UN PARTITO CHIAMATO VAFFARENZI! ANCHE LA DIREZIONE PD DEL 31 POTREBBE SLITTARE. MOTIVO? LA SENTENZA MEDIASET NOTA DA SETTIMANE!

1 - PD: A RISCHIO LA RIUNIONE DEL 31 LUGLIO (PER MEDIASET)
Angela Mauro per "Huffington Post Italia"


Sono gli ultimi giorni di fuoco. Non per il caldo, ma perché già domani in direzione Pd si capirà l'andazzo sul congresso. O almeno questo è ciò che sperano e temono i renziani. Tanto per iniziare, Matteo Renzi dovrebbe essere lì, dicono i suoi alla Camera, a meno di improvvisi cambi di programma nelle prossime ore. Per ora, da parte del sindaco c'è tutta l'intenzione di essere presente al Nazareno ad ascoltare l'intervento di Enrico Letta, chiamato in direzione per una sorta di ‘tagliando' sul rapporto tra l'identità del Pd e l'esecutivo, visto che quello sul governo è stato respinto da Palazzo Chigi dopo la ‘bufera kazaca'. Il sindaco di Firenze non dovrebbe però intervenire in direzione. Anche qui: a meno di decisioni prese sul momento. Ma la vigilia di un appuntamento così cruciale per il Pd viene vissuta con una certa preoccupazione tra i renziani.

Il timore, confidano i fedelissimi di Renzi, è che salti la seconda puntata della direzione nazionale, quella prevista per il pomeriggio di mercoledì 31 luglio, proprio in casuale coincidenza con la sentenza della Cassazione su Silvio Berlusconi e il caso Mediaset. Perché - spiegano - nella riunione di domani Guglielmo Epifani potrebbe chiedere alla direzione un mandato per definire la storia delle regole congressuali direttamente in commissione per il congresso la prossima settimana.

In questo modo, salterebbe la seconda parte della direzione. Conseguenze: si eviterebbero pericolosi ‘processi' eventuali alle larghe intese, alla luce della sentenza Mediaset. Ma ciò che preoccupa maggiormente i renziani è il fatto che un mandato della direzione bloccherebbe qualunque discussione in commissione congresso, con esiti sulle regole tutti da vedere. E' un quadro incerto che allontana la scelta definitiva di Renzi sulla candidatura alla segreteria del Pd.

Anche se molti dei suoi continuano a darla per certa: "Certo, il rischio logoramento c'è sotto le larghe intese, ma, se non diventa segretario c'è il rischio opposto: quello di rimanere tagliato fuori". I più vicini al sindaco toscano riconoscono che "Epifani sta tentando in tutti i modi di rassicurarci sul congresso entro l'anno, però in queste ore stiamo lavorando per scongiurare che la direzione decida di delegare tutto alla commissione congresso". Dove, su 19 componenti, solo Lorenzo Guerini è renziano doc.

Da parte sua, il premier è intenzionato a sviluppare in direzione alcuni passaggi del discorso pronunciato all'assemblea dei deputati del Pd. In particolare, la parte riferita all'importanza dei "fatti", rispetto alle polemiche da "fighetti". Una frecciatina nemmeno troppo velata a Renzi, ma di certo più ampia, volta a dire che tutto il congresso del Pd, chiariscono parlamentari di area lettiana, deve essere "legato alle cose da fare, al programma. Non deve essere un dibattito sulle persone".

E' l'impostazione di Letta che, assicurano sempre i suoi, al momento non pensa ad una sua futura candidatura, ma nemmeno la esclude. Nel senso: "Se c'è la possibilità adesso di fare due-tre cose per il paese è intorno a Letta". E sarà questo il viatico che lo porterebbe a future candidature, sempre che riesca a concretizzare risultati al governo. "Una volta dimostrati i fatti, sarà la democrazia a decidere", afferma una fonte lettiana. E' evidente che Letta ha già conquistato un banco di prova in cui dimostrare capacità di leadership. Per Renzi la scalata è tutta da inventare.

2 - PD: MARCUCCI, HANNO SCOPERTO OGGI DATA SENTENZA BERLUSCONI?

(ANSA) - "Tutti sanno da settimane che il 31 luglio sara' il giorno della sentenza su Berlusconi. Buffo che proprio la direzione Pd lo abbia scoperto solo oggi. Ulteriori rinvii farebbero perdere la faccia a tutto il partito. Decidiamo la data del congresso e organizziamo le primarie".

Lo afferma il senatore del Pd Andrea Marcucci, renziano, circa la possibilita' di annullare la seconda parte della direzione del Pd che dovrebbe dare il via libera alle regole per il congresso, proprio per la coincidenza di data con la sentenza della Cassazione. "In cinque minuti possiamo approvare il percorso che ci portera' alle primarie - aggiunge il parlamentare - ne parliamo da mesi e c'e' una larga convergenza nel partito. Altri ritardi non danneggerebbero Matteo Renzi, ma la credibilita' del Pd".

3 - PD: ODG PITTELLA-CIVATI-BETTINI PER DATA CONGRESSO ENTRO PROSSIMA SETTIMANA
(Adnkronos) - "Rimandare il congresso rispetto ai tempi indicati nell'ultima direzione nazionale significa decretare la morte del Partito Democratico". Inizia cosi' l'ordine del giorno che verra' presentato domani alla Direzione del Pd, firmato dai candidati alla segreteria Gianni Pittella e Pippo Civati oltre che da Goffredo Bettini, dal 'prodiano' Sandro Gozi e Matteo Ricci, vicino a Matteo Renzi.

"Abbiamo bisogno di un sereno confronto di idee in modo da rilanciare un'azione politica e propositiva. Solo cosi' potremo rafforzare in modo costruttivo il sostegno al governo Letta. Simpatizzanti, iscritti e tutti coloro che vedono nel nostro partito un riferimento politico, chiedono di poter esprimere idee e proposte durante la fase congressuale da tempo annunciata", si legge nel documento.

"Per questo, nel rispetto dello statuto, chiediamo al segretario nazionale del Pd e agli organismi dirigenti del partito -si sottolinea nell'odg- di determinare entro la prima settimana di agosto la data di inizio della fase congressuale che dovra' concludersi comunque entro la fine del 2013".

 

GUGLIELMO EPIFANI ENRICO LETTA NEL DUEMILATRE FOTO LAPRESSERenzi epifaniLETTA-RENZIGianni Cuperlo DAlema e Franceschini Fioroni PIPPO CIVATIGoffredo Bettini

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…