SOGNO O SON-DAGGIO? - PER I RUMOR TESTA A TESTA M5S-PD (QUALCUNO DA’ ADDIRITTURA GRILLO IN VANTAGGIO) - SE RENZI SI FERMA SOTTO IL 30%, SCATTEREBBE IL CAOS NEL PARTITO - L’EX SINDACO TEME DI FARE LA FINE DI VELTRONI E BERSANI E MINACCIA IL VOTO AD OTTOBRE

1. IL PREMIER HA PAURA E METTE LE MANI AVANTI MA RISCHIA IL POSTO
Maurizio Belpietro per ‘Libero Quotidiano'

Premessa: lo sanno tutti ad eccezione degli italiani, i quali, dovendo decidere per chi votare, sono per obbligo di legge tenuti all'oscuro. Così lunedì mattina, dopo aver appreso il risultato delle elezioni europee, potranno con comodo mangiarsi le mani nel caso in cui le cose fossero andate male mentre con il loro voto avrebbero potuto andare meglio, oppure potranno rallegrarsi per essere andati al mare perché comunque i giochi si sono conclusi come dovevano anche senza la loro crocetta.

Già, perché siccome in questo Paese siamo bravissimi a complicarci la vita, oltre ad aver inventato la par condicio, cioè una rigorosa spartizione degli spazi tv dedicati a politici anche inutili, ci siamo inventati pure il silenzio stampa sui sondaggi.

Negli ultimi giorni prima del voto, cioè proprio sul più bello, quando ci sarebbe la necessità di capire che cosa fare e che cosa stia succedendo, il codice impone la censura:bavaglio a Pagnoncelli e sipario sui vari Piepoli, Mannheimer e compagnia contante.Risultato, succedono cose strane: ovvero i sondaggi li fanno a Chiasso e poi li pubblicano in Svizzera facendoli rimbalzare da noi, oppure li fanno in Italia,ma anziché dire che si tratta di un sondaggio scrivono che è una corsa ai cavalli preparatoria del Gran Prix d'Europa che si terrà domenica, in cui Fan Fàron è dato a 30-31 punti, il cavallo pentastellato condotto dal fantino genovese a 26, mentre Varenne montato da Burlesque gira un po' sottotono a 18.

Un altro sondaggio-non sondaggio lo rivela Dagospia e parla di un treno che parte da Firenze e arriva a Roma sul binario 31 o 33, mentre un convoglio che percorre la tratta GenovaRoma parte dal 26 e arriva al 28 e mezzo: il terzo,Segrate-Roma, pare invece deviato sul binario17.

Insomma:chi deve capire capisce,ma nessuno sa con certezza se si tratti di previsioni serie o sparate a caso. Sta di fatto che, nonostante siano oscurati in nome della legge, i sondaggi sono l'unico argomento che tiene banco fra la gente che conta e anche quella che non conta. Tutti dicono di avere informazioni di prima mano, ma nessuno ha in mano la prova, cioè il sondaggio nero su bianco. Ieri all'aeroporto un noto docente universitario di area progressista mi ha assicurato che il fantino genovese (tanto per rimanere sul vago) è avanti di uno o due punti rispetto al fantino abituato a guadare l'Arno. Dritta confermata anche da un ancor più noto ex ministro, il quale da giorni giura che la corsa dà in vantaggio il puledro montato dal jockey ligure.

Vero o falso? Chiacchiera o notizia fondata su una seria rilevazione? Chi mai può dirlo. I più informati si dicono certi che, dopo aver ricevuto la benedizione del più moderato dei giornalisti tv, Grillo si è portato a casa un pacco di migliaia di voti pescati proprio nel bacino più incerto, quello dei moderati, ma la verità è che le stime sono tutte fatte a naso e dunque ad alto rischio. Lasciando però perdere cifre e percentuali, nessuna delle quali ha il timbro che ne certifichi l'autenticità, sta di fatto che negli ultimi giorni di campagna elettorale il clima si è fatto un po' più arroventato di quel che ci si immaginava.

E non per le bordate che i leader si sono tirati («Assassino»,«Pover'uomo»,«Dittatore » e così via), quanto perché quella che all'inizio sembrava una passeggiata - di Renzi - in realtà si sta dimostrando una strada un po' più impervia.Fino a qualche settimana fa, tutto sembrava filare via liscio: il presidente del Consiglio, arrivato a Palazzo Chigi con metodi un po' bruschi, era in cerca di una legittimazione elettorale e, anche se non diretta, pensava che quella per Bruxelles lo sarebbe stata.

La sua sembrava la corsa dell'attaccante verso la porta rimasta priva di portiere: con Berlusconi ai servizi sociali,Grillo impegnato a tenere a bada la fronda e lui, Renzi, impegnato a distribuire 80 euro a tutti, un po' come Achille Lauro distribuiva scarpe ai napoletani quando c'era da votare, la partita sembrava non riservare sorprese. E invece no:perché all'improvviso ecco spuntare il Pil e lo spread che smorzano ogni entusiasmo e ogni speranza di ripresa e per di più Berlusconi tiene stretto il suo salvadanaio di voti, mentre Grillo prova ad allargare il suo. Al premier, che scommetteva su quota 33 per poter dire al mondo che con lui il Pd aveva toccato vette mai viste prima, neanche da Veltroni, si è cominciato a stringere il cuore e anche qualcos'altro.

Risultato, dalle parole un po' trionfali pronunciate prima della fine del campionato, Renzi è passato ai fatti e ha cominciato a mettere le mani avanti, precisando che se anche il Partito democratico si fermasse al 30 per cento lui non sarebbe obbligato a dimettersi, perché il voto è sulle Europee e non sull'Italia.

È vero, il presidente del Consiglio non sarebbe obbligato a rassegnare ilmandato anche se le elezioni gli andassero male o maluccio, ma tranquilli, nel caso in cui Renzi non superasse il30per cento ci penseranno i suoi compagni a fargli mollare la poltrona. Magari non subito, non cioè con una mozione di sfiducia, ma un po' più in là, cioè a settembre o ai primi del prossimo anno. Giusto il tempo di logorarlo un po'. Sarà per questo che Renzi ieri è tornato a dire che se bloccano le riforme lascia? La risposta la conosceremo nei prossimi mesi.
maurizio.belpietro@liberoquotidiano


2. CAVALLI, CICLISTI, CARDINALI E SVIZZERI, SONDAGGIO LIBERA TUTTI
Da ‘Il Fatto Quotidiano'


Dal 9 maggio in Italia è fatto divieto di pubblicare sondaggi. La legge proibisce ai media di parlarne e agli istituti di ricerca di diffonderne. In mancanza di dati "ufficiali", diversi siti internet, così come nelle passate consultazioni elettorali, hanno pensato di aggirare la norma attraverso raffigurazioni di corse di cavalli, gare ciclistiche, mistificazioni linguistiche, conclave. Ognuno dà una sua cifra. Tra i cavalli, ad esempio, nel Gran Prix d'Europe, "Fan Faròn rallenta vistosamente in dirittura d'arrivo e chiude in 31,5 secondi", davanti a Igor Brik, in sella al "puledro pentastellato, che ferma i cronometri sui 29 secondi e sfiora il miracolo".

Segue "Varenne, negli scorsi anni dominatore incontrastato dell'ippica nostrana. Sempre orfano di Burlesque, ancora impegnato nella riabilitazione a Château de Boscòn dopo un grave infortunio, il cavallo azzurro migliora però la sua prestazione sul tracciato di Spinòl e chiude in 19 secondi".

Va meglio, per il leader Pd, all'interno del Conclave. "Il cardinale ‘rottamatore' di Firenze potrebbe dormire sonni relativamente tranquilli: le assemblee eucaristiche in piazza degli ultimi giorni gli avrebbero dato la spinta necessaria per sfondare la soglia psicologica dei 30 voti, attestandosi all'onorevole quota di 32 porporati (quasi 7 in più del bonario monsignore di Piacenza, 1 in meno del massimo storico fatto registrare al Conclave generale del 2008)". L'esuberante camerlengo di Genova si ferma a 26. Il prelato pelato di Monza e Brianza si ferma a 18. Su "You Trend", "Nota Politica" e "Scenari politici" si possono trovare aggiornamenti delle competizioni.

L'ingegnoso Gad Lerner, cambiando la lettera finale (Pdr per Pd, M5Z per M5S, Fb per Fi), riesce anche quest'anno a fornire i dati che ritiene sul proprio blog.
Anche sul sito svizzero Ticinoline si può consultare un sondaggio sulle nostre elezioni. Pare che il Pd sia a 32, Grillo a 26, Fi a 19,5.

 

 

GRILLO E VESPA c d dfe f e b Beppe Grillo al termine dellincontro con Matteo Renzi b f b fc f ac b e c ac GRILLO RITWITTA IL FOTOMONTAGGIO VECCHIOTTO DI RENZI E BERLUSCONI FUSI INSIEME SONDAGGIsondaggi YALTA CON BERLUSCONI RENZI GRILLO

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