conte di maio salvini

LA PROFEZIA DEL “CORRIERE”: “I PROSSIMI CENTO GIORNI DEL GOVERNO POTREBBERO ESSERE GLI ULTIMI. LE SUE SORTI NON SONO LEGATE ALLE EUROPEE MA AI DATI DEI PROSSIMI DUE TRIMESTRI SUL PIL - I NUMERI DECISIVI NON VERRANNO DALLE URNE, MA SARANNO LEGATI ALL'ANDAMENTO DELL'ECONOMIA CHE STABILIRÀ I ‘NUMERINI’ DELLA PROSSIMA FINANZIARIA. POLITICI E COMMIS DI STATO DOPO ESSER SCESI DAL COLLE E METTONO IN CONTO IL VOTO, “ANCHE A FINE DI SETTEMBRE”

Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

I prossimi cento giorni del governo potrebbero anche essere gli ultimi. Ma immaginare che le sue sorti siano legate solo al risultato delle Europee è un errore. Bastava assistere ieri alla riunione degli economisti della Lega per capire quali numeri incideranno sulla durata della legislatura. Bastava osservare i volti di chi teme i dati dei prossimi due trimestri del Pil, bastava ascoltare le analisi di chi paventa un -0,5% che scardinerebbe i conti dell' Italia e potrebbe infiammare lo spread, con conseguenze devastanti sui titoli di Stato e sul debito pubblico.

 

Ecco qual è il problema della coalizione giallo-verde: politicamente più rilevante della crisi di consensi che i grillini mettono già in conto, più determinante di una eventuale scissione all' interno del Movimento, più forte del collante di potere che lega oggi Di Maio e Salvini. Così la mossa dei due vice premier di bloccare tutto (tranne le nomine) in attesa del voto a fine maggio rischia di non reggere: supporre - per esempio - che basti posticipare in estate la ripresa dei lavori della Tav o l'intesa con le regioni sulle autonomie, è solo un modo per non dichiarare fallimentare l' esperienza di governo prima del tempo. Inciderebbe sul risultato alle Europee.

 

CONTE SALVINI DI MAIO BY SPINOZA

Entrambi sono comunque consapevoli che i numeri decisivi non verranno dalle urne, ma saranno legati all'andamento dell' economia che stabilirà i «numerini» della prossima Finanziaria. Siccome è chiaro a tutti cosa accadrà dopo i cento giorni di campagna elettorale, tutti hanno iniziato ad alzare lo sguardo verso il Colle, come si fa ogniqualvolta sul Palazzo prende a piovere. E tutti - maggioranza e opposizioni - interpretano allo stesso modo i segnali che giungono dal Quirinale, dove l' imperativo non è tutelare la legislatura ma tutelare il Paese.

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 28

 

Perciò la previsione bipartisan in questi giorni, è che - al più tardi dopo il voto per l' Europarlamento - il capo dello Stato chiamerà i leader della maggioranza per capire se c' è l' intenzione di portare a compimento la prossima legge di Stabilità, che si preannuncia draconiana: una trentina di miliardi basterebbe appena per tenere a regime il sistema. L' obiettivo di verificare la tenuta della coalizione sarà fondamentale, perché l' Italia non potrebbe permettersi una crisi di governo in piena sessione di bilancio.

 

Politici e commis di Stato fanno le stesse valutazioni dopo esser scesi dal Colle e mettono in conto il voto, «se necessario anche a fine di settembre». Perché è vero che non si è mai votato dopo l' estate, ma è altrettanto vero che di «prime volte» ce ne sono state molte negli ultimi anni.

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 2

E piuttosto che l' esercizio provvisorio sarebbe preferibile tornare alle urne, per avere poi un governo con una prospettiva di legislatura, capace di reggere l' urto di una Finanziaria difficile. Il nuovo esecutivo arriverebbe in tempo per gestire il bilancio dello Stato e anche per scegliere il prossimo rappresentante italiano a Bruxelles, visto che i giochi della futura Commissione europea si faranno in autunno. È un fattore non irrilevante, un altro elemento che tiene banco nelle discussioni di partito e nei colloqui istituzionali.

 

Il resto è stallo. Mentre prosegue il tour di una campagna elettorale senza sosta, va in scena la tattica dilatoria, tra promesse di fedeltà al «contratto» e manovre che celano tentativi di Opa sui voti altrui.

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE

 

L' immobilismo del governo contrasta però con gli appelli che giungono ai leader di maggioranza dalle periferie. E se Di Maio deve fronteggiare la rivolta rumorosa della base per il modo in cui ha difeso il ministro dell' Interno, Salvini deve gestire il nervosismo dei suoi dirigenti del Nord, che gli raccontano di «imprenditori stanchi» per l' andazzo.

 

Il tutto mentre alle Camere le opposizioni lamentano l' introduzione di fatto del monocameralismo, dato che - dalla legge di Stabilità al decreto Semplificazioni - il governo si presenta ogni volta in un ramo del Parlamento con un testo di un provvedimento, che viene poi radicalmente cambiato nell' altro ramo. Di qui le proteste rivolte a Fico, con la richiesta di aprire un' interlocuzione con palazzo Chigi.

Più o meno quello che un commis si è sentito dire al Colle, dove gli hanno spiegato di non avere più un interlocutore a palazzo Chigi. Mancano cento giorni per fare i conti dei voti europei. Ma non è (solo) da quei conti che dipenderà la sorte del governo.

Ultimi Dagoreport

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...