berlusconi audio

“L’AUDIO E’ STATO FATTO USCIRE APPOSTA? BERLUSCONI AVEVA VOGLIA DI PARLARE. UNA LEGGEREZZA SOSPETTA C'È...” - LA DIRETTRICE DI LAPRESSE, ALESSIA LAUTONE, CHE HA DIFFUSO GLI AUDIO DEL CAV SU PUTIN: “GLI APPLAUSI DEI DEPUTATI INTORNO A LUI MI HANNO LASCIATO STUPITA, BERLUSCONI NON LO CONTRADDICE MAI NESSUNO. IL GRANDE PROBLEMA DI FORZA ITALIA È CHE TUTTI SONO SCOLARETTI, DICONO SEMPRE SÌ. BERLUSCONI FA FATICA A NON DARE LE CARTE, GLI BRUCIA TANTO. ANCORA DI PIÙ CON MELONI. LA LORO È UN'INCOMPATIBILITÀ CARATTERIALE” - GRAMELLINI: “CHI HA DIFFUSO LE PAROLE DEL CAV LO HA FATTO PER LA STESSA UMANISSIMA RAGIONE PER CUI LUI LE AVEVA PRONUNCIATE: IL NARCISISMO"

1 - "AUDIO MANIPOLATI? UNA FOLLIA SILVIO AVEVA VOGLIA DI PARLARE"

Antonio Bravetti per “la Stampa”

 

alessia lautone

Altro che audio «manipolato»: è tutto vero, «un gran pezzo giornalistico». Alessia Lautone, direttrice di LaPresse, difende orgogliosa lo scoop di Donatella Di Nitto, la giornalista che ha pubblicato la registrazione di Silvio Berlusconi. Non fornisce indizi su «finestre aperte» o ex parlamentari rancorosi, ma ragiona: «La leggerezza di Berlusconi è sospetta».

 

C'è un terzo audio bomba?

«No. Abbiamo il discorso integrale di Berlusconi, venti minuti. Potremmo pubblicarlo solo per dimostrare che non è stato manipolato, come dice qualcuno. Siamo alla follia».

reuters sugli audio di berlusconi

 

Come lo avete avuto?

«Non lo dirò mai».

 

Registrato da una finestra, come suggerisce Mulè?

«Non lo dico, ma se davvero ci fossero state delle finestre aperte e tanta gente nella stanza sarebbe stato ancora più surreale per Berlusconi fare quei discorsi».

 

È la vendetta di qualcuno dentro FI?

«Non lo so. Trovo strano che non si parli del contenuto ma ci si impegni di più per capire da dove viene».

 

Cosa ha pensato ascoltando l'audio la prima volta?

die welt sugli audio di berlusconi

«Quando ho sentito i passaggi su Putin e quelli sulla vodka e il lambrusco ho capito di avere in mano un grande pezzo giornalistico».

 

E le risate dei deputati?

«Gli applausi mi hanno lasciato stupita, Berlusconi non lo contraddice mai nessuno. Il grande problema di Forza Italia è che tutti sono scolaretti di Berlusconi, dicono sempre sì».

 

Perché darlo in due parti?

«Era molto lungo, l'audio era sporco e volevo essere certa che si sentisse bene. Nessuna dietrologia né complotti».

 

Berlusconi l'ha fatto uscire apposta?

«Quel giorno aveva rilasciato molte dichiarazioni, senza considerare il famoso biglietto su Meloni. Aveva voglia di parlare. Una leggerezza sospetta c'è».

il nuovo audio di berlusconi sulla guerra in ucraina 4

 

Un disegno per mettere in difficoltà Meloni?

«Lui fa fatica a non dare le carte, gli brucia tanto. Ancora di più con Meloni. La loro è un'incompatibilità caratteriale».

 

Quante telefonate furiose ha ricevuto da Forza Italia?

«Non ho ricevuto nessunissima pressione».

 

Qualche politico contento?

«Nemmeno. Hanno paura di finire tra i sospettati».

Silvio Berlusconi Licia Ronzulli al Senato

 

2 - LA MANINA

Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

 

Il giallo della non gelida manina che ha diffuso gli audio delle putinate di Berlusconi è già risolto. Sono stato io. Anzi, un po' tutti. Ma davvero, nell'era degli smartphone, esiste ancora qualcuno che, entrando in contatto con qualcosa di interessante, non schiaccia subito il tasto «inoltra» per inviarlo a un amico? Naturalmente a uno solo, e con la promessa che non lo giri a nessun altro: le stesse regole d'ingaggio con cui l'amico lo girerà a qualcun altro.

 

il nuovo audio di berlusconi sulla guerra in ucraina 9

Fa sorridere questa ricerca spasmodica del colpevole, utilissima a spostare l'attenzione dalle cose che Berlusconi ha detto (e che peraltro aveva già anticipato da Vespa poche settimane prima). «Perché mai un parlamentare di Forza Italia avrebbe dovuto mandare in circolo le esternazioni filorusse del Capo?» si domandano i complottisti. Ma per la stessa umanissima ragione per cui il Capo le aveva pronunciate: illudersi di essere al centro del mondo.

 

il nuovo audio di berlusconi sulla guerra in ucraina 12

Berlusconi non ha esaltato Putin per far cacciare la Meloni dalla Nato, ma per far sapere a tutti che lui è il miglior amico del leader più temuto del momento. Anche «la manina» ha ragionato allo stesso modo: voleva che tutti sapessero che era lei la depositaria dei segreti di Berlusconi. Dovremmo dunque concludere che, più ancora dei soldi, degli interessi e delle passioni, è il narcisismo a muovere il mondo? Sì. Ormai l'unico modo per non dire una cosa è non pensarla, perché appena la pensi ti viene voglia di dirla. E, appena la ascolti, di condividerla con qualcuno.

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