marino boschi 1

1. ANCHE PER BERGOGLIO “IGNARO” MARINO SEMBRA UNA BARZELLETTA CHE NON FA RIDERE 2. “L’OSSERVATORE ROMANO” SULLA SCIA DEL "NYT" E "LE MONDE": ‘’FIUMICINO È SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG. DOPO MAFIA CAPITALE, LA CRISI DELL’AMA E ATAC, E IL CAMBIO DELLA TERZA GIUNTA COMUNALE IN POCO PIÙ DI UN ANNO E MEZZO, ROMA È ORMAI UN CASO POLITICO’’

MARINOMARINO

1. IL VATICANO: ORMAI ROMA E’ UN CASO POLITICO

Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

 

IGNAZIO MARINO E PAPA BERGOGLIO IGNAZIO MARINO E PAPA BERGOGLIO

«L’ultima frontiera», già il titolo è tutto un programma. Così, da Oltretevere, vedono la Capitale dopo l’incendio di mercoledì che ha paralizzato Fiumicino. L’«ennesimo, nuovo capitolo della lunga crisi che sta soffocando la città di Roma», sottolineava ieri senza mezzi termini, a pochi mesi dal Giubileo, l’Osservatore Romano , per il quale però «Fiumicino è solo la punta dell’iceberg. Dopo Mafia Capitale — ha scritto il quotidiano vaticano —, la crisi dell’Ama e dell’Atac, gli scandali che hanno colpito la pubblica amministrazione, come testimoniato anche dalla relazione del prefetto Gabrielli, e il cambio della terza giunta comunale in poco più di un anno e mezzo, Roma è ormai un caso politico». 
 

MARINO BOSCHIMARINO BOSCHI

Ma qualcosa in serata, alla Festa dell’Unità al Parco delle Valli, potrebbe far cambiare gli scenari. Almeno nel Pd. Il sindaco Ignazio Marino è comparso all’improvviso, accolto dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, che poco prima, dal palco, aveva sottolineato: «ll Pd lo sostiene e il governo farà la sua parte. Ma ora è tutto nelle sue mani. E’ riuscito a rimanere pulito e deve essere pulita anche la città. Deve governare». 
 

IGNAZIO MARINO AUTOBUS ATACIGNAZIO MARINO AUTOBUS ATAC

Entusiasmo, sorrisi. Ma anche inviti dai militanti a darsi da fare. Marino ha risposto a tutti. «Sono qui per una birra con i volontari, la parte sana del partito - ha spiegato -. Stiamo facendo un lavoro straordinario, ma non c’è bisogno di alcuna tregua col Pd perché non c’è mai stata guerra. Nemmeno con Renzi. Perché rido? No, sorrido, domani approviamo il bilancio».

 

Dagli abbracci e le battute con il ministro Boschi («Certo che se volevamo tenere segreto quest’incontro abbiamo fallito») - e l’high five a favore di fotografi e telecamere -, alla cena riservata in uno degli stand con il capogruppo Pd in Campidoglio Fabrizio Panecaldo e la presidente dell’Assemblea capitolina Valeria Baglio. 
 

MARINO BERGOGLIOMARINO BERGOGLIO

Poco più in là il commissario del partito Matteo Orfini impegnato in una sfida a calciobalilla con moglie e figlio, e il governatore del Lazio Nicola Zingaretti in una fitta conversazione con alcuni collaboratori prima di sedersi anche lui a tavola. Un clima disteso, lontano anni luce dalle tensioni cittadine.

GIUNTA MARINO GIUNTA MARINO

 

Dal clima ad esempio che si respira al Pigneto dopo la rivolta di 50 immigrati africani che due sere fa nel cuore della movida - in un rione dove degrado e malavita sono stati più volte, inutilmente, denunciati — hanno accerchiato i carabinieri per liberare due pusher fermati nell’isola pedonale e si sono poi vendicati su chi aveva aiutato i militari dell’Arma. 
 

MARINOMARINO

Insulti, spintoni, bottiglie rotte e cassonetti rovesciati. In sette, tutti del Gambia, sono stati arrestati ma ora si temono incidenti a catena. «Secondo voi si faranno qualche giorno di galera? Fosse per me, tornano in Gambia a pedate nel sedere», ha scritto su Fb il leader leghista Matteo Salvini. Molti i messaggi di solidarietà ai carabinieri. Per il sindaco è «arrivato il momento di imprimere un’accelerazione alla lotta contro lo spaccio», ma Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, lo attacca: «Roma è allo sbando, la legalità è un lusso in quartieri senza regole». 
 

 

2. PERFINO IL PAPA LICENZIA MARINO

Maurizio Belpietro per “Libero Quotidiano”

 

marino orfinimarino orfini

Chissà se Ignaro Marino, sindaco della Capitale a sua insaputa, sosterrà ancora la tesi del complotto contro la città eterna. Ieri, al collega Sergio Rizzo del Corriere della Sera, il primo cittadino ha rivelato che se il New York Times e Le Monde lo hanno attaccato, raccontando in prima pagina il degrado di Roma, è perché esiste «una strategia per danneggiare l’Italia nel momento in cui si è candidata alle Olimpiadi del 2024, guarda caso con la concorrenza americana e francese».

 

er cecato ignazio marinoer cecato ignazio marino

La Cia e gli odiati cugini transalpini dunque uniti nella lotta per rubare al Campidoglio la fiaccola olimpica. E ora, ora che anche l’Osservatore romano prende le distanze e scrive che c’è un problema politico mettendo il dito nella piaga, come si difenderà Marino? Dirà che il Vaticano si vuole fregare i soldi del Giubileo? Oppure getterà la croce direttamente addosso a papa Bergoglio, accusandolo di essere il Grande vecchio che tira i fili del complotto anti romano e anti Marino?

 

L’ipotesi può apparire paradossale ma non lo è, perché, come ha dimostrato in questi giorni, più è messo all’angolo e più il marziano che governa la Capitale tira fuori le unghie e contrattacca. Anche a prezzo di sfiorare il ridicolo e di apparire una figura patetica. Lo si è visto quando in risposta alle critiche del ministro dell’Interno, che lo descriveva come un po’ disattento sul fronte delle infiltrazioni della malavita, il sindaco ha replicato che Roma è un modello cui la gente guarda. Forse, avrebbe dovuto aggiungere, che l’opinione pubblica e anche tanti amministratori guardano alla Capitale per evitare di ripetere gli stessi errori. Ma non è questo il punto.

IGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNYIGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNY

 

Ormai Marino sembra una barzelletta, l’uomo sbagliato nel posto sbagliato, che non perde occasione per dire e fare la cosa sbagliata. Ieri, per giustificare l’errore nel valutare Salvalore Buzzi, il boss di Mafia capitale, cui promise di devolvere il primo stipendio da sindaco, ha tirato in ballo perfino l’ex presidente della Repubblica, presente il giorno in cui l’ex galeotto di laureò, come se un atto di quindici anni fa possa giustificare le disattenzioni di oggi. Ma il meglio l’allegro chirurgo lo ha dato quando ha parlato di terrorismo. A uno stupito Rizzo che gli chiedeva dei ritardi del Giubileo, Marino ha rivelato notizie di primissima mano che fanno accapponare la pelle.

 

MARINO BY LIBEROMARINO BY LIBERO

Il sindaco avrebbe ricevuto confidenze dei servizi segreti americani, confermate da colleghi statunitensi del primo cittadino, che darebbero l’Italia e Roma nel mirino dei terroristi islamici. Perché la Cia, la stessa agenzia che secondo Marino lavora contro la Capitale per parlar male del nostro Paese e soffiarci le Olimpiadi, debba essere presa sul serio quando spiffera di prossimi attentati nelle nostre città è un mistero.

 

Così come è oscura la ragione per cui gli 007 di Obama riferiscano a lui, chirurgo prestato alla politica, le indiscrezioni circa i pericoli che si corrono qui da noi. Men che meno si comprende il perché un sindaco americano debba sapere di piani terroristici per colpire l’Italia. Sta di fatto che Marino, oltre che dalla logica, si è visto smentire dagli stessi servizi segreti, che hanno negato di essere a conoscenza di progetti che riguardino Roma. Le improvvide dichiarazioni del primo cittadino della Capitale un risultato però lo hanno ottenuto, ovvero di provocare il panico fra visitatori e pellegrini.

IGNAZIO MARINO VERSIONE NERONEIGNAZIO MARINO VERSIONE NERONE

 

Se l’Isis ha intenzione di far esplodere una bomba è ovvio che in molti si terranno alla larga da San Pietro e da luoghi affollati come il Colosseo e altro. Niente male per una città che vive di turisti e di fedeli. Se c’era il modo per fare uno spot alla rovescia scoraggiando le persone dal mettersi in viaggio, Marino lo ha trovato. Da tempo scriviamo che il sindaco di Roma è inadatto al ruolo che ricopre, in quanto sprovvisto di competenza e di senso politico.

 

A Napoli a proposito di Marino e del Campidoglio direbbero «È ghiuta a fessa mano ’e creature». Non resta che prenderne atto e liquidare la pratica, che nuova o vecchia giunta, può avere un solo finale: le dimissioni. Con la benedizione papale. Nel frattempo, se oltre a fantasticare di complotti franco-americani e di attentati islamici, Marino si occupasse un po’ del degrado dei quartieri di Roma, in mano a extracomunitari e spacciatori, forse non avremmo i pusher che circondano e picchiano i carabinieri come è successo ieri al Pigneto. È chiedere troppo che il marziano di Roma rimetta i piedi sulla terra e - usando una sua famosa espressione - connetta i due neuroni di cui dispone? maurizio.

 

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