alfredo mantovano bruno valensise

E’ STATA LA MANO DEL COLLE - A PESARE SULLA SCELTA DI BRUNO VALENSISE COME DIRETTORE DELL’AISI E’ STATO L’OK DEL QUIRINALE (IL 53ENNE È STATO INSIGNITO DI BEN TRE ONORIFICENZE DA PARTE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: CAVALIERE NEL 2009, UFFICIALE NEL 2013 E COMMENDATORE NEL 2017) - IL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO, CHE HA SPINTO PER VALENSISE E SI E’ OPPOSTO A DEL DEO (SOGNATO DALLA “FIAMMA MAGICA” MELONI, FAZZOLARI, SCURTI E CROSETTO), ORA POTREBBE RILANCIARE IL PROGETTO DI RIFORMA DELL’INTELLIGENCE PER LA CREAZIONE DI UN’AGENZIA UNICA DI 007 - LA PRIMA SFIDA PER VALENSISE? IL G7 IN PUGLIA

1 - VALENSISE NUOVO DIRETTORE AISI LA SPINTA DI MANTOVANO PER UN’INTELLIGENCE PIÙ POLITICA

bruno valensise 4

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

Bruno Valensise è il nuovo numero uno dell’Aisi, l’Agenzia di sicurezza interna della nostra intelligence. Lo ha deciso ieri il governo con una nomina che ha diversi significati: è stato scelto il profilo più politico, un giurista di 53 anni, oggi numero due del Dis, il dipartimento dell’intelligence diretto da Elisabetta Belloni, che aveva cominciato sì la sua carriera al Sisde ma negli anni ha avuto la capacità di stabilire grandissime relazioni nei palazzi.

PATRIZIA SCURTI E ALFREDO MANTOVANO ALLA CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO DI GIORGIA MELONI

 

Non a caso a indirizzare la scelta […] è stata l’Autorità delegata, il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano, che ha convinto Palazzo Chigi che la nomina di Valensise fosse più giusta rispetto a quella di Giuseppe del Deo, attuale numero due dell’Aisi. Vincendo la partita interna al governo.

 

Quella di Del Deo sarebbe stata infatti una scelta di continuità rispetto all’attuale direttore, Mario Parente, caldeggiata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, e anche dall’altro sottosegretario alla Presidenza, Giovambattista Fazzolari. Ed ecco il terzo punto: il governo ha deciso di stringere i tempi e anticipare l’uscita di Parente, generale dei Carabinieri che sarebbe andato in pensione tra due mesi.

 

fazzolari meloni

Lo ha fatto, ufficialmente, perché c’è da organizzare il G7 pugliese ma in realtà, proprio per questo motivo, molti pensavano che sarebbe toccato proprio a Parente, in carica da otto anni a piazza Zama, a gestire un passaggio delicato per la sicurezza nazionale qual è la riunione dei grandi del mondo.

 

E invece no: a guidare la macchina ci sarà Valensise con il mandato pieno della premier Giorgia Meloni ma, fanno sapere da Chigi, ha il pieno gradimento del Quirinale che, trapela, come sempre accade nei casi delle nomine più delicate che riguardano la sicurezza nazionale, è stato sondato prima dell’investitura ufficiale. D’altronde Valensise in questi anni è stato insignito di ben tre onorificenze da parte del presidente della Repubblica: cavaliere nel 2009, ufficiale nel 2013 e commendatore nel 2017.

 

bruno valensise 3

Come si diceva, però, il percorso di questi mesi è stato accidentato perché la poltrona dell’Aisi era diventata oggetto di una pesante e silenziosa partita politica tra i partiti della maggioranza. Mantovano non ha mai avuto dubbi sul profilo del numero 2 del Dis. Dall’altro lato, però, c’era Crosetto che spingeva su Del Deo facendo leva sul curriculum del militare ma anche sulla prassi: da quando Aisi esiste, dopo la riforma del 2007, non era mai accaduto che al vertice non ci fosse un esponente delle forze di Polizia.

 

ALFREDO MANTOVANO ANNAMARIA BERNINI SERGIO MATTARELLA

Era toccato per 12 mesi a Franco Gabrielli e da allora sempre a un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri. A chiudere la strada a Del Deo, ex ufficiale dell’Esercito, è però stato l’ostracismo di Matteo Salvini (che dall’affaire Metropol non ha mai nascosto le sue incomprensioni con l’Aise di Parente) e gli ottimi rapporti con la politica di Valensise. […] alla fine è stato anche il parere del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, a fare spostare la lancetta a favore di Valensise.

 

giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato

Che, vista la sua formazione, si troverà ad affrontare subito non soltanto dossier operativi ma anche tecnici: è vero, c’è un G7 da organizzare. La situazione internazionale è esplosiva, con i due conflitti che stringono l’Europa in Ucraina e in Israele e la minaccia terroristica jihadista che è tornata a spaventare l’Occidente. […] la scelta di Valensise serve anche, e forse soprattutto, a velocizzare l’idea di riforma dell’intelligence che fino al primo momento ha avuto Mantovano, con l’idea di un’agenzia unica. Un progetto che fino a questo momento ha avuto un percorso accidentato ma che ora, con Valensise alla guida dell’Aisi, potrebbe avere un’improvvisa accelerata.

 

bruno valensise 1

2 - VALENSISE A CAPO DEI SERVIZI INTERNI: LE SFIDE DAL G7 IN PUGLIA AL TERRORISMO

Estratto dell’articolo Francesco Bechis per “il Messaggero”

 

[…] Bruno Valensise, 53 anni, sarà il nuovo direttore dell'Aisi, l'agenzia per le informazioni e la sicurezza interna. Già vicedirettore del Dis, il dipartimento che coordina le agenzie degli 007 italiani guidato da Elisabetta Belloni, succederà a Mario Parente, in scadenza a maggio dopo otto lunghi anni di mandato. Ha infine prevalso una scelta interna, di continuità con l'apparato […] La guida dell'agenzia incaricata di assicurare notte e giorno la sicurezza interna. Che vuol dire: terrorismo, criminalità organizzata, traffici di uomini e di denaro sporco. […]

guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2023

 

Si è fidata Giorgia Meloni della direttrice del Dis Belloni, da marzo incaricata anche come sherpa G7 e dunque ormai consigliera fidatissima della timoniera di Palazzo Chigi. E insieme di Alfredo Mantovano, sponsor entusiasta della sua candidatura. Nessuno a Piazza Dante, il quartier generale dell'intelligence, ha sussultato all'annuncio del governo, […] Valensise era nella rosa finale per il timone dell'agenzia operativa interna.

Con lui Giuseppe Del Deo, nominato l'anno scorso vicedirettore dell'Aisi, ex ufficiale dell'esercito apprezzatissimo da Meloni con cui ha incontri regolari e dal suo cerchio magico a Palazzo Chigi.

 

elisabetta belloni foto di bacco (4)

Ha infine prevalso il nome del veterano del Dis che ha riscosso più ampie convergenze, dal leader della Lega Matteo Salvini e gradito dalle stesse opposizioni (Conte ci ha lavorato a stretto contatto quando era premier). Anche il Colle, informalmente, ha dato il suo placet. Del resto, l'approdo di Valensise […] non esclude un avvicendamento con Del Deo in futuro. Giurista di grande esperienza, ferratissimo sui temi dell'intelligence economica che ha seguito da vicino con la riforma del golden power durante la pandemia […] Valensise ha scalato tempo fa i gradoni dei Servizi italiani.

 

meloni crosetto

Prima la nomina a direttore della Scuola di formazione del Dis, la fucina degli 007 italiani, poi, dal 2015 al 2019, la responsabilità dell'UCSe, l'ufficio centrale per la segretezza, la "longa manus amministrativa" dei Servizi, come lui stesso l'ha definita. L'organo che, fra l'altro, tiene i rapporti con le aziende che fanno i conti con forniture classificate. Non è un militare, come Del Deo. E questo sì, all'Aisi, è un elemento di grande discontinuità: negli ultimi sedici anni, cioè quasi dalla sua fondazione, l'agenzia è sempre stata guidata da vertici dell'Arma dei Carabinieri.

bruno valensise 2

 

[…] Porta all'Aisi una prospettiva nuova, quella del giurista che negli anni si è fatto interprete fedele della riforma dei Servizi del 2007 e si è molto speso per aumentare le sinergie tra forze di polizia, intelligence e magistratura. […]

alfredo mantovanogiorgia meloni e giovanbattista fazzolari

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....