscite del suo assessore e derubricandole a "problematiche personali e non politiche".

8. BOCCIA A FASSINA, SPERO SIA SCIVOLATA INVOLONTARIA...
(ANSA) - "L'equivoco è sotto gli occhi di tutti: Stefano Fassina dimostra di fraintendere, oggi su Repubblica, il sostegno che gran parte del partito gli ha accordato poco meno di 48 ore fa, in risposta a un'intempestiva richiesta di dimissioni, con la condivisione tout court delle sue posizioni. Mi auguro si tratti di una scivolata involontaria e presto smentita. In caso contrario, Fassina dovrebbe forse rivedere i propri calcoli". Lo scrive Francesco Boccia, deputato e coordinatore delle Commissioni economiche del Pd alla Camera, sul sito di TrecentoSessanta, l'Associazione di Enrico Letta. "Se, ad esempio - osserva Boccia - in quel 2% di partito cui fa riferimento sono inclusi indirettamente tutti coloro che non la pensano come lui su molte sue esternazioni, non v'é dubbio che la percentuale sia approssimata per difetto.

Siccome voglio credere che il responsabile economico del mio partito abbia maggiore dimestichezza con i numeri, mi limito ad archiviare la questione nel novero delle boutade e a ricordargli quanto affermato dal segretario Pier Luigi Bersani il giorno della sua vittoria alle primarie del 2009: un 'grande partito popolare e' un collettivo di protagonistì. Mai come in questa stagione al Pd servono non solisti, ma misura, saggezza e soprattutto spirito di squadra. Bersani, nella gestione del passaggio delicatissimo che ha portato alla caduta di Berlusconi e alla costituzione del governo Monti, ha nuovamente testimoniato di possedere tutti questi requisiti. Fassina - conclude - prenda esempio da lui e dimostri di essere all'altezza del ruolo che il Partito gli ha attribuito due anni fa e confermato nei giorni scorsi".

 

 

 

Monti alla Camera olli rehnSILVIO BERLUSCONI pisapiaSTEFANO BOERISTEFANO FassinaFRANCESCO Boccia

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…