DIPARTITO DEMOCRATICO - IL BALLOTTAGGIO A PALERMO PUÒ DARE IL COLPO DI GRAZIA AL PD DI BERSANI CHE DEVE SCEGLIERE SE RISCHIARE ANCORA SU FERRANDELLI O SALIRE SUL CARRO DELL’USATO SICURO ORLANDO (COME AUSPICA LA FINOCCHIARO) - IL GOVERNATORE LOMBARDO, SPERA NELLA VITTORIA DEL GIOVANE PIDDINO PER CERTIFICARE L’ALLEANZA PD-MPA-FLI-API ALLE PROSSIME REGIONALI…

Amedeo La Mattina per "la Stampa"

Zero a zero, palla al centro». Ferrandelli è convinto che la partita contro Orlando è ancora aperta. È stanchissimo, il trentunenne candidato a sindaco di una parte del Pd. Bacia la moglie e la prega di andare a riposare: «Ricordati che hai nella pancia nostro figlio». «Non ti preoccupare per noi, pensa piuttosto a non mollare, ce la puoi fare», risponde lei, al quarto mese di gravidanza. Fabrizio ha una montagna come l'Everest da scalare.

«È vero - ammette - ma da oggi non ci sono più i partiti in mezzo ai piedi e io posso rivolgermi direttamente ai palermitani e dire loro che Orlando è la vera casta con 20 mila euro al mese e l'auto blu. È un cialtrone che ha diviso il centrosinistra».

Palermo è veramente un caso a sé. È l'unica città in cui il centrosinistra si è presentato al primo turno con due candidati e va al ballottaggio con gli stessi due candidati l'uno contro l'altro armati. Il Pd ufficialmente tifa Ferrandelli, ma è diviso tra i filolombardiani (cioè gli amici di Raffaele Lombardo) e i nemici del governatore siciliano, che nel segreto dell'urna hanno fatto il doppio gioco.

Tra questi c'è il segretario regionale Giuseppe Lupo, che ha chiesto le dimissioni di Lombardo dopo il rinvio a giudizio per concorso esterno alla mafia. Dall'altra parte della barricata il senatore Beppe Lumia, il potente deputato Antonello Cracolici e l'ex ministro Salvatore Cardinale.

Ferrandelli doveva rappresentare il volto nuovo del centrosinistra, la novità della politica palermitana e siciliana. Orlando bollato come il dinosauro che ritorna dall'era giurassica e che secondo Lumia al primo turno ha fatto il pieno dei voti, mentre il giovane può recuperare molto.

«Se vince Orlando prevarrà l'idea berlusconiana dell'Io risolutore che lascia solo macerie. Fabrizio invece ha un progetto collettivo per la città. La prevalenza di una di queste due idee della politica avverte Lumia - avrà un effetto diretto sulle regionali di ottobre e sulle politiche del 2013. Il centrodestra spera che vinca Orlando perché con lui in campo il centrosinistra rimane diviso e ha una chance di poter vincere le regionali. Non a caso il Pdl, il Pid di Saverio Romano e il Grande Sud di Miccichè, sottobanco, hanno fatto votare per Orlando: sono convinti che sono voti che torneranno all'ovile».

Chissà se funziona ancora così. Se nella testa dei palermitani, dei siciliani e degli italiani in generale, dentro la bufera della crisi, con i poli politici in frantumi e l'antipolitica un fiume in piena, c'è ancora posto per questi ragionamenti. Oppure si sono rotti gli argini e l'elettore vota in maniera più libera, ma anche più disperata. Ad esempio a Palermo si dice che la mafia non abbia dato indicazioni di voto, nemmeno nel carcere di Pagliarelli: hanno votato solo in tre. Qui la foto di Vasto, l'alleanza Bersani-Vendola-Di Pietro, è stata strappata in mille pezzi e sarà impossibile reincollarla dopo il ballottaggio.

Anna Finocchiaro si è già smarcata dalla linea ufficiale del partito pro Ferrandelli: meglio appoggiare Orlando. «È un errore farci la guerra nel centrosinistra», spiega Finocchiaro. Ma la guerra c'è già ed è solo all'inizio. Ne è convinto il segretario provinciale del Pd Enzo Di Girolamo, che definisce quelle della Finocchiaro «esternazioni fuori da ogni contesto. Con quale serietà molliamo Ferrandelli e cambiamo cavallo in corsa? Roba da voltagabbana che darebbe ragione all'antipolitica».

Ma come farete a rimettere insieme i cocci del centrosinistra? Di Girolamo allarga le braccia: «Noi siamo bravissimi a farci del male, proprio quando crolla il blocco di potere che ha governato l'isola negli ultimi 20 anni. La verità è che Orlando non ama ragionare con i partiti: preferisce le persone. Lui ragiona con la logica "dopo di me il diluvio" ma questo può portare al successo personale e alla catastrofe generale. Speriamo che Di Pietro lo faccia ragionare».

Orlando se ne frega. Dice che non è un problema suo recuperare il rapporto con il Pd. «Io non faccio accordi con nessuno. Certo, la foto di Vasto c'è ancora. Ma in quella foto non era previsto un presidente della Regione inquisito per mafia».

Eccolo, nel suo ufficio della Regione, il presidente inquisito che definisce Orlando «l'aspetto più deteriore e aggressivo del dipietrismo, quello che non ragiona e vuole il dominio. Io sono l'oggetto privilegiato dei suoi insulti, ma mi consola che le stesse cattiverie da cane rabbioso le vomitava addosso a Giovanni Falcone, accusandolo di tenere chiuse nei cassetti le inchieste di mafia.

Il Pci allora ci lasciò le penne e ora deve evitarlo come la peste. L'alleanza Pd-Mpa-Fli-Api può vincere le regionali. L'Idv non può stare con noi. Se la Finocchiaro poi vuole Orlando, significa che riconfermerà quel 33% scarso che prese alle regionali contro di me. Auguri». Auguri anche a Bersani che dovrà fare delle scelte dolorose.

 

FABRIZIO FERRANDELLI VOTA ALLE PRIMARIE DI PALERMO LEOLUCA ORLANDO FESTEGGIA DOPO IL PRIMO TURNO DELLE AMMINISTRATIVE raffaele lombardo02 lapANNA FINOCCHIARO

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