tiziano renzi

TUTTI I PASTICCI DEI RENZI SENIOR - DOPO LA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO PER FALSE FATTURE DI TIZIANO E LAURA RENZI, LE MISURE CAUTELARI PER L'AMICO E SOCIO DAGOSTINO E LE POLEMICHE PER LA NUOVA CASA DI MATTEO DA 1,3 MILIONI DI EURO, ORA STA PER ARRIVARE LA CHIUSURA DELLE INDAGINI SUL CRAC DELLA COOP DELIVERY ITALIA. ''DALLA SOCIETÀ DELLA FAMIGLIA ARRIVAVANO BUSTE DI DENARO CONTANTE'', DICE UN TESTIMONE CHIAVE...

 

Giacomo Amadori per la Verità

 

lotti tiziano renzi

Sulla famiglia Renzi si sta per abbattere un' altra tempesta. Prima sono arrivate la richiesta di rinvio a giudizio per le false fatture di papà Tiziano e mamma Laura (udienza preliminare il 4 settembre), le misure cautelari per l' amico e socio Luigi Dagostino e le polemiche per la nuova casa di Matteo Renzi, un gioiellino da 1,3 milioni di euro. Adesso è quasi pronto l' avviso di chiusura indagini per un altro spinoso fascicolo, quello sul crac della coop Delivery Italia.

 

MATTEO RENZI TIZIANO

Per la Delivery sono indagati per concorso in bancarotta fraudolenta sia Tiziano sia Laura Bovoli. Il primo è anche coinvolto nell' inchiesta Consip per traffico di influenze illecite e a Firenze è iscritto per emissione di fatture false; la seconda, oltre che per le fatture, è indagata a Cuneo (chiesto il rinvio a giudizio) per concorso in bancarotta fraudolenta documentale. I due contano tre iscrizioni a testa sul registro delle notizie di reato.

 

RENZI E L ESTRATTO CONTO DA 15 MILA EURO

Il curatore fallimentare della Delivery, Aurelio Campanale, ha evidenziato molte irregolarità nella gestione della coop fallita nel 2015. Nel 2014 Renzi senior venne inquisito per il crac della Chil post, sua vecchia creatura, e ai pm raccontò la genesi della Delivery: «È una coop costituita da persone di mia fiducia, tra i quali ricordo Roberto Bargilli (autista del pullmino delle primarie 2012 di Matteo Renzi e consigliere delegato della Eventi 6 di proprietà della famiglia dell' ex premier, ndr) e Spiteri Pier Giovanni (altro collaboratore di Tiziano, ndr). Nel 2010 la coop ha cambiato gestione: mi pare che ne sia diventato presidente Pasqualino Furii.

 

Lavora nel campo delle distribuzioni da anni e si è occupato in particolare di quella degli elenchi telefonici». Furii e gli altri amministratori di quella gestione, Gian Franco Massone e Simone Verdolin, erano stati individuati dallo stesso Renzi senior. A ottobre tutti gli ex membri del cda sono stati raggiunti da avvisi di garanzia e tre di loro, residenti in Toscana, perquisiti.

 

tiziano renzi e laura bovoli

Le indagini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Firenze si sono intensificate nell' autunno scorso, quando, il 5 ottobre, le Fiamme gialle si sono presentate pure nella sede della Marmodiv, altra coop legata ai business dei Renzi. La ditta è dal 2013 il loro braccio operativo e riceve gran parte delle commesse della Eventi 6 legate alla distribuzione dei volantini, in particolare da Conad, Esselunga e Unicoop.

 

Diversi dipendenti della Marmodiv sono stati interrogati dalla Finanza e alcuni di loro hanno permesso di mettere a fuoco gli intrecci tra la coop e l' azienda dei Renzi. Uno dei verbali più interessanti è di Paolo M., sessantenne capogruppo della distribuzione dei volantini, con la passione per la filosofia e seguace del neoparmenidismo. «Tutte le cose è necessario che siano, dunque tutti gli essenti sono eterni e perciò anche i volantini che io distribuisco sono eterni», è la summa della sua dottrina.

 

tiziano renzi e laura bovoli

Ma Paolo M. con gli inquirenti ha affrontato altri argomenti. Il volantinista è stato sentito come persona informata e quindi ha dovuto rendere dichiarazioni veritiere per non essere accusato di falsa testimonianza. Uno dei principali temi è stato quello del macero, il business legato alla distruzione dei volantini non consegnati e provenienti dalle aziende della grande distribuzione. Paolo M. aveva già lavorato in un' azienda che per quel tipo di truffa venne chiusa dopo l' arresto dei titolari.

LA VILLA DI MATTEO RENZI A FIRENZE

 

«All' inizio a ritirare i depliant in Marmodiv era un tir guidato da un tale Adriano. Poi nel 2016 iniziò a venire direttamente Tiziano Renzi, al volante di grossi furgoni o di un camion. Si presentava una volta al mese, in alcuni casi anche due. Infine è stato sostituito da Carlo Ravasio (dipendente della Eventi 6 ed ex responsabile dei mezzi di trasporto e della logistica della Marmodiv, ndr). Ma ora non si vede più neppure lui».

 

La Guardia di finanza ha chiesto a Paolo M. se fosse al corrente dell' esistenza di foto o video dei viaggi di Tiziano, visto che gli inquirenti considerano quella del macero una pista particolarmente interessante. In un articolo del nostro giornale, poi ripreso dalla trasmissione Report, era citata una mail del 2016 della segretaria della Eventi 6 che spiegava: il gruppo dei volantinisti «ha tralasciato alcune zone () la distribuzione è stata effettuata al 70% nei paesi grossi e al 40% nei paesi più piccoli () I ragazzi lavorerebbero bene, ma sono pochi e umanamente non possono coprire la programmazione in quattro».

luigi dagostino

 

Secondo Paolo M., a Rignano ci sarebbe un magazzino adibito a discarica per le rimanenze, mentre una delle cartiere utilizzate per il macero si troverebbe a Campi Bisenzio.

«Se l' Esselunga o la Conad ti danno dei depliant, questi non diventano di proprietà del fornitore che li distribuisce. Ma il macero è la torta a cui tutti puntano, quella che fa guadagnare» ha enunciato Paolo M..

LA VILLA DI MATTEO RENZI A FIRENZE

 

Concetto ribadito pure da un ex quadro della Marmodiv, Mirko Provenzano (coindagato con Laura Bovoli per il crac della Direkta di Cuneo), in una recente intervista tv. «Non c' è azienda che possa pagare mezzi e persone con i prezzi di mercato del volantinaggio», ha confermato Paolo M.. «Grazie al macero si sistemano i conti e più della metà delle brochure viene distrutta. Durante la distribuzione i volantinisti imbucano quasi tutto, il vero reso è poco, perché il grosso viene scartato all' arrivo del carico ed è composto da depliant con offerte ancora valide».

 

Nel verbale di Paolo M. sono stati citati anche altri collaboratori dei genitori di Matteo Renzi, a partire dal nipote Paolo Terreni, ex amministratore della Marmodiv. Nelle indagini è emerso che un Opel Vivaro rosso intestato all' azienda è stato dato in uso proprio a lui che ha una famiglia numerosa (ben sette figli). Le rate del mezzo verrebbero pagate direttamente da Rignano sull' Arno.

 

MATILDE RENZI E ANDREA CONTICINI

Paolo M. ha riferito di buste di denaro contante con banconote di grosso taglio provenienti dagli uffici della Eventi 6 e utilizzate per il pagamento di alcuni emolumenti. L' ennesima prova del cordone ombelicale che unisce Rignano e la Marmodiv. Il volantinista filosofo, con i finanzieri, si è soffermato anche sul ruolo di un altro collaboratore, Gianluca S., uno degli uomini storici della Marmodiv, il quale, con il cambio di management, sarebbe andato a lavorare con la Eventi 6. Discorso a parte ha meritato Andrea Conticini, genero di Tiziano e Laura, e vero braccio destro dei coniugi Renzi. Sarebbe stato lui per anni una delle eminenze grigie della coop, almeno a giudizio di diversi dipendenti.

 

LA VILLA DI MATTEO RENZI A FIRENZE

Luciano F., altro fornitore della Marmodiv, dopo essere stato ascoltato dalla Finanza sarebbe stato convocato dallo stesso Conticini, interessato a ricevere ragguagli sulla chiacchierata con gli investigatori.

 

A maggio, in seguito al rinnovo dei vertici aziendali e alla poca chiarezza sul futuro dell' azienda, i volantinisti della Marmodiv hanno minacciato di incrociare le braccia. Lo stesso Paolo M. ha telefonato all' Eventi 6 per comunicare a Conticini le doglianze dei lavoratori, ma la segretaria, tale Teresa, avrebbe risposto: «Andrea non può più stare dietro a queste cose».

Nei prossimi giorni la Procura esibirà le sue carte e allora capiremo sin dove sia arrivata l' inchiesta sul crac della Delivery.

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO