salvini di maio bongiorno

TRAVAGLIO: “NEPPURE UN MINISTRO CONDANNATO, NÉ CHE PUZZA DI BERLUSCONISMO. I PERICOLI POTREBBERO ARRIVARE DAL VIMINALE DI SALVINI E DAI CONTI PUBBLICI. MA…” - FELTRI: “IL GOVERNO È UNA BOIATA PAZZESCA CHE CI PORTERÀ ALLA ROVINA. FIGURACCIA PER SAVONA, PER SALVINI CHE LO DECLASSA E SI FA INFINOCCHIARE DAL TERRONCELLO DI MAIO” - CACCIARI: “STIAMO TRANQUILLI, NON COMBINERANNO NULLA. LA BCE CI HA SALVATO E TRIA LO SA BENISSIMO - IL PD DOVREBBE CAMBIARE TUTTO, BRUCIATO DA SCONFITTE CLAMOROSE”

1. ‘NON C’È NEPPURE UN MINISTRO INQUISITO O CONDANNATO, NÉ CHE PUZZA DI BERLUSCONISMO’

Marco Travaglio per il Fatto Quotidiano

marco travaglio

 

Dopo tanti fallimenti e colpi di scena, abbiamo un governo di compromesso: magari non entusiasmante, ma nemmeno terrificante come l’hanno dipinto i giornaloni prim’ancora che nascesse. Tutto se ne può dire, fuorché che sia peggiore di quelli degli ultimi 15 anni. Non c’è neppure un ministro inquisito o condannato, ed è la prima volta dal 1994.

 

copertina internazionale salvini di maio

Nessun ministro puzza di berlusconismo, ed è la prima volta dal 1983, quando con Craxi iniziò la lunga e ininterrotta stagione delle leggi ad personam e ad aziendam. I pericoli potrebbero arrivare dal Viminale, se Salvini tornasse indietro dal pragmatismo delle ultime settimane per reindossare i panni del Cazzaro Verde xenofobo e sparafucile da campagna elettorale permanente. E poi dall’ansia di fare tutto subito, anziché procedere gradualmente, sfasciando i conti pubblici.

 

B. intanto schiuma rabbia perché, per la prima volta da oltre 40 anni, pare ridotto a pelo superfluo della politica, come i suoi compari renziani. Ma, per averne la certezza, aspettiamo il vero ‘cambiamento’:su conflitto d’interesse, Rai, corruzione, evasione, mafia e prescrizione. Queste leggi non costano nulla: se restassero lettera morta, dimostrerebbero che dietro Salvini c’è ancora B.

 

Ma basta con i processi alle intenzioni: avevano letto che il capo leghista non voleva fare il governo, invece l’ha fatto. Cedendo su Savona e accettando la mediazione di Mattarella e Di Maio. Il quale ha sbagliato molto. Ma l’altroieri è stato bravo a salire al Colle sacrificando il suo orgoglio personale per mettere Salvini alle strette e portare a casa il risultato. Se il gioco valeva la candela, lo vedremo presto.

luigi di maio matteo salvini giuseppe conte

 

 

2. PAGLIACCIATA

Vittorio Feltri per Libero Quotidiano

 

Le ultime notizie fanno ridere. I pentastellati e i leghisti avrebbero raggiunto un accordo per un governo del cavolo guidato dall' illustre sconosciuto Giuseppe Conte. Savona sarà ministro ma non dell' Economia, bensì dei rapporti con l' Europa. In pratica il professore bocciato dal presidente della Repubblica e buttato fuori dalla porta, rientra dalla finestra come abusivo. Se accetta l' incarico fa una brutta figura.

 

vittorio feltri

La stessa figuraccia la rimedia Salvini, il quale dopo aver rotto le trattative per difendere il suddetto Savona, adesso ne approva il declassamento.

Vince il capo dello Stato che ottiene ciò che pretendeva: non avere tra le balle il docente sardo.

 

Non possiamo digerire che un governo così scombinato veda la luce. Sarebbe una pagliacciata che scredita ogni attore della infinita trattativa. Inoltre resta un fatto grottesco: lo sposalizio tra Salvini e Di Maio è una boiata pazzesca che ci porterà alla rovina. Ci stupisce che Matteo, bravo come è, sia pronto a farsi infinocchiare dal terroncello di Napoli. Su Mattarella stendiamo un velo pietoso. Andate tutti al diavolo.

 

 

3. CACCIARI:NUOVO GOVERNO EVERSORE IN EUROPA? NO, STIAMO TRANQUILLI NON COMBINERANNO NULLA - IL PD DOVREBBE CAMBIARE NOME E CAMBIARE CLASSE DIRIGENTE. BRUCIATI DA UNA SERIE DI SCONFITTE CLAMOROSE

Da ‘Circo Massimo - Radio Capital

 

“Cosa vuole che combinino? Niente. In Europa dovranno fare come il premier greco Tsipras, dovranno  seguire per forza le regole, piaccia o no. Eversori di che? Ragioneranno, perché già sanno che l’Europa ci ha salvato con gli interventi della Bce. Il nuovo ministro dell’Economia Tria lo sa. Stiamo Tranquilli”. Il filosofo Massimo Cacciari dà questo suo primo giudizio del nuovo governo Conte, intervistato da Circo Massimo, su Radio Capital.

MASSIMO CACCIARI

 

Cacciari sostiene che ci sarà tanto rumore per nulla anche sul fronte dell’immigrazione. “Salvini, nella sua narrazione, vuole affrontare quel tema in modo selvaggio, di destra – spiega il Professore – ma poi non combinerà niente”. Cacciari vede incognita per il fatto che “Lega e M5S hanno una storia e un linguaggio diverso, si sono presentati con due programmi con obiettivi contraddittori dal punto di vista strategico. Non sono – aggiunge – come potranno comporre anche le evidenti contraddizioni anche nell’elettorato”.

 

GIOVANNI TRIA

Cacciari poi passa alle critiche al centrosinistra e sostiene che “un Fronte Repubblicano contro il populismo non porterà da nessuna parte perché sarebbe ideologia contro ideologia. Il Pd dovrebbe prima risolvere i suoi problemi interni perché con quel ceto dirigente non va da nessuna parte. Sono persone bruciate da una serie di sconfitte clamorose.

 

Serve un Congresso di rinnovamento e poi basta con il tentativo di far convivere correnti e persone assolutamente incompatibili anche dal punto di vista umano e caratteriale”, dice ancora Cacciari. La considerazione finale è che “come non ha senso chiamarsi Fronte Repubblicano visto che i monarchici non ci sono, non ha senso chiamarsi ancora Partito Democratico. C’è qualcuno che non lo è?  Quindi per concludere credo che dovrebbero cambiare nome al Partito, il logo di fatto è stato quasi azzerato. Penso proprio che sarebbe il caso di cambiare nome e ceto dirigente”.

GIOVANNI TRIA CON NAPOLITANO

 

paola savona villa borghese

 

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…