TUTTI GLI AMICI DEL “PROFESSORE” - PER COSTRUIRE LA SUA RETE, FRIGERIO HA ATTOVAGLIATO I TRE MONDI CHE CONTANO: LA SINISTRA, LE BANCHE E LA FINANZA CATTOLICA - E NELLE INTERCETTAZIONI TIRA IN BALLO I VERTICI DELLA FINANZA E IL CAPO DEL DIS MASSOLO

Giuliano Foschini per "la Repubblica"

Quella ricetta che gli aveva permesso, nonostante le condanne passate in giudicato, di essere nel cuore dei big di Forza Italia, a partire da Silvio Berlusconi. E grazie alla sua rete di amicizie e protezione, far vincere appalti, assicurare fulminanti carriere politiche negli enti, nelle pubbliche amministrazioni e anche in Forza Italia. Il tutto chiaramente in cambio di tangenti.

Eccola la ricetta di Frigerio: «I canali da seguire sono tre - spiegava al telefono
il Professore - il rapporto con la sinistra e lì ti devi far fissare un appuntamento con Primo (ndr, Greganti); poi le banche che sono gli azionisti veri e lì il canale è Gigi (ndr, Luigi Grillo, ex parlamentare Pdl). E poi c'è il terzo canale che è il mondo cattolico e li ti faccio parlare io con il cardinale».

BERLUSCONI E FORZA ITALIA
Paris non parla a caso, per lui Frigerio è davvero come la Madonna. Il 3 febbraio del 2014 tramite «Fabrizio Sala, consigliere regionale con delega all'Expo molto vicino allo stesso Frigerio - ricostruisce la Procura - Paris ha un invito per partecipare a un incontro ristretto organizzato da Silvio Berlusconi».

Sala è molto grato: «Ci sono indicazioni? Vado tranquillo? Vorrei un consiglio» chiede a Sergio Cattozzo, il politico ligure che fa da braccio destro a Luigi Grillo. Cattozzo subito va da Frigerio che chiama Sala «attribuendosi la paternità dell'appuntamento ». «Quando ci siam visti quella volta a colazione, tu credi io che abbia fatto con quello che c'era? Fedele (ndr, Confalonieri) e così via, eh! Ho detto di metterti negli incontri, poi ne ho parlato anche alla Gelmini».

«Quindi vado tranquillo? » gli chiede Paris. E Frigerio risponde: «Tranquillo, dopo mi dici, tanto domani ci vediamo». Frigerio parla di incontri quindi con Confalonieri e la Gelmini. Ma sono soltanto alcuni dei nomi di big citati nelle telefonate: da Cesare Previti, a «zio Gianni Letta», da Confalonieri a Raffaele Fitto, a credere alle sue parole, Frigerio, è in grado di arrivare ovunque.

IL SISTEMA CAORSO
Evidentemente non tutte sono millanterie, come dimostra la storia di Fabio Callori, sindaco di Caorso, comune nel piacentino. Frigerio e la sua banda sono interessati all'appalto per lo smantellamento della centrale nucleare di Caorso. Devono cercare di fare entrare nell'affare (da un miliardo e 200 milioni complessivi) la ditta Maltauro che è pronta a versare loro una mazzetta da 600mila euro. A mettersi di mezzo arriva il governo Letta che cambia i vertici della Sogin (la società che bandisce la gara).

Frigerio si attrezza e prova a trovare le contromisure: «Ne ho parlato con Gianni Letta, ho mandato Alatri (ndr, Alberto Alatri, ex direttore amministrativo di Sogin, indagato) da Letta, da Cesare (ndr, Previti) anche da Donato Bruno » dice al telefono, prepara un'interrogazione da far presentare al gruppo di Forza Italia al Senato. Infine con i suoi sodali individua il sindaco Callori come strumento.

«Lui - spiega infatti Cattozzo a Frigerio - è rimasto in Forza Italia e mi dice: "Sai Sergio se mi dicessero che il Coordinatore Provinciale lo faccio io... " (...) Allora io con lui ho fatto questo accordo: lui si fa negare (ndr, dalla Sogin), qualsiasi cosa che chiedono: chiedono i permessi, poi prima o poi glieli darà, però li fa morire. Fino al tentativo di far dire a Alberto Alatri al suo amministratore delegato, se volete io lo chiedo al sindaco attraverso un amico carissimo - che sarei io - se c'è da smuovere un po' il sindaco di Caorso e a quel punto entriamo in ballo in modo forte all'interno ». Il sindaco di Caorso è stato poi nominato vice presidente regionale di Fi.

LA POLITICA
Nel cuore di Frigerio rimane sempre la politica. Tant'è che spesso nelle intercettazioni disegna strategie e alleanza. Ma l'operazione che fa con l'ex senatore Gigi Grillo è diabolica. Grillo lascia infatti Forza Italia per andare con Alfano in Ncd. Ma è un trucco. «Abbiamo mandato Grillo nella compagina di governo perché io sono rimasto con Berlusconi. Gli ho detto vai di là, tanto alle prime elezioni politiche che ci saranno dovremmo fare le alleanza sennò perdiamo tutto, e allora ho detto facciamo così, dividiamoci».

LE ALTRE RELAZIONI
Il centrodestra è di casa da Frigerio. Ma i politici citati sono decine: da Maurizio Lupi a Pierlugi Bersani, in tanti però hanno già negato contatti. Così come al momento non c'è alcun riscontro della cena con il comandante generale della Finanza, Saverio Capolupo di cui parlava al telefono: «Io mercoledì sera faccio l'altro lavoro di copertura politico-giuridica e mi porto a cena Gigi Grillo con il Comandante della Finanza che è un mio amico».

O dei millantati contatti con il direttore del Dis, Gianpiero Massolo, a cui fa riferimento l'ex segretario della Dc. Che racconta anche di un incontro con Lorenzo Guerini (Pd), e di un pranzo saltato con Renzo Lusetti (Udc) per poi lasciarsi andare a un amarcord: «I miei ragazzi! Quando ero segretario, il segretario nazionale dei giovani era Lusetti, i due vie erano Enrico Letta e Franceschini, il loro capo della segreteria si chiamava Gabrielli. Che classe dirigente!».

 

GIANSTEFANO FRIGERIO BERLUSCONI PRESENTA IL LIBRO DI GIANSTEFANO FRIGERIO Gianstefano Frigeriomassolo x Pierluigi Bersani MAURIZIO LUPI DA GIOVANE

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO