LA TELECAFONA SI RICORDA DEGLI AMICI - DOPO AVER PIAZZATO DE SIANO A COORDINATORE IN CAMPANIA, LA PASCALE “SUSSURRA” LA CANDIDATURA ALLE EUROPEE DELLA SUA AMICA GIUSY PASCARELLA

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"

«A fare il mio nome per una candidatura alle Europee è stato il coordinamento provinciale di Caserta, ora decideranno a Roma se mettermi in lista». Lungo l'asse Caserta-Roma è sbocciata la «grande opportunità» di Giusy Pascarella, consigliere comunale a Maddaloni. Si schermisce la «poco più che quarantenne» appena si sente definire sui giornali una «miracolata» della sua amica Francesca Pascale a cui la lega «un lungo rapporto di militanza e stima». Però tiene a precisare: nessuna raccomandazione, corsia preferenziale o investitura dall'alto.

«Milito in Forza Italia dal '98, molto tempo prima della mia amicizia con la compagna di Silvio Berlusconi, ho fatto tanta gavetta, ho ricoperto molti incarichi sul territorio e anche stavolta,come sempre, obbedirò al partito cui ho dedicato 16 anni della mia vita».

Inoltre «conosco la sofferenza sulla mia pelle, in Forza Italia mi sono sempre occupata del coordinamento degli enti non profit e del terzo settore proprio perché ho fatto volontariato in prima persona dopo una gravissima malattia che mi aveva colpito: se mi sono salvata è solo grazie alla mia profonda fede e soprattutto alla mia assoluta devozione per un santo come Karol Wojtyla».

Le cronache nazionali si sono accorte di lei quando lo scorso novembre è stata fotografata in un ristorante del ghetto di Roma con la Pascale a cui seguì la cena nella quale «il presidente incontrò il capo della comunità ebraica Riccardo Pacifici», ricorda. Ma lei non ci si vede nei panni della «paracadutata in lista». Anche perché «alle ultime politiche, per spirito di servizio, ho accettato una candidatura di bandiera come 21° nome sulla scheda pur sapendo di non aver alcuna possibilità di arrivare in Parlamento».

Per anni Giusy Pascarella ha trascorso metà settimana a Roma al dipartimento-no profit di Forza Italia, poi nelle segreterie politiche, nei coordinamenti e accanto ai commissari del partito in Campania. «Dopo che mi hanno fotografato con Francesca al ristorante c'era da aspettarselo che i giornali parlassero di una mia candidatura: le Europee sono le prime elezioni utili, altrimenti mi avrebbero messo in lista anche per le votazioni del mio condominio», scherza. In realtà la sua «amicizia illustre», giura, non c'entra nulla con questa euro-chance. Inoltre «mi sembra giusto che nella circoscrizione Sud abbia la prevalenza un personaggio del livello di Mara Carfagna, quindi accetto qualunque decisione sarà presa a Napoli dal coordinamento regionale e a Roma dal partito».

Io, assicura, «vengo dalla base, ho fatto per intero la trafila, sono stata segnalata dal partito a Caserta» e «il mandato in Europa non è un compito facile: il Sud ha ottime risorse me è oppresso da pesanti difficoltà».

E «per uscirne le nostre regioni devono sfruttare tutto il loro potenziale». Fede da devota di Wojtyla e disciplina da ex allievo ufficiale di coperta della Marina mercantile: ora sarà in corsa per un posto a Strasburgo. «Non c'è ancora nulla di ufficiale», alza le mani pur sapendo che alla fine sarà della partita.

«Mi impegnerò in prima linea per denunciare il dramma trentennale della Terra dei fuochi». La passione per la politica non è stata senza contraccolpi negativi. «Per anni ho passato nottate a compilare liste locali fino a sacrificare la sfera privata». E, si rammarica, «purtroppo ne ha molto risentito la famiglia». A sua figlia, che studia alla scuola francese, ha regalato il barboncino Minnie, un cagnolino della stessa razza di Dudù. «Minnie è già grande, ha già cinque anni mentre Dudù è un cucciolo quindi non abbiamo potuto farli accoppiare».

 

FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI BERLUSCONI PASCALE DUDU IN AEREO DOMENICO DE SIANOANGELINO ALFANO BERLUSCONI PASCALE DUDU

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