NCD, NUOVO CASINO DEMOCRATICO - IL PD DI NAPOLI ANNUNCIA: “NCD PARTECIPA ALLE PRIMARIE!” E SCOPPIA L’INFERNO - LE URLA DI MAURIZIO LUPI (“FACCIAMO LA FIGURA DEI POLLI”) COSTRINGONO ALLA SMENTITA GLI ALFANIANI CAMPANI, CHE SOGNANO L'ALLEANZA CON BASSOLINO

Carlo Tarallo per Dagospia

 

BASSOLINOBASSOLINO

Un vero e proprio giallo, un superbordello senza precedenti: da questa mattina Ncd è nella bufera. Urla, insulti, accuse, smentite, precisazioni: gli spifferi da Montecitorio segnalano un Maurizio Lupi letteralmente imbufalito per quando è accaduto nelle ultime ore a Napoli. Sulla graticola finisce il coordinatore regionale del partito di Angelino Alfano: il quasi omonimo sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, che ora rischia il posto. Ma cosa è successo?

 

stefano caldorostefano caldoro

E’ successo che Gioacchino, che già alle regionali avrebbe volentieri appoggiato Vincenzo De Luca ma fu costretto dalla strenua resistenza di Nunzia De Girolamo a restare nel centrodestra a sostegno di Stefano Caldoro, non vede l’ora di allearsi a Napoli con il Pd e (soprattutto) con Antonio Bassolino, che il mese scorso è stato il mattatore della festa del Nuovo Centro Destra che si è svolta a Limatola, nel beneventano. Da qualche settimana i suoi fedelissimi si incontrano, parlano, discutono e programmano insieme ai potenziali alleati del Pd napoletano.

 

Davide Zoggia Davide Zoggia

Finchè ieri sera dal Pd provinciale parte un comunicato stampa che annuncia solenne: “Alle primarie di coalizione in vista delle comunali di Napoli parteciperà anche Ncd, in sintonia con lo schema politico che sostiene l'alleanza di governo nazionale. Lo rende noto l'ufficio stampa del Pd di Napoli, sottolineando che il Nuovo Centrodestra ha aderito alla coalizione già composta da Pd, Psi, Verdi, Scelta Civica, Idv, Repubblicani democratici, Ricostruzione democratica, Centro democratico e Udc.

 

roberto speranza eugenio scalfariroberto speranza eugenio scalfari

Nel corso dell'incontro svoltosi oggi, le forze politiche - conclude la nota del Pd - hanno elaborato le linee generali del regolamento per le primarie di coalizione, testo che nei prossimi giorni sarà definitivamente approvato negli organismi dei singoli partiti”.

 

Apriti cielo: la minoranza del Pd attacca a testa bassa, con il leader Roberto Speranza: “Arriva l'annuncio che Ncd a Napoli parteciperà alle primarie Pd. Chi lo ha deciso? E che fine ha fatto la moratoria sulle primarie chiesta da Renzi? Basta giochi delle tre carte. Basta partito della Nazione, dobbiamo ricostruire il centrosinistra. Noi siamo il Pd e dobbiamo ricostruire il centrosinistra. E il centrosinistra non si può ricostruire con una forza che si chiama Nuovo Centrodestra”.

 

MAURIZIO LUPIMAURIZIO LUPI

Comunicati dello stesso tenore vengono diramati da Gianni Cuperlo, Davide Zoggia e da tutti i maggiori esponenti della minoranza Pd e da Sel. E le urla di Maurizio Lupi - a quanto apprende Dagospia – superano ogni record in termini di decibel. Il capogruppo alla Camera è imbufalito: telefona a Gioacchino Alfano e al coordinatore di Ncd a Napoli Raffaele Calabrò.

 

“Che state combinando? Che cosa vi salta in mente? Ma vi rendete conto – sclera Lupi - che così facciamo la fine dei polli? Partecipare alle primarie del Pd? Smentite subito!”. Intanto, l’intero gruppo parlamentare è in fibrillazione: “Abbiamo dato ragione a Quagliariello – si lamentano i deputati - siamo alla frutta”.

 

E arriva la smentita (praticamente una auto smentita) di Gioacchino Alfano: “Il Nuovo Centrodestra – scrive il coordinatore regionale - non parteciperà mai alle primarie del Pd in Campania per la scelta del candidato sindaco. Si tratta di una questione interna a un'altra forza politica. In Campania, stiamo lavorando nei 4 capoluoghi di provincia e nelle città che andranno al voto in primavera, per dare le migliori risposte al territorio”.

GIOACCHINO ALFANO GIOACCHINO ALFANO

 

2. PRIMARIE, IL CASO BASSOLINO: PER IL 77% DEL POPOLO DEL PD L'EX SINDACO HA DIRITTO DI CANDIDARSI

Da www.ilmattino.it

 

Il nodo Bassolino che ha messo in crisi il Nazareno, per gli elettori Pd della città di Napoli non è un nodo e non produce alcun tipo di crisi: lo hanno spiegato, con chiarezza, in un sondaggio realizzato dalla Ipr Marketing di Antonio Noto. La maggioranza è favorevole alla candidatura di Antonio Bassolino, sostiene anzi che rappresenta un bene per la città di Napoli.

 

DE LUCA - BASSOLINODE LUCA - BASSOLINO

E c’è di più, il documento offre anche un’altra analisi sulle aspettative degli elettori: vogliono un candidato sindaco proveniente dal mondo della politica, bocciano l’ipotesi di candidati della cosiddetta «società civile». I sondaggi, però, vanno letti fino in fondo, analizzati con attenzione, per scoprire quali sono i reali sentimenti degli intervistati; perciò è meglio ripartire dall’inizio e scoprire cos’è nascosto nelle pieghe del documento.

 

La Ipr ha realizzato il sondaggio per la trasmissione «Pixel» di Tv Luna: il campione indagato è stato scelto esclusivamente tra gli elettori del Partito Democratico, scartando sia quelli di centro destra che coloro che esprimono le loro preferenze per altri partiti della coalizione di centro sinistra; in tutto si sono espresse ottocento persone che hanno contribuito a chiarire qual è l’idea della base del Pd sulla questione Bassolino e sulla vicenda-primarie in generale. Il valore più alto dell’intero sondaggio, ovvero un rotondo 85%, è giunto alla prima domanda, quella sull’importanza di svolgere le primarie per scegliere il candidato sindaco del partito.

 

LIBRO DI BASSOLINO FOTO IL MATTINO LIBRO DI BASSOLINO FOTO IL MATTINO

Solo una piccola porzione di elettori Pd, ovvero il 10%, avrebbe preferito un nome calato dall’alto, anzi deciso direttamente dal segretario-Premier Renzi. Appena il 4% preferirebbe che il nome fosse imposto direttamente dalla dirigenza cittadina del partito: per tutti gli altri le primarie sono determinanti. Anche sulla questione della possibile incandidabilità di chi è già stato sulla poltrona di primo cittadino, i napoletani interpellati da Ipr hanno mostrato idee chiare: solo il 20% degli intervistati.

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…