CAMERATA BENITO MUSSOLINI, PRESENTE! A PREDAPPIO DOMENICA IL TRADIZIONALE CORTEO PER CELEBRARE LA MARCIA SU ROMA OVVERO L’INIZIO DEL FASCISMO SARÀ ALL’INSEGNA DEL SALUTO ROMANO - IL RITUALE DEL “PRESENTE!” È STATO SDOGANATO DA UNA SENTENZA DELLA CASSAZIONE CHE LO HA ESCLUSO DALLA PERSEGUIBILITÀ PENALE TRA I REATI DI INCITAMENTO ALL’ODIO – TRA GLI ORGANIZZATORI DEL CORTEO ANCHE FORZA NUOVA - BERIZZI: "SE E COME SI ESPRIMERANNO I VERTICI DI FRATELLI D'ITALIA NON È ANCORA DATO SAPERE…"
Paolo Berizzi per repubblica.it - Estratti
Se non è un “tana, liberi tutti!”, poco ci manca. Le conseguenze si vedranno – plasticamente - fra tre giorni. E potrebbero avere l’effetto di un pugno allo stomaco per chi si riconosce nell’antifascismo repubblicano della Costituzione. Con prevedibile indignazione, scontro politico e scia di polemiche.
A Predappio, domenica, il tradizionale corteo per celebrare la marcia su Roma – ovvero l’inizio del fascismo - sarà all’insegna di una novità: il ritorno del saluto romano (più tecnicamente detto nazifascista).
Sdoganato dalla Cassazione con la discussa sentenza del 18 gennaio 2024, dopo il nuovo orientamento giudiziario che lo ha escluso dalla perseguibilità penale tra i reati di incitamento all’odio, il gesto del braccio teso caro a Mussolini e a Hitler e ai camerati non sarà più un’incognita o un azzardo per i partecipanti alla manifestazione nostalgica che si conclude nel piazzale antistante il cimitero dove è sepolto Benito Mussolini.
commemorazione marcia su roma a predappio
Gli organizzatori del corteo – alle pronipoti del duce Orsola e Vittoria Mussolini e a Angela Di Marcello responsabile della sorveglianza della cripta della famiglia Mussolini, che negli ultimi anni hanno tenuto le fila della giornata, quest’anno si unisce Forza Nuova che torna nella cabina di regia – per l’edizione 2025 non diffonderanno l’invito al gesto alternativo al saluto romano: quel portarsi la mano al cuore adottato per evitare la denuncia. E dunque: chi vorrà, potrà ufficialmente stendere il braccio nel rito del “presente!”. L’adesione, si suppone, visto il contesto, non sarà limitata.
Va detto che il saluto romano, dopo il dispositivo emesso dai giudici ermellini l’anno scorso, aveva già fatto capolino in numerose commemorazioni nostalgiche e neofasciste, da Nord a Sud passando dal Centro Italia (Roma capitale in primis).
Col pretesto delle finalità “commemorative” gruppi neri e associazioni di reduci repubblichini in diverse città si erano già presi la libertà di ricordare i “loro” morti con il rituale fascista del “presente!” (la chiamata con il nome del defunto, alla quale segue appunto la risposta “presente!” e il braccio teso).
commemorazione marcia su roma a predappio
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Il via libera al ritorno del “presente!” e delle braccia tese lascia poco spazio all’immaginazione su ciò che si vedrà domenica a Predappio nel 103° anniversario della marcia fascista nella capitale d’Italia (1922). Un’edizione che potrebbe essere particolarmente partecipata per due motivi: il primo, è appunto il saluto romano depenalizzato dalla Cassazione. Il secondo è il ritorno ufficiale di Forza Nuova tra gli organizzatori della manifestazione.
Il leader neofascista Roberto Fiore si è fatto rappresentare dal già citato avvocato Minutillo per l’iter autorizzativo in questura, e anche alle forze dell’ordine è stata rappresentata la volontà di riprendere con le braccia tese. Forza Nuova – i cui vertici, ricordiamo, sono stati condannati per l’assalto alla sede nazionale della Cgil nel 2021 – ha chiamato a raccolta i militanti da diverse regioni italiane.
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Domenica, come da programma tradizionale, il corteo nero partirà da piazza Sant’Antonio verso il piazzale antistante il cimitero di San Cassiano, dove si trova la tomba di Mussolini. Sul fronte dell’ordine pubblico, al momento, si sa che questura e prefettura di Forlì hanno predisposto servizi di sicurezza e monitoraggio “per garantire il regolare svolgimento dell’iniziativa”.
Un serpentone di nostalgici del fascismo che concluderanno la loro marcia scandendo tre volte il “presente!” in onore del duce, il braccio destro teso. Il ritorno del rito fascista a Predappio è stato accolto con scontato entusiasmo da camerati e nostalgici. Da segnalare un post su Facebook di Vito Tarantino, vicepresidente del circolo di Fratelli d’Italia di Taranto: “Domenica a Predappio torna il Rito del Presente! Dopo anni di persecuzione e dopo le vittorie e assoluzioni in tribunale possiamo tornare a onorare degnamente i nostri morti!”. Se e come si esprimeranno i vertici regionali e nazionali del primo partito di governo, non è ancora dato sapere.
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commemorazione marcia su roma a predappio
