CON LA PUGNALATA A LETTA, RENZI E’ RIUSCITO A INIMICARSI IL VATICANO DI BERGOGLIO - “OSSERVATORE ROMANO” E “AVVENIRE” ALL’ATTACCO: “NON SI LICENZIA UN PREMIER-CIRENEO COME ENRICO LETTA PER METTERE IN CROCE UN PAESE INTERO”

Marco Politi per il "Fatto quotidiano"

La pugnalata di San Valentino non convince il Vaticano. E lascia molto perplessi i vescovi. C'è un "peccato originale" nel futuro governo Renzi - scrive l'Osservatore Romano - ed è rappresentato da modalità e rituali di un'ennesima crisi di governo che "sanno di stantio", manovre che ricordano troppo il passato, una "voracità quasi bulimica" di un Pd "minato da lotte personali", che offre l'immagine di un partito eterno incompiuto.

Il giudizio è severo e tanto più tagliente in quanto - finita l'era Bertone - il Vaticano non fa il tifo per una parte politica, ma si pone piuttosto secondo l'input di papa Francesco e la regia del nuovo segretario di Stato cardinale Parolin come osservatore delle vicende politiche italiane. Se Renzi credeva di avere già dalla sua parte le gerarchie ecclesiastiche (per quella spregiudicatezza, che in epoche passate lo ha portato a creare a Firenze il cimitero dei feti) deve ricredersi.

LA MESSA in scena, con cui ha liquidato Enrico Letta, non è piaciuta. È come se le alte gerarchie fiutassero nel suo agire un che di avventuriero, piuttosto inquietante. L'editoriale di Avvenire è ancora più duro. "Non si licenzia un premier-cireneo come Enrico Letta - scrive il direttore Marco Tarquinio - per mettere in croce un Paese intero, per disarmare al buio una maggioranza di scopo tra distinti e anche (molto) distanti, per azzardare... una scommessa elettorale" sia rispetto al ceto politico della Seconda repubblica sia rispetto all'azione di governo sin qui svolta tra difficoltà.

L'Avvenire ricorda ciò che Renzi tenta di nascondere. L'inconsistenza di Letta junior è stata determinata anche dalle convulsioni interne di Pdl e Pd. Di "azzardo" parla l'Avvenire , di "incognita" parla l'Osservatore . Il giornale vaticano sospende il giudizio sul futuro (senza dare voti negativi a priori sulla leadership di Renzi). Registra che il segretario Pd deve portare a termine sia le riforme strutturali che quelle istituzionali. In Vaticano si chiedono se riuscirà a centrare obiettivi "così ambiziosi e trasversali".

Il giornale della Cei rimarca che o il rottamatore riesce fare presto un governo, che risolva i problemi delle famiglie e delle imprese oppure si arriverà alle elezioni di "slancio". E non sarà una marcia trionfale. Nel frattempo stanno tentando di spiegare al pontefice argentino come sia possibile che oggi entri nel palazzo della suprema magistratura della nazione un personaggio condannato ed espulso dal parlamento come Berlusconi: roba da far vergognare l'ultimo gaucho nella solitudine della pampa.

La gerarchia ecclesiastica attende. Ad ogni buon conto batte casse per il finanziamento delle sue scuole. Quanto all'Imu sugli edifici ecclesiastici anche commerciali, Monti e Letta se la sono dimenticata. Renzi potrebbe fare lo stesso... Nel mondo cattolico sono in corso manovre di riassestamento e di riposizionamento.

L'arcivescovo di Milano, cardinale Scola, ha inserito a fine gennaio Gianni Letta nel "Comitato di indirizzo" dell'Istituto Toniolo, la fondazione che controlla l'università Cattolica e il policlinico Gemelli. Letta "zio" non è né un accademico né un manager, ma un uomo di potere puro, che per decenni è stato all'incrocio di un reticolo di affari politici, istituzionali ed economici.

Il suo titolo d'onore è l'esser stato braccio destro e gran visir di Berlusconi nella stagione in cui sono state varate le tre leggi che l'Unione europea ritiene il carburante più potente della corruzione abnorme da cui è afflitta l'Italia: legge sul falso in bilancio (che ne permette la "modica quantità"), legge Cirielli sulla prescrizione che ha bloccato una serie di processi, lodo Alfano.

Letta non ha battuto ciglio e meno che mai quando il sultano Berlusconi ha fatto votare ai suoi parlamentari la favola che Ruby era nipote di Mubarak. Che Gianni Letta fornisca orientamenti all'università, di cui era rettore un padre costituente e amico di papa Montini come Giuseppe Lazzati, è un brutto scherzo della storia e si spiega soltanto con il bisogno del cardinale Scola di avere una longa manus per trattare con il potere politico-economico in una fase molto incerta.

Folgorata da innamoramento per Matteo si è scoperto invece con l'anno nuovo Il Regno, la prestigiosa rivista dei cattolici adulti e conciliari. Renzi è lodato perché ha finalmente sconfitto la "corrente tardo-illuminista", che aveva egemonizzato la sinistra. Peccato che gli "illuministi" siano stati gli unici insieme ai cattolici democratici a resistere agli obbrobri del passato ventennio.

 

matteo renzi arriva in smart all incontro con letta RENZI E LETTARENZI E LETTA ALL ASSEMBLEA NAZIONALE PDMATTEO RENZI NELL UFFICIO DI LETTA A PALAZZO CHIGI Pietro Parolin

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...