PALERMO DIVENTA CAPITALE GAY PER UN MESE - DIACO PRIDE: “NON ESISTONO I DIRITTI GAY. ESISTONO QUELLI DELLA PERSONA”


1. DIACO PRIDE: "NON ESISTONO I DIRITTI GAY. ESISTONO QUELLI DELLA PERSONA"
(TMNews) - "Gli omosessuali sono persone, cittadini, essere umani, individui, uomini e donne che, come tutti, rispondono alle leggi dello Stato. In una società libera e liberale, essere omosessuali non è un vanto, non è una patente d'identità, nè un valore assoluto della personalità".

Lo scrive il conduttore Pierluigi Diaco sul suo profilo Facebook, annunciando la sua partecipazione domani alle 17 a Villa Niscemi a Palermo al dibattito "Orgoglio e pregiudizio: i temi lgbt nella stampa italiana", organizzato da Palermo Pride in cui si confronteranno lo stesso Diaco e Maria Laura Rodotà. "I gusti sessuali e gli affetti personali in una società moderna e democratica - afferma - non hanno bisogno di essere rivendicati, perchè dovrebbero essere semplicemente tutelati.

Ognuno dovrebbe essere libero di scegliere chi amare, chi corteggiare, chi possedere, con chi condividere un pezzo di vita. Le battaglie di categoria hanno fatto il loro tempo e rischiano di dare una rappresentazione grottesca e di parte. Si dovrebbe cominciare a parlare di diritti dell'individuo, di diritto della persona, di riconoscimento pieno e totale delle coppie di fatto a prescindere dai generi e dai gusti sessuali. Due persone che si amano e si vogliono bene hanno il diritto di essere tutelate e protette dalle leggi dello Stato. Non esistono i gay, le lesbiche, gli etero. Esistono le persone e le loro scelte di vita: i gusti sessuali sono un dettaglio esclusivamente privato su cui nessuno può e deve sindacare", conclude.


2. A GIUGNO SBARCA IL PRIDE, IN CENTOMILA AL CORTEO
"la Repubblica - Palermo"

Palermo capitale del movimento lgbt italiano per il Pride più a sud d' Italia e più a sud d' Europa. Il 22 giugno sono attese oltre centomila persone in arrivo da tutto il Paese e dal resto d' Europa. E la città si prepara ad accoglierle con una serie di servizi gay friendly come tutte le capitali europee: dalla card per bus e musei agli sconti per gli alberghi. Un indotto che il sindaco Leoluca Orlando stima «intorno al milione di euro».

«Palermo - dice il sindaco - è un mosaico con tessere diverse e l' unica cornice che merita è quella del rispetto della libertà di tutti e di ciascuno. Episodi come quello dei gay insultati in banca sono legati ai singoli individui e non possono sfregiare un' intera città». Per finanziare il Pride al momento sono arrivati diecimila euro dal Comune e cinque da Confindustria Sicilia. Altri fondi sono attesi dalla Regione che ha già dato il suo patrocinio come l' ambasciata degli Stati Uniti in Italia e il Coni.

Il Pride non sarà soltanto la parata del 22 giugno ma si svilupperà in dieci giorni di Pride village ai Cantieri culturali della Zisa, dal 14 al 23 giugno. Previsti spettacoli di musica e teatro, proiezioni di film, mostre e spazi riservati ai bambini. Fra le anticipazioni, un' esposizione fotografica di Ferdinando Scianna e una "Medea" di Emma Dante, regista fra i testimonial della manifestazione insieme a Eva Riccobono, Maria Grazia Cucinotta, Youma Diakite, Isabella Ragonese, Vladimir Luxuria e Leo Gullotta.

«L' amore - dice l' attrice e produttrice messinese Maria Grazia Cucinotta, madrina dell' iniziativa - deve vincere sempre su tutto, soprattutto in tempi di crisi. Ci vorrebbe un Pride come quello di Palermo ogni giorno». Ma il Pride è soprattutto una squadra di associazioni e di volontari pronti a fare di Palermo e di tutta la Sicilia il cuore delle battaglie di tutti i diritti civili. A partire dal matrimonio, dalle famiglie omogenitoriali e dalle leggi da fare in Italia. Un percorso cominciato negli anni Ottanta con la fondazione dell' Arcigay a Palermo e ancora in cammino.

«Tutto questo - dice Massimo Milani, per tutti Massimona, che con Gino Campanella forma la coppia omosessuale simbolo della città - sembrava impossibile quando io e Gino abbiamo cominciato e invece oggi, attorno al Pride, ci sono le istituzioni, c' è tutta la città. Questo significa che la nostra era una battaglia giusta». Nelle parole commosse di Massimona salta fuori anche il nome di Nino Gennaro, poeta e drammaturgo omosessuale di Corleone, che suona come una piccola rivoluzione pronunciato nel tempio della lirica palermitana, il Teatro Massimo, location scelta per presentare l' iniziativa del Pride.

«Gennaro - continua Massimona - è stato uno dei padri fondatori del movimento che porta al Pride di giugno. Le sue parole ancora oggi sono assolutamente attuali». In attesa del 22 giugno, già da aprile partiranno una serie di tappe di avvicinamento al Pride. "Palermo - dice Titti De Simone, presidente del coordinamento del Palermo Pride - è un ponte fra culture diverse e questa è solo una ricchezza. Il Pride è la marcia dell' orgoglio lgbt, ma ormai è un momento di festa e di libertà per tutti. E si fa portavoce anche quest' anno di tutte le battaglie civili che si devono portare avanti».

La giunta di Palermo ha approvato il registro delle unioni civili che adesso passerà al voto del Consiglio comunale. «Da Palermo - dice Flavio Romani, presidente di Arcigay nazionale - in occasione del Pride rilanciano il tema del matrimonio omosessuale».

 

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