licia ronzulli

KISS ME, LICIA! - ZUCCHE OBLUNGHE, INSACCATI D'APERITIVO, COSTUMINO DA WONDER WOMAN: IL PERFETTO PORTFOLIO FOTOGRAFICO DI LICIA RONZULLI, NEO VICEPRESIDENTE DEL SENATO - L'EX "BADANTE" DEL CAV, DOPO AVER FALLITO L'ASSALTO A UN MINISTERO (HA TROVATO IL NIET DI GIORGIA MELONI), HA DOVUTO MOLLARE ANCHE LA POLTRONA DI CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA AL SENATO - CHISSA' SE UNA POLTRONA ISTITUZIONALE LE DARA' MAGGIORI SODDISFAZIONI...

LICIA RONZULLI È STATA ELETTA VICEPRESIDENTE DEL SENATO

licia ronzulli 15

 

Licia Ronzulli è stata eletta vicepresidente del Senato con 102 voti favorevoli, 50 schede bianche, 5 nulle e 6 ad altri nomi.

 

Il voto è avvenuto a scrutinio segreto, con i senatori chiamati uno alla volta a passare attraverso i cosiddetti catafalchi per esprimere la loro preferenza in aula.

 

Filippo Ceccarelli per “La Repubblica” - 4 OTTOBRE 2022

 

licia ronzulli 23

Ogni futuro presidente del Consiglio ha il diritto di sognare il suo Governo Perfetto sapendo benissimo che dovrà fare concessioni e giungere a compromessi. Fu così che Prodi di malavoglia dovette prendersi Mastella alla Giustizia, così come Draghi, per carità di patria, accettò di tenersi Di Maio agli Esteri. Ma a riprova che certe istintive idiosincrasie sono più che giustificate, ecco che proprio Mastella affondò il secondo governo dell'Ulivo, così come Di Maio, con la sua improvvida scissione, ha dato il via alla crisi dell'esecutivo di salvezza nazionale.

 

Se non altro in nome di questi infausti precedenti Giorgia Meloni ha una ragione in più per dire no e poi no a Licia Ronzulli. O meglio, in mancanza di contatti diretti, tutto lascia credere che in queste ore stia cercando disperatamente di convincere il Cavaliere a risparmiarle tale richiesta, che invece da Arcore si fa ogni giorno più pressante e ultimativa.

 

licia ronzulli MATTEO SALVINI 8

Nella prosaica quotidianità del totoministri sembra un caso come tanti altri, e in qualche modo c'entra anche il fatto che Ronzulli rappresenta l'ala più filo-Salvini della Lega, il che dopo la caduta di Draghi la portò a reagire a brutto muso nei riguardi della rivale governista lombarda Gelmini: «Vai a piagnucolare da un'altra parte e prenditi uno Xanax»; là dove l'improperio psico-farmacologico rivela un indubbio caratterino.

 

Ma dietro il braccio di ferro sulla poltrona s' intravede qualcosa che fa pensare a un'inedita inconciliabilità fra la concezione del potere del tardo berlusconismo cortigiano e quella dell'imminente premier della destra-destra, che proviene da un'antica militanza di sezione e di strada; seppur favorita e promossa in giovanissima età da Gianfranco Fini, Meloni ha piena e consapevole coscienza di essersi fatta strada da sola; e adesso pretende che il suo governo rispecchi almeno un certo criterio di selezione.

 

silvio berlusconi licia ronzulli

Ciò detto, nell'universo pedagogico del Cavaliere Ronzulli è esattamente quella che deve essere, vale a dire una donna il cui destino lui stesso ha forgiato secondo le sue generose prerogative e infallibili necessità: abbastanza giovane, graziosa, bel sorriso, svelta, simpatica, visually satisfying e adorante. In questo senso, come per altre carriere, la scuola quadri della Real Casa coincide con il mondo delle fiabe per cui Licia, provetta fisioterapista, è giunta al cospetto del sovrano in occasione di uno dei diversi "tagliandi", ossia interventi di chirurgia estetica, e di molto aiuto gli è stata dopo il duro colpo della statuina del Duomo scagliatagli fra guancia e denti nel 2009.

 

licia ronzulli MAURIZIO GASPARRI 1

Dopo di che, perseguendo un suo particolare progetto di rinnovamento estetizzante della classe politica al femminile, Silvione l'ha fatta eleggere a Strasburgo: vedi la celebre e astuta foto di lei che votava allattando in aula uscita dopo una singolare testimonianza a proposito di idoletti della fertilità accolti a girotavola durante le cene a villa San Martino. In seguito l'ha richiamata nel ruolo di ciambellana di corte addetta alla sua regale persona, nonché depositaria della magica agenda.

 

Si trattava in realtà del medesimo ruolo di general manager del berlusconismo svolto per qualche anno dall'onorevole Mariarosaria Rossi in abbinata con la favorita del momento, Francesca Pascale. Anche in quel caso i giornalisti, con quel filo di mala creanza che pure insaporisce e in fondo riscatta la sbobba del day by day, utilizzavano di norma il titolo di "badante", trasmesso a Ronzulli che tuttora lo esercita affettuosamente e in armonia con l'onorevole Marta Fascina, per la quale ad esempio si è spesa organizzando le quasi o finte nozze.

 

licia ronzulli BRUNO VESPA 24

Per tornare alla politica, che pure con tali faccende di riffa o di raffa finisce ormai per identificarsi, nei giorni concitati del Quirinale tra Ronzulli e Meloni qualcosa di storto deve essersi verificato, anche se al dunque un impiccio secondario. È sulla scelta e sul potere dei ministri che si mettono alla prova l'alleanza e la convivenza - e un no prima ancora di cominciare è già un no che vale per il futuro.

Silvio Berlusconi Licia Ronzulli al Senatolicia ronzulliLICIA RONZULLI licia ronzulli 14licia ronzulli 4licia ronzulli e antonio tajani convegno di forza italia a paestum licia ronzulli 2licia ronzulli 12licia ronzulli 5SILVIO BERLUSCONI E LICIA RONZULLI ALLA FESTA DI COMPLEANNOlicia ronzulli 10licia ronzulli PIER FERDINANDO CASINIlicia ronzulli 29licia ronzulli IGNAZIO LA RUSSA 6berlusconi al compleanno di licia ronzulli licia ronzulli 17licia ronzulli 11licia ronzulli 16licia ronzulli 28

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…