
PRANZO CON “CIMICI” – IL COLLOQUIO DEL PM MICHELE PRESTIPINO CON GIANNI DE GENNARO È STATO INTERCETTATO PER UNA VICENDA CHE NON C’ENTRA NIENTE CON IL PONTE SULLO STRETTO, DI CUI L’EX CAPO DELLA POLIZIA, CARO A MANTOVANO, OGGI E' PRESIDENTE - E' FINITO "ATTENZIONATO" DA MAGISTRATI E CARABINIERI A CAUSA DI UN'INDAGINE SU UN SUO FEDELISSIMO, LO SCOMPARSO EX CAPO DELLA SQUADRA MOBILE ARNALDO LA BARBERA (RITENUTO IL “REGISTA” DEL FALSO PENTITO VINCENZO SCARANTINO E IL “LADRO” DELL’AGENDA ROSSA DI PAOLO BORSELLINO) – LA DELUSIONE DI GIOVANNI MELILLO, CAPO DELLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA, SUL SUO VICE, PRESTIPINO, INDAGATO PER RIVELAZIONE DI SEGRETO D’UFFICIO: “MI SENTO TRADITO...”
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IL PROCURATORE MICHELE PRESTIPINO, AGGIUNTO DELLA DIREZIONE ANTIMAFIA, E INDAGATO PER RIVELAZIONE...
Estratto dell'articolo di Salvo Palazzolo per “la Repubblica”
Il giorno di fine marzo in cui il magistrato Prestipino e i due ex superpoliziotti De Gennaro e Gratteri si danno appuntamento per un pranzo, a Roma, i pm di Caltanissetta si interrogano: perché il procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia programma di incontrare due importanti figure che si stanno occupando della realizzazione del ponte sullo Stretto?
Peraltro Gratteri cura proprio il settore della sicurezza per conto della Webuild, che fra la Calabria e la Sicilia vuol dire solo una cosa: evitare che le cosche mettano le mani sulla grande opera.
L’appuntamento fra Prestipino e i due ex superpoliziotti è per il primo aprile. E non in una sede istituzionale […]. Il pranzo è al ristorante Vinando, di piazza Margana. Il procuratore di Caltanissetta Salvatore De Luca decide con i suoi colleghi che bisogna informare subito di quell’incontro il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.
gianni de gennaro a villa taverna per la festa dell indipendenza usa
Perché Michele Prestipino è il suo vice, ed è il magistrato di cui più si fida nel palazzo di via Giulia: per questo gli ha assegnato il cuore pulsante della procura nazionale, il coordinamento delle indagini su mafia e ‘ndrangheta.
Raccontano che Melillo resta parecchio sorpreso dopo aver saputo da De Luca del pranzo di Prestipino. Di cui lui non sa assolutamente nulla. Anzi, offre un elemento di valutazione ai colleghi di Caltanissetta: negli ultimi tempi Gratteri ha provato a chiamarlo più volte. Ma Melillo si è negato.
Perché ci sono inchieste delicatissime in corso sulle due sponde dello Stretto e la procura nazionale antimafia sta coordinando ben cinque procure: Catanzaro, Catania, Messina, Reggio Calabria e anche Milano, che si è mossa perché sembra che i boss stiano facendo incetta di terreni e aprendo nuove società pronte a sfruttare ogni occasione di subappalto.
A quel punto, dopo l’incontro con Melillo, la procura di Caltanissetta prende l’unica decisione possibile. E incarica i carabinieri del Ros, che stanno intercettando Gianni De Gennaro per tutt’altra storia, legata al depistaggio della strage Borsellino, di tenere sotto controllo quello che avverrà nel ristorante, il primo aprile.
Non c’è tempo per trasmettere il fascicolo alla procura di Roma, e d’altro canto in quel momento non è stato commesso alcun reato: dalle intercettazioni è emerso soltanto un pranzo, e il principale obiettivo delle attività di Caltanissetta continua a restare De Gennaro, che magistrati e carabinieri seguono riservatamente da mesi per provare a decifrare i misteri di un suo fedelissimo, l’ex capo della squadra mobile Arnaldo La Barbera, ritenuto il “regista” del falso pentito Vincenzo Scarantino e il “ladro” dell’agenda rossa di Paolo Borsellino.
NICOLA GRATTERI E GIOVANNI MELILLO
L’anno scorso, i carabinieri del Ros avevano trovato nella cantina della casa di famiglia di La Barbera (morto per un tumore nel 2002) alcuni estratti conto di inizio anni Novanta che raccontano di versamenti per quasi cento milioni delle vecchie lire. La procura nissena sospetta che siano stati il prezzo del “depistaggio istituzionale” operato da La Barbera. Ma questa è […] tutta un’altra storia […]
Il primo aprile, dunque, il dialogo fra il procuratore aggiunto della Dna, De Gennaro e Gratteri viene intercettato. […]Prestipino parla di «particolari rilevanti delle indagini in corso da parte di alcune procure antimafia», scrive il procuratore De Luca in un comunicato.
Oggi molti raccontano la delusione e l’amarezza del procuratore Melillo. A un collega ha sussurrato: «Mi sento tradito». […]
gianni de gennaro
arnaldo la barbera
ANTONIO MANGANELLI GIANNI DE GENNARO
Giovanni Melillo
paolo borsellino
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