matteo piantedosi salvini

PIANTEDOSI PO’ ESSE FERO E PO’ ESSE PIUMA – IL MINISTRO DELL’INTERNO FA PIU' RUOLI IN COMMEDIA NELLA SCENEGGIATA CON L'EUROPA SUI MIGRANTI – HA FATTO SBARCARE DONNE E MINORI DALLA “HUMANITY” E DALLA “GEO BARENTS” PER DIMOSTRARE “UMANITÀ” – E HA ROTTO IL FRONTE DELLE ONG PERMETTENDO ALLA PICCOLA “RISE ABOVE” DI FAR SCENDERE AL PORTO DI REGGIO CALABRIA TUTTI E 89 I NAUFRAGHI CHE AVEVA A BORDO. TRATTAMENTO DIVERSO PERCHÉ LA NAVE SI È RAPPORTATA DA SUBITO CON IL CENTRO DI SOCCORSO ITALIANO…

Francesco Grignetti per “La Stampa”

 

matteo piantedosi

Inutili finora gli appelli e i moniti internazionali. Il governo va dritto per la sua strada, anche se con molta cautela per schivare almeno qualcuna tra le critiche. Che la linea non sia cambiata, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi lo ha ribadito anche ieri: «Ci stiamo comportando con umanità ma fermezza sui nostri principi. In tal senso impronteremo le prossime azioni».

 

L'umanità consiste nell'avere fatto sbarcare i cosiddetti fragili, i minori, e i nuclei familiari. Tutti gli altri, no. In questo modo, però, con una certa abilità, Piantedosi non può essere accusato di lasciare donne e bambini sul ponte di una nave da salvataggio.

 

migranti a bordo della humanity 1

E si dimostra un duttile giocatore, in questa partita a scacchi con l'Europa e con la Germania, permettendo alla piccola "Rise Above", un'altra nave umanitaria con 89 naufraghi a bordo, di dirigersi con tutte le autorizzazioni verso il porto di Reggio Calabria. Trattamento diverso, perché questa nave, anch' essa battente bandiera tedesca, non avrebbe violato la regola fondamentale, ovvero si è rapportata fin da subito con il centro di soccorso italiano.

 

Per le due navi "Humanity 1" e "Geo Barents", invece, pugno duro: la Capitaneria di Porto, che dipende dal ministero delle Infrastrutture, ossia Matteo Salvini, ha già prospettato ai comandanti una multa da 50 mila euro se non rispetteranno gli ordini e non lasceranno subito il porto con i migranti scartati, cioè il «carico residuo» stando alla terminologia del Viminale. La differenza di trattamento in fondo è una carta in più nella partita diplomatica che s' è aperta.

 

MELONI PIANTEDOSI

Serve a dimostrare in Europa che il governo Meloni non rifiuta in toto gli obblighi della Convenzione sul Mare, ma solo nel caso di Ong troppo autonome. E infatti, parallelamente al braccio di ferro che va in scena nel porto di Catania, circa 500 migranti partiti dalla Libia - segnalati dal sito Alarm Phone, dopo tre giorni di navigazione - sono stati salvati al largo della Sicilia: in 250 sono stati portati ad Augusta, altri 220, soprattutto donne e minori, saranno trasferiti a Pozzallo.

 

«Stiamo accogliendo - spiega dunque il ministro - anche altre navi che arrivano con eventi Sar (search and rescue, ndr). Non stiamo facendo mancare a nessuno l'assistenza umanitaria come ci viene internazionalmente riconosciuto». Quanto ai migranti rimasti a bordo delle due navi, e che protestano sempre più accoratamente per non essere scesi a terra, «sono costantemente monitorati dagli organismi competenti». Come andrà a finire, al ministero dell'Interno lo sanno già.

 

migranti scendono dalla nave rise above a reggio calabria 7

È questione di giorni, ma alla fine scenderanno tutti. Non prima, però, di avere portato a casa qualche segnale di trattativa con i partner sui ricollocamenti e sulla questione giuridica della bandiera. La vera questione è questa e Piantedosi lo lascia anche capire. «Stiamo lavorando sia sui tavoli europei che nazionali». La disponibilità ad aiutare i più vulnerabili, insomma, lasciando gli uomini soli a bordo, considerati a priori come «migranti economici», gli serve a prendere tempo e premere su quell'altro tavolo.

 

matteo piantedosi

E il governo sapeva che avrebbe affrontato una tempesta mediatica in Italia e nel mondo: l'aveva messo in conto, ma ha calcolato che bisognava partire da subito con la fermezza. E se poi le navi umanitarie terranno duro, rifiutandosi di lasciare il porto, magari aspettando l'esito del ricorso al Tar del Lazio contro il permesso di ingresso a tempo e lo screening a bordo, tanto meglio. Il ministero dell'Interno avrà ottenuto l'effetto collaterale di tenere lontano dalla Libia due tra le principali navi da salvataggio che pattugliano quel tratto di mare.

 

migranti scendono dalla nave rise above a reggio calabria 3

Ce ne sarebbe una terza, la norvegese Ocean Viking con 234 migranti a bordo, che finora è rimasta fuori dalle acque territoriali italiane. Non per paura, ma perché ha avanzato richiesta di sbarco oltre che all'Italia anche alla Grecia, alla Francia e a Malta. Sta lì in attesa di una risposta. Il brutto clima che si respira in Italia ha indotto intanto una Ong spagnola a fermarsi e vedere come finisce: la Salvamento Marítimo Humanitario, dei Paesi baschi, ha rinviato la partenza per il Mediterraneo per le «incertezze che ci sono in Italia sulle misure che potrebbe prendere il nuovo governo di estrema destra».

geo barents sbarco migrantidue migranti sul molo di Catania dopo essersi tuffati in mare

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?