“LA NUOVA STRATEGIA DI SICUREZZA NAZIONALE? NON CREDO CHE TRUMP L'ABBIA LETTA, CI VEDO LE IMPRONTE DI JD VANCE E ALTRI ESPONENTI MAGA” – IL POLITOLOGO CHARLES KUPCHAN, GIÀ CONSIGLIERE DI OBAMA, COMMENTA IL DOCUMENTO CON CUI IL TYCOON HA SFANCULATO BRUXELLES: “SE L’EUROPA FOSSE PIÙ INTEGRATA E PIÙ FORTE, CI STAREBBE UNA REAZIONE PIÙ DECISA. MA L’EUROPA HA ANCORA BISOGNO DEGLI USA” – “NON PENSO CHE STIAMO ANDANDO VERSO LA SEPARAZIONE DEFINITIVA TRA USA E UE, MA…”
Estratto dell'articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”
Da Bruxelles arriva una risposta dai toni moderati agli attacchi contenuti nel documento sulla «Strategia di sicurezza nazionale», pubblicato dalla Casa Bianca. «Gli europei hanno deciso di non andare allo scontro frontale con Donald Trump. Penso sia una scelta giusta», osserva il politologo Charles Kupchan, 67 anni, già consigliere di Barack Obama e docente di Relazioni internazionali alla Georgetown University di Washington.
Nei mesi scorsi, dall’amministrazione Trump sono arrivati diversi attacchi all’Unione europea. Ora, però, sono condensati in un documento ufficiale. Si aspettava una reazione più forte?
«Vero, avevamo già sentito parole dure contro l’Europa, ma è la prima volta che vengono messe nero su bianco. Detto ciò, penso che gli europei abbiano reagito nel modo più giusto. Sia le istituzioni Ue sia i principali Paesi membri, pur con qualche eccezione, hanno scelto di non andare allo scontro frontale, alla resa dei conti con Trump. […]».
donald trump e ursula von der leyen
La Ue non rischia di arretrare ancora e di perdere credibilità?
«Se l’Europa fosse più integrata e quindi più forte, ci starebbe una reazione più decisa.
Lo scenario, però, è diverso. L’Europa ha ancora bisogno degli Stati Uniti. Ci sono i russi che ogni notte scatenano l’inferno, bombardando le città ucraine. Gli europei stanno mantenendo i nervi saldi per cercare di trattenere Trump dalla loro parte».
C’è il sospetto che questo documento sulla «Strategia di sicurezza nazionale» sia stato preparato con la supervisione del vice presidente JD Vance, non con quella di Trump. ..
«Credo che Trump non lo abbia neanche letto...»
Dice sul serio?
«Certo, Trump non legge documenti di questo tipo. È un testo molto ideologico e pure io ci vedo le impronte di Vance, del consigliere della Casa Bianca Stephen Miller e di altri esponenti del movimento Maga. Trump è il leader di quel movimento, ma non ne fa parte. Però sa bene che i Maga gli forniscono l’ossigeno politico di cui ha bisogno e quindi li lascia fare».
URSULA VON DER LEYEN DONALD TRUMP A NEW YORK
Fino al punto di scrivere che «la civiltà europea potrebbe estinguersi nel giro di vent’anni»?
«Certo è difficile comprendere a fondo questo disprezzo per l’Europa. Vi confluiscono diverse correnti. Una è quella della guerra culturale, guidata da Vance e altri. Nel testo si rimprovera all’Unione europea di aver consentito l’ingresso di troppi immigrati, intendendo con questo troppi musulmani, troppi neri che minacciano la civiltà cristiana degli uomini bianchi fino a innescare il “rischio di estinzione”. E allora questa corrente sta coltivando l’idea di sostenere quei partiti schierati contro i liberali, considerati i responsabili di questa situazione».
DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN
[…] Stiamo andando verso la separazione definitiva tra Usa e Ue?
«Nonostante tutto ciò che abbiamo detto, la risposta è no. Gli Stati Uniti mantengono ancora circa 70 mila soldati in Europa e il Vecchio continente resta un partner commerciale molto importante. Infine, vedremo quali saranno le mosse finali di Trump nel negoziato sull’Ucraina. Per il momento è ancora in partita. Non penso che tra le due sponde dell’Atlantico sia tutto finito».
URSULA VON DER LEYEN DONALD TRUMP - ANDREA CALOGERO PER LA STAMPA
