MARIO MONTI ÜBER ALLES - L’ITALIA? UN’ESPRESSIONE GEOGRAFICA CHE HA CEDUTO LA SUA SOVRANITÀ ALLA GERMANIA - IL BOCCONIANO, PRIMA CHE DA NAPOLITANO (CHE VOLEVA AMATO), È STATO IMPOSTO DALLA MERKEL CON L’APPOGGIO DI SARKOZY - IL CANCELLIERE TEDESCO LO HA CONFIDATO AD ALCUNI RAPPRESENTANTI DELLA FINANZA ITALIANA: IL PRESIDENTE DELLA BOCCONI È L'UOMO IDEALE PER PALAZZO CHIGI, CONFERMA “HANDELSBLATT” (IL SOLE 24 ORE TEDESCO)….

Roberto Sommella per MF

Mario Monti über alles. O almeno in Germania. Sarebbe stata proprio la cancelliera Angela Merkel, in alcuni colloqui riservati degli ultimi giorni a rivelare questo auspicio, parlando con alcuni autorevoli esponenti dell'economia italiana.

Merkel, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche a MF-Milano Finanza, avrebbe fatto il punto della situazione sull'Italia durante questi summit e, forte anche dell'appoggio di Nicolas Sarkozy, si sarebbe lasciata andare a una previsione che suona tanto di indicazione: se l'Italia vuole rispettare la tabella di marcia e salvare l'Eurozona deve far sì che, una volta caduto il governo di Silvio Berlusconi, il capo dello Stato affidi un incarico tecnico-politico al presidente della Bocconi, l'unico in grado di riportare all'autorevolezza perduta il Paese. Se fosse davvero così, e le fonti consultate sono molto autorevoli, sarebbe scoperto il gioco che si sta facendo dalle parti di Parigi e Berlino.

Scalzato dalla sella il Cavaliere, le diplomazie franco-tedesche hanno paura che l'Italia precipiti nel baratro dell'indecisione politica e che si arrivi nel 2012 a elezioni anticipate senza avere varato nessuna riforma di quelle annunciate dal governo di centrodestra. Una prospettiva che viene definita, sempre da questi fonti, «catastrofica» per le stesse sorti dell'euro.

Serve un esecutivo che porti a compimento le misure di contenimento della spesa, rispetti gli impegni inseriti nella lettera alla Ue presentata da Berlusconi (e rimarcati nella nuova missiva di Bruxelles in cui si chiedono nuove manovre come emerge dall'articolo a pagina 2) e approvi la legge di Stabilità garantendo il pareggio di bilancio nel 2013.

Un programma lacrime e sangue che attualmente, ragionano ancora a Berlino, solo un governo di salvezza nazionale potrebbe provare a garantire. Ecco perché Merkel confida moltissimo, e non ha mai perso occasione per sottolinearlo, nell'opera di Giorgio Napolitano, il vero regista dell'operazione, unico interlocutore considerato «autorevole e affidabile» dalla Germania.

E se qualcuno avesse voluto la conferma di quanto sostenuto da semplici fonti, questa è arrivata ieri in serata. A mezzo stampa. Il quotidiano tedesco Handelsblatt nel commentare le difficoltà di Berlusconi sul Rendiconto dello Stato ha scritto chiaro e tondo: «Adesso è solo necessario con urgenza un nuovo inizio con un governo credibile, vale a dire senza Berlusconi. I mercati finanziari hanno bisogno di un pretesto, per valutare diversamente un Paese e questo pretesto arriverebbe al meglio da una nuova figura al vertice del governo, nel migliore dei casi con la presenza di un autorevole tecnico».

Un identikit fin troppo calzante con la figura di Mario Monti. D'altronde, che l'Italia fosse un sorvegliato speciale dell'Europa, del Fondo monetario internazionale e della Bce era sotto gli occhi di tutti e uno sbocco di questo genere è stato di fatto già auspicato a fine
ottobre dopo il vertice europeo.

In quei giorni, dopo la missione a Bruxelles di Berlusconi, i leader dell'Eurozona furono molto chiari: «Accogliamo con favore i programmi dell'Italia sulle riforme strutturali per rafforzare la crescita e per la strategia di consolidamento fiscale, così come delineate nella lettera inviata ai presidenti del Consiglio europeo e della Commissione e chiediamo all'Italia di presentare urgentemente un ambizioso calendario per queste riforme».

Merkozy e gli altri 15 colleghi invitavano poi l'Italia «ad attuare le riforme strutturali per aumentare la competitività riducendo i vincoli burocratici», rivedendo le regole su licenziamenti e pensioni «entro la fine del 2011».

La Commissione europea, che da oggi sarà presente con i suoi emissari in Italia, dovrà infine «presentare una valutazione dettagliata delle misure e monitorarne l'attuazione. E le autorità italiane dovranno fornire tempestivamente tutte le informazioni necessarie per tale valutazione». Solo rileggendo le conclusioni del vertice europeo del 27 ottobre scorso si capisce quanto sia stringente il cappio al collo del prossimo esecutivo che si insedierà a Palazzo Chigi (se così sarà) e quanto siano chiare le aspirazioni tedesche per un gabinetto tecnico a Roma.

Ma chi sono gli uomini che potrebbero affiancare Monti nel ruolo di ministri? Per ora si fa il nome di Guido Tabellini, rettore dell'Università Bocconi, di Francesco Giavazzi, di Giuliano Amato e di Fabrizio Saccomanni, come rivelato da Italia Oggi. Ma incasellarli in precisi ministeri è un esercizio duro anche per i manovratori di Berlino.

 

Mario MontiSARKOZY E MERKEL Napolitano berlusconi merkel

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO