‘’PIZZINO’’ PER TONY BLAIR - L’ATTRICE ISRAELIANA ORLY WEINERMAN, PER SEI ANNI AMANTE DI SAIF GHEDDAFI, “CHIEDE” ALL’EX PREMIER DI SALVARE IL SUO AMATO DALLA FORCA. E LO FA CON UN SIMPATICO MESSAGGINO: “I DUE SONO VECCHI AMICI, È TEMPO CHE BLAIR DIMOSTRI LA SUA LEALTÀ...” - TONY, GRAZIE A SAIF, SI SAREBBE GARANTITO CONTRATTI DI MEDIAZIONE D’ORO PER CONTO DI COMPAGNIE BRITANNICHE ATTIVE IN LIBIA - RIVELAZIONI CHOC IN ARRIVO?...

Gian Micalessin per "il Giornale"

«Visto che con Saif Islam eravate buoni amici, vedi di fare qualcosa per salvarlo». L'appello indirizzato a Tony Blair non suona letteralmente così, ma poco ci manca. Ed è comunque assai imbarazzante. Anche perché la 41enne attrice israeliana Orly Weinerman, autrice della sibillina supplica, può contare sulle confidenze raccolte in sei anni di frequentazioni amorose con il figlio di Gheddafi.

Confidenze capaci, fa capire l'ex amante, di smuovere anche la tenace indifferenza dimostrata fin qui dall'ex premier inglese.Di questi tempi la situazione del vecchio «amico» Saif Islam non è certo delle più rosee. Acciuffato lo scorso novembre nel deserto all'estremo sud della Libia, il figlio del Colonnello attende il processo in una galera di Zintan, 170 chilometri a sud ovest di Tripoli.

A tenerlo prigioniero, nonostante le richieste di consegna della Corte Criminale Internazionale - e delle stesse autorità libiche di Tripoli - sono ancora quei miliziani di Zintan che gli misero il sale sulla coda. Per loro il prigioniero Saif Islam vale tanto oro quanto pesa e rappresenta una preziosa moneta di scambio, indispensabile per garantirsi vaste autonomie territoriali e cruciali posti di governo. La prospettiva più inquietante per Saif è però l'imminente processo. Un processo che potrebbe iniziare già questo settembre e concludersi anche prima di sei mesi.

Ad organizzarlo e gestirlo non sarà la Corte Criminale Internazionale dell'Aja, bensì un tribunale speciale libico. Per far capire che aria tiri intorno a quel dibattimento molti ricordano la grottesca vicenda degli inviati della Corte Criminale Internazionale arrestati e tenuti in carcere per 25 giorni quando, lo scorso giugno, volarono a Zintan nel tentativo d'incontrare Saif assieme ad un avvocato australiano. Il figlio preferito del Colonnello rischia insomma di finire al cappio dopo un processo sommario la cui sentenza è già stata scritta. Le vicende di alcuni dei suoi fratelli lasciano, del resto, poco spazio all'ottimismo.

Khamis, il combattente di famiglia, è stato incenerito dagli elicotteri inglesi. Mutassim, quinto figlio del raìs, è stato liquidato subito dopo la fuga dalla Sirte e il linciaggio del padre. Saif, il calciatore, si è salvato grazie ad una rocambolesca fuga in Niger. Il terribile Hannibal e Aisha, la figlia avvocato considerata la mente finanziaria della famiglia, hanno trovato scampo in Algeria dove si son tirati dietro anche il fratellastro Muhammad, figlio di prime nozze del Colonnello. Per questo la risoluta Orly non intende lasciare nulla d'intentato pur di salvare l'indimenticato Saif.

«Uccidendolo non si otterrà assolutamente nulla al di là di punirlo per esser stato il figlio di suo padre. Dobbiamo fare tutto il possibile per salvarlo» - esorta l'attrice nel suo accorato appello a Tony Blair. Del resto sa anche di avere in mano qualche buona carta, sufficiente a convincerlo. La sua arma migliore è forse una storia in cui la tripla «s» di sesso, sangue e soldi, carburante di ogni grande storia giornalistica, si mescola all'additivo religioso. «Il fatto che Saif si sia lasciato coinvolgere in una relazione con un''ebrea come me dimostra quanto sia una persona aperta e civile.

La comunità internazionale e la Corte internazionale l'hanno abbandonato, ma qualcuno dovrebbe chiedere a Tony Blair che persona seria e onorevole sia Saif " - sottolinea da Tel Aviv Orly Weinerman rievocando per la prima volta una storia arrivata, a sentir lei, molto vicina al matrimonio, nonostante l'ostilità dei suoi genitori preoccupati di vederla convertita all'Islam. Per Tony Blair l'aspetto più inquietante di quella chiamata in causa potrebbero essere le confidenze raccolte dalla combattiva amante israeliana durante i sei anni d'intimità con Saif.

Quelle confidenze potrebbero includere, infatti, gli inconfessabili rapporti d'affari intrattenuti dall'ex primo ministro laburista con la famiglia Gheddafi. "Saif prima di esser catturato era molto vicino a Blair, i due sono vecchi amici è tempo che Blair dimostri la sua lealtà..., da cristiano ha il dovere morale di aiutare un amico in difficoltà» - sostiene la bella e tenace Orly. In quelle parole insinuanti qualcuno legge ben più di un avvertimento.

La famosa lettera con cui nel 2007 il premier inglese raccomandò alla «London School of Economy» il dottorando Saif sarebbe solo la punta d'iceberg delle reciproche cortesie intercorse tra la famiglia Gheddafi e Tony Blair. Cortesie grazie a cui Tony Blair si sarebbe garantito, dopo le dimissioni e l'addio alla politica, le ben remunerate mediazione condotte in Libia per conto d'importanti compagnie britanniche.

 

ORLY WEINERMANTONY BLAIR blair gheddafi SAIF GHEDDAFI c f e abbe b f saif gheddafi

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…