LA PRESIDENTA DESAPARECIDA - CRISTINA KIRCHNER NON APPARE IN PUBBLICO, NON SI FA FOTOGRAFARE, NON TWITTA: CHE FINE HA FATTO? STA MALE?

Rocco Cotroneo per il "Corriere della Sera"

Non appare in pubblico, non si fa fotografare, non twitta... Potrebbe essere un nuovo stile di governo, quello di Cristina Fernandez de Kirchner, una donna che nulla fa per caso. Perché se così non fosse, l'Argentina dovrebbe iniziare a preoccuparsi. D'accordo che nell'emisfero australe è piena estate, epoca di ferie per tutti, e ci sono state le feste di fine anno. Ma la donna al potere da sei anni a Buenos Aires è proprio sparita, desaparecida, da ormai più di un mese.

L'ultimo discorso ufficiale è del 10 di dicembre, in occasione dei trent'anni del ritorno alla democrazia. Una festa tra canti e balli, seguita da un duro intervento contro i poliziotti in sciopero che stavano paralizzando il Paese per le loro richieste di aumenti, provocando un'ondata di saccheggi in varie città. Poi appena una fotografia, il 19, durante un incontro con la cupola militare alla Casa Rosada. A quel punto Cristina è partita per le ferie natalizie nella sua Patagonia, al Calafate, e non si è saputo più nulla. Appena una comunicazione ufficiale del suo ritorno a Buenos Aires, la prima settimana di gennaio; e una visita alla madre in ospedale la scorsa settimana.

Non che nel frattempo la situazione in Argentina sia tranquilla. Dopo i saccheggi di dicembre, è esplosa la crisi monetaria. Il cambio non ufficiale del peso, sul mercato nero, è volato a oltre 12 a 1 sul dollaro, segnale che i mercati ritengono non più sostenibile la politica economica del governo. La quale, con pochi aggiustamenti, continua la stessa da un decennio: spesa pubblica fuori controllo e inflazione mascherata dai dati ufficiali. Un'ondata di caldo a fine anno ha trovato impreparato il sistema elettrico di varie regioni, provocando frequenti tagli all'energia elettrica.

L'uomo forte del governo argentino, Jorge Capitanich, capo di gabinetto della Kirchner, è colui che sta tenendo in mano le redini del governo in queste settimane. Ed è toccato a lui, finalmente, intervenire sull'argomento della «presidenta» fantasma. «Sta governando con piena e assoluta dedizione - ha detto in una intervista al giornale amico Pagina 12 -. Prende decisioni in forma quotidiana e sistematica, tanto strategiche quanto operative. È in contatto con tutti i ministri».

Sarà, ma quanto durerà il blackout? E soprattutto, perché lo sta facendo? A ottobre la Kirchner venne sottoposta ad una seria operazione al cervello, alla quale seguì un mese di rigido riposo imposto dai medici. Poi riapparve in buona forma. Ovvio che uno dei sospetti è che la donna non stia ancora bene.

Ma i media argentini, che sono facilmente in grado di monitorare gli spostamenti in elicottero tra la residenza ufficiale di Olivos al palazzo di governo in Plaza de Mayo, sostengono che dopo il rientro dalla Patagonia, Cristina sta andando al lavoro, sebbene con orari piuttosto «elastici». Si ipotizza anche che Cristina sia ricaduta in uno stato depressivo, del quale ha già sofferto e spesso legato alle vicissitudini politiche. In passato c'erano già stati rallentamenti della sua attività di governo, senza motivazioni apparenti.

Alcuni deputati dell'opposizione esigono ora che la «presidenta» si esprima sull'impennata del dollaro e dei prezzi al consumo, anche se si tratta di temi estremamente delicati. «Nel giro di due mesi siamo passati da un regime iper-presidenzialista al nulla, alla completa mancanza di autorità», protesta il deputato Roy Cortina, socialista. Secondo il sociologo Marcos Novaro, intervistato da La Nacion , «è probabile che il silenzio sia cominciato come una strategia, ma ora è si è trasformato in una trappola, dalla quale è difficile uscire, perché i danni di immagine sono ormai irreparabili».

La popolarità della Kirchner è in calo da tempo, ma non è crollata, come qualcuno aveva ipotizzato dopo le ultime sconfitte politiche e il deterioramento dell'economia. Si mantiene attorno al 40-45 per cento di approvazione. La situazione politica argentina è in pieno fermento: con le presidenziali del prossimo anno, la fine del lungo regime K è data per scontata. La Kirchner non può ripresentarsi per un terzo mandato e il fronte peronista già guarda a uomini nuovi, come il dissidente Sergio Massa, trionfatore alle legislative dello scorso ottobre.

 

CRISTINA FERNANDEZ DE KIRCHNER ESCE DALLA CLINICACRISTINA KIRCHNER E PAPA BERGOGLIO JORGE BERGOGLIO E CRISTINA KIRCHNER jpegmassa.sergio

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…