craxi

THE CRAXI FACTOR! LA PROFEZIA DI BETTINO: “L'EURO IMPOVERIRÀ L'ITALIA. L'UNIONE MONETARIA FATTA IN MODO PRECIPITOSO È CONDANNATA A UNA NASCITA PREMATURA, MALATICCIA" -SULL’EUROPA: "RISCHIAMO SALARI PIU’ BASSI E PEGGIORI PRESTAZIONI SOCIALI" - IN UN LIBRO GLI INEDITI DI CRAXI SULLA POLITICA ESTERA - I SOSPETTI SU PRODI AMICO DEI GOLPISTI ANTI GORBACIOV – ECCO COSA DICEVA IL DIPARTIMENTO USA NEL 1987

Stefano Zurlo per il Giornale

craxi

 

Col senno di poi paiono profezie. Fra gli anni Ottanta e Novanta Bettino Craxi tornò più volte sull' Europa e sull' euro, mettendo in guardia dalla retorica delle magnifiche sorti e progressive. Craxi osservava con la matita rossa limiti e scricchiolii di un' integrazione complessa e difficile e lanciava avvisi ai naviganti quasi sempre caduti nel niente. Temi spinosissimi che affiorano dalle pagine del libro Uno sguardo sul mondo, in uscita da Mondadori il 9 ottobre: una raccolta degli appunti e degli scritti di politica estera del leader socialista scomparso nel 2000. Più alcuni documenti internazionali su di lui. In quelle pagine c' è un po' di tutto.

 

Gli euromissili e i rapporti fra de Benedetti e l' Urss. Il nodo iracheno e il ruolo dell' Italia nell' Alleanza atlantica. Il caso Ocalan e l' eterna crisi mediorientale. Ma quel che più colpisce è il corposo capitolo che riguarda il cantiere europeo. Craxi, con le sue potenti antenne, elabora in anticipo le critiche che oggi sono diventate moneta corrente e pone domande cui nessuno finora ha risposto.

 

L' euro non sarà un miracolo Fra l' 86 e l' 88, come nota Nicola Carnovale, segretario della Fondazione Craxi e autore della prefazione, il leader Psi «torna a riflettere sulla fanfara europeista italiana mettendo a fuoco i limiti e pericoli rappresentati da una visione acritica dell' Europa». «Euforia ulivista in Italia - ironizza Craxi nelle sue carte - Il candidato della Spd alla cancelleria Gerhard Schröder è di tutt' altro avviso. E Craxi riprende le sue parole: «L' Unione monetaria fatta in modo precipitoso è condannata a una nascita prematura, malaticcia». Ancora, sempre giocando il paragone con il bebè in fasce: «Perché un piccolo nasca e faccia la gioia dei suoi genitori, noi dobbiamo curare rapidamente le condizioni politiche adeguate e innanzitutto degli standard paragonabili in materia di politica fiscale, sociale e dell' ambiente.

 

craxi gorbaciov

Diversamente - prosegue Craxi - si porrà il problema della concorrenza: chi è pronto a lavorare per salari più bassi e peggiori prestazioni sociali?» L' Europa è in ritardo Ma non è solo l' euro che sbanda prima di venire al mondo. È l' Europa ad essere in ritardo, come il segretario del Psi sottolinea in un convegno del Pci nell' aprile '88: «Sarà difficile per tutti porre argine a ridurre le sacche della disoccupazione se non si vaglierà adeguatamente tutta l' importanza della dimensione sociale nel processo di integrazione economica. Rispetto a questi problemi tutta l' Europa è in ritardo e la stessa scadenza del 1992, con l' attuazione del mercato unico, non fa che sottolineare la necessità e l' urgenza di una rinnovata attenzione ai problemi dell' europeismo».

 

La paralisi europea «I dirigenti europei - scrive Craxi - hanno tenuto un vertice per quasi niente». Sembra il 2018 e invece siamo all' indomani del Consiglio europeo tenutosi a Vienna l' 11 e il 12 dicembre 1998. Craxi è sferzante: «Uno spruzzo di sociale. Un giro di pista sul finanziamento della Comunità. Qualche accenno alla detassazione e un pranzo con i candidati all' ingresso nell' Unione». Non c' è altro da segnalare.

craxi prodi

Ma per l' allora primo ministro lussemburghese e oggi numero uno della Commissione Jean-Claude Juncker «non si può inventare il mondo tutti i giorni». Certo, il problema è se non si inventa mai niente. Così si va avanti con discussioni defatiganti su dossier specifici che peraltro erano stati già trattati anni prima, come «la soppressione delle vendite non tassate negli aeroporti».

 

L' Europa viene su sempre più storta. Il golpe in Russia del '91 Craxi segue mille intrecci e trame. I suoi appunti scrutano anche il tentato golpe dell' agosto 91 contro Gorbaciov e i suoi riflessi italiani. «Sembra incredibile - annota Bettino - ma uno dei primi ad accettare il colpo di Stato in Urss del 19 agosto, senza un minimo di indignazione e emozione, non fu il Pds ma invece Romano Prodi, l' ex presidente del consiglio... In ogni caso Prodi aveva eccellenti rapporti anche con gli uomini che avevano organizzato il golpe».

craxi cover

 

A cominciare da Valentin Pavlov. Il golpe, che fallirà, è in corso, ma Prodi sul Corriere della sera, si sbilancia: «Conosco bene Pavlov. Mi aspetto entro pochi giorni passi decisivi per quanto riguarda la gestione dell' economia». Craxi è sorpreso: «La posizione serafica di Prodi o era un atteggiamento di leggerezza e placida ignoranza o era solo e soltanto manifestamente e calcolatamente interessata».

 

Il Dipartimento di Stato americano: il fattore Craxi Nel 1987 (presidente Ronald Reagan) il dipartimento di Stato riceve un rapporto confidential da John W. Holmes, il numero due dell' ambasciata Usa a Roma. Il titolo del documento è The Craxi factor. Il fattore Craxi. C' è stato di mezzo il dirottamento dell' Achille Lauro e il braccio di ferro con Washington a Sigonella, ma il giudizio è positivo: «Gli anni di Craxi come primo ministro hanno visto un evidente miglioramento delle condizioni politiche ed economiche dell' Italia. Craxi non ha creato questo miglioramento (sebbene abbia contribuito), ma lo ha compreso, gli ha risposto e lo ha espresso forse meglio di qualsiasi altro leader italiano».

craxiGABRIELE CAGLIARI CRAXIcraxicraxi alla CameraDel Turco con CraxiFERRARA CRAXI

 

ARAFAT E CRAXIBETTINO CRAXI ROSILDE CRAXI PAOLO PILLITTIERI E ANNA CRAXICRAXIcraxi-mammi-forlaniMORAVIA CRAXI FANFANI JOTTI NATTAINTINI CRAXICRAXI BERLUSCONIenrico mentana bettino craxi gianni lettaCRAXICRAXI MARTELLIreagan bettino craxibettino craxi andreottibettino craxi copiabettino craxireagan bettino craxiCRAXI E ARAFATstefania craxiFORMICA CRAXI DE MICHELISromano prodi e bobo craxi

Ultimi Dagoreport

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIASI SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…