VUOTO D’ARIA PASSERA SVOLAZZA TRA LINATE E MALPENSA - LA CRISI DEL MEGASCALO VARESINO (-20% DI PASSEGGERI IN 5 ANNI) E L’EXPLOIT DEL PICCOLO CITY-AIRPORT METTONO IN CRISI IL MINISTRO, CHE PENSA A COME RIDIMENSIONARE LINATE - MA L’UNICA SOLUZIONE è CHIUDERLO E TRASFERIRE TUTTI I VOLI SU MALPENSA - LE COMPAGNIE STRANIERE PUNTANO SUL CITYSCALO, MOLTO PIU’ COMODO DA RAGGIUNGERE…

Ettore Livini per "la Repubblica"

L'eterna sfida tra Linate e Malpensa - un Derby dei cieli iniziato ormai da 15 anni - arriva per l'ennesima volta ai tempi supplementari. Il fischio d'inizio l'ha dato - anticipando pure il possibile risultato finale - l'arbitro: «Abbiamo fatto un grave errore a non integrare i due aeroporti », ha detto il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera. Il risultato, in effetti, è sotto gli occhi di tutti: Davide, il piccolo city-airport meneghino, sta dissanguando un passeggero alla volta Golia, il fratello bustocco.

E per evitare la lenta eutanasia di un aeroporto costato 1,5 miliardi ai contribuenti italiani, la strada è solo una: ridimensionare il traffico a Linate. Riducendolo a base della navetta Milano-Roma (come sognano in Sea) oppure limitandone l'utilizzo su tratte domestiche o verso scali che non fanno da hub.

L'idea di Passera - sostenuta da un corposo studio dello studio Ambrosetti - ha già fatto proseliti. «Dico meno Linate e più Malpensa dal 2000», ha fatto sapere ieri il governatore Roberto Formigoni. Bruno Tabacci, assessore al bilancio del Comune di Milano è favorevole e già nei prossimi giorni dovrebbe avviare contatti con lo stesso ministro per disegnare una road map per la dieta di Linate.

Il percorso, naturalmente, è a ostacoli. Il primo è il prevedibile ricorso a Bruxelles delle compagnie aeree continentali (British Airways, Air Franche, Klm e Lufthansa in primis) che hanno da tempo trasformato il Forlanini - in qualche caso con il tacito assenso di Alitalia - in una sorte di base d'alimentazione per i loro voli intercontinentali. Cosa fa un uomo d'affari milanese che deve andare a New York? Prende il taxi, arriva in un quarto d'ora a Linate e da lì, questione di comodità, decolla per Parigi o Londra dove lo attende una rapida coincidenza per la Grande Mela. Snobbando la povera Malpensa.

Le partenze verso destinazioni intercontinentali dal city airport sono aumentate del 34% a 930mila nel 2011. British Airways trasporta da sola più clienti business da Linate a Manhattan (via Londra) di quanti ne viaggino in tutti i vettori in partenza per New York dallo scalo varesino. E mentre al Forlanini i passeggeri sono in costante crescita a Malpensa il barometro - malgrado il buon lavoro del management Sea - è fisso sul segno meno con 19 milioni di passeggeri (il 20% in meno di cinque anni fa) nel 2011.

La legge, in teoria, prevede già una sorta di norma salva-Malpensa. E' quel decreto Bersani che nel gennaio 2001 contingentava le rotte internazionali da Linate per evitare di "svuotare" il fratello-rivale. Peccato che le compagnie aeree, nel silenzio della stessa politica che oggi pretende il cambiamento, abbiano regolarmente aggirato questi limiti.

Air France e Klm hanno trasferito tutti i loro voli per Parigi e Amsterdam dalla brughiera all'Idroscalo sfruttando diritti di decollo e atterraggio in prestito da Alitalia (che in cambio riceve royalties sui passeggeri intercontinentali "girati" agli alleati). Lufthansa utilizza gli slot di Air Dolomiti e la British ha noleggiato quelli di Meridiana.

Cosa si può fare ora? La scelta è solo politica. Una sforbiciata ai servizi di Linate - Ue permettendo - è possibile. Il problema è che i proclami di queste ore sono la fotocopia di quelli di fine millennio, finiti in una bolla di sapone sotto i colpi delle mille lobby (dai tassisti in giù) che difendono il Forlanini. E dalla difficoltà di Palazzo Marino e degli altri enti lombardi a far digerire ai milanesi il viaggio fino a Malpensa quando il fratellino più piccolo è a pochi chilometri dal centro.

Quel Roberto Formigoni che oggi si spende per salvare l'aeroporto bustocco, ad esempio, è la stessa persona che nel 2008 ha avvallato per compiacere il governo Berlusconi la cessione di Alitalia alla cordata dei patrioti, cancellando così dalla sera alla mattina un quinto del traffico dello scalo.

Una soluzione facile facile, in teoria, c'è. Chiudere Linate e trasferire tutto il traffico aereo di Milano alla Malpensa, che passerebbe così, dice lo studio Ambrosetti, da 19 a 40 milioni di passeggeri l'anno. Difficile. Ma non impossibile. In Europa l'hanno già fatto sia Monaco che Berlino. Che dopo aver speso miliardi per costruire nuovi aeroporti (come abbiamo fatto noi per Malpensa) hanno chiuso quelli vecchi e più vicini alla città. Ma lo spread tra Italia ed Europa, come dimostra questo interminabile Derby aeroportuale, è alto anche nel regno dei cieli.

 

passera e salza CORRADO PASSERA GIOVANNA SALZA DA _CHICORRADO PASSERA E GIOVANNA SALZA AEROPORTO DI LINATEMALPENSAROBERTO FORMIGONI AL PIRELLONE CON UNA DELLE SUE DIVISE

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…