roberto calderoli motori moto rally automobili trattore

CALDEROLI MOTOR SHOW – LA “PASSIONACCIA” PER I MOTORI DEL MINISTRO LEGHISTA, CHE HA 6 DIVERSE PATENTI DI GUIDA, DALLE MOTO ALLE BARCHE FINO ALL’ESCAVATORE. “ORA HO ANCHE QUELLA PER I CAMION. IL GIORNO CHE HO FATTO L’ESAME, MI È ARRIVATA UNA PROPOSTA DI LAVORO COME CAMIONISTA” – “ALLE PRIME GARE DI MOTO ANDAVO CON LO ZAINO DA CACCIA DI MIO PADRE, DENTRO UNA TANICA DA 25 LITRI DI BENZINA. ERO UNA SPECIE DI BOMBA-UMANA...

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per “Sette - Corriere della Sera”

 

roberto calderoli

Non sono molti quelli che prendono la patente a 67 anni. Pochi, se poi la patente è la C, quella “dei camion”. Pochissimi collezionano 6 patenti, e certamente nessun ministro. Roberto Calderoli sì. Il responsabile degli Affari regionali e delle Autonomie, lo scorso novembre ha fatto gli orali, i suoi bravi quiz alla motorizzazione di Bergamo circondato dai neo maggiorenni suoi compagni d’esame. Altro che fuori corso: «Quaranta domande, contro le trenta della patente B, e 40 risposte giuste».

 

[…] Poi, l’antivigilia di Natale, di buon mattino, il ministro monta sul camion per la prova pratica: «Sono stato il primo perché poi dovevo correre a Roma per il voto di fiducia sulla legge di bilancio». Il tutto mentre il Parlamento da quasi otto mesi stava lavorando alla legge Calderoli, l’Autonomia differenziata delle Regioni, poi approvata dal Senato lo scorso 23 gennaio. […]

 

roberto calderoli in moto 1

Ma torniamo alle patenti, che in realtà c’entra. Perché prendere la patente per i camion all’età in cui di solito si acquista il villino al mare? «Ho comprato una Motor home dalla famiglia di un amico scomparso. Lo scorso settembre c’è stata la prima Pontida senza Vittorio Turconi, un militante che ha seguito gli eventi della Lega per una vita, riempiva il camper di salami e ogni ben di Dio, e arrivava. A Pontida, in piazza del Popolo, alla Bocca della verità... Da Maurizio Bosatra ho saputo che la famiglia non l’avrebbe più usato e l’ho comprato io. Ho deciso di prenderlo perché il costo era quello di un’utilitaria a causa della necessità della patente C. E poi, è un pezzo della nostra storia e io continuerò a usarlo per la Lega».

 

Con una sorpresa: «Il giorno che ho fatto l’esame, alle 14.30 mi è arrivata una proposta di lavoro come camionista, si vede che guardano chi prende la patente. Perché su 10 che vanno in pensione, ne entrano due. Anche se lo stipendio parte da 2.800 euro al mese, mica male... Anche se mi hanno detto che da quando è stato tolto il reddito di cittadinanza, il numero degli iscritti all’esame si è impennato».

 

Auto e moto alle spalle

Roberto Calderoli durante un rally 1

Fatto sta che al ministro serviva la patente per i mezzi giganteschi. E il ministro l’ha presa. Ma il ricordo dell’amico e la storia del supercamper non spiegano perché le patenti di Calderoli siano 6. Elenco: patente A (moto), patente B (auto), patente per barca a motore, patentino per il trattore, patentino per l’escavatore.

 

Alla fine, sono lo specchio delle molte vite di quest’uomo acuto e bizzarro, facile da odiare ma anche da amare: chirurgo maxillo facciale, imprenditore radio televisivo, corridore di moto Regolarità e rallysta di livello europeo, poi diventato architetto istituzionale e (sfortunato) modificatore della Costituzione, ingegnere delle leggi elettorali oltre che tre volte diabolico vice presidente del Senato e tre volte ministro.

 

Roberto Calderoli alla guida di un trattore

In realtà, la passione per i motori è molto precedente alla motor home: «Sissì, viene da mio padre Beppe, lui era appassionatissimo, un maniaco...». Ed ha la stessa radice, in fondo, dell’ossessione per l’Autonomia: «Lui era il figlio di Guido, che aveva fondato il Movimento autonomista Bergamasco, con cui nel 1956, l’anno della mia nascita, fu eletto in consiglio comunale a Bergamo. Cercando le foto che servivano per questo servizio ne ho tratto una del 1966 in cui a Pontida lui e altri amici fondarono la Lega lombarda. Circa 18 anni prima di Umberto Bossi dal notaio. Anche la gallina dalle uova d’oro dei nostri primi manifesti l’ho ritrovata in un libro di mio nonno».

 

La famiglia alle spalle

Roberto Calderoli alla guida di un trattore

Insomma, motori e autonomia come lascito della famiglia: «Ma sì. Tenga presente che mia nonna era altoatesina della val Passiria. Mio nonno aveva un ambulatorio da dentista, ma alla sera faceva queste riunioni carbonare con anche i valdostani, i trentini. Io li vedevo che avevo 6 o 7 anni, c’eran quelli dell’Union Valdôtaine, i sudtirolesi».

 

[...] Chissà che avrebbe detto oggi, nonno Guido Calderoli, con l’approvazione dell’autonomia con una legge che porta il suo stesso cognome: «Beh, certo, per me questa legge è anche il coronamento dei sogni del nonno».

 

Le prime sgommate

MATTEO SALVINI - ROBERTO CALDEROLI

E allora torniamo ai motori. Ben presto, le moto del padre diventano (di nascosto) le moto dei figli Roberto e Guido, che a 10 anni cominciano a farsi le ossa nei campi. A 15 anni l’oggi ministro affronta le prime gare, il campionato Regolarità (oggi Enduro), la corsa epopea Valli Bergamasche inclusa nel campionato europeo: «Alla prima gara andai con lo zaino da caccia di mio papà con una tanica piena di miscela e benzina, 25 litri di una specie di bomba mobile....».

 

Che fa confessa? Il suo segretario è il ministro ai Trasporti, le fa sequestrare la patente. «Ma erano anni tutti diversi... Pensi che la spedizione con benzina nello zaino, quando avevo 15 anni, ebbe il benestare dei miei genitori. Se oggi mio figlio Giampi, che ha 23 anni, mi confessa una roba del genere, lo mando a stendere...».

 

La seconda passione

ROBERTO CALDEROLI

Nel circuito delle moto scopre il Rally, «dopo una notta passata a La Thuile a ghiacciare. Ma era nato un amore». Prima auto, una Simca Rally 2: «Ho corso da quando avevo 19/20 anni fino a 34/35. Per 6 o 7 anni sono stato nell’elenco dei piloti prioritari internazionali. Anche il mondiale... ero forte, ho vinto tante gare anche all’estero, due europei di fila, l’ultimo in Bulgaria».

 

Ma la barca, ministro? Perché la barca? […]  Ma di barca stavamo parlando... «Ammettiamolo pure, quella è una fissa che mi aveva passato Stefano Stefani, l’ex tesoriere e presidente della Lega. Ma quella patente l’ho usata solo una volta, per fare l’esame. E la barca non l’ho mai avuta o più usata».

 

I nuovi mezzi

roberto calderoli umberto bossi

E il trattore? Il patentino per l’escavatore? Il fatto è che Calderoli qualche anno fa s’incapriccia della Rotonda gentile del Piemonte, nocciola regina. Acquista «un terreno molto interessante» dalle parti di Alessandria e oplà, si trasforma in contadino: «I patentini li ho presi per quello, li uso quasi ogni settimana per il mio lavoro».

 

E noi che credevamo si occupasse di Autonomia e Lep, livelli essenziali di prestazioni... «E infatti, io speravo avere il tempo di poter fare molto di più nell’azienda agricola. Ringrazio il cielo di avere l’aiuto di mio cognato Paolo Gancia, di mia moglie Gianna e del Giampi, mio figlio. E diciamolo, anche dei miei vicini che hanno riconosciuto all’azienda di aver valorizzato un territorio dimenticato da dio».

 

matteo salvini roberto calderoli

Ministro, le mancano soltanto i cieli... Ho sentito con queste orecchie Umberto Bossi maledirla per aver preso l’elicottero per andare sul Monviso con tremendissima traversata. «Non mi faccia parlare. Le dico soltanto che in elicottero la prima volta mi ci ha portato Bossi». […]

ROBERTO CALDEROLIROBERTO CALDEROLI giorgia meloni roberto calderoli.

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...