
PUTIN CI STA TRASCINANDO NELLA TERZA GUERRA MONDIALE - L'ENNESIMA PROVA DI CIÒ È IL FATTO CHE IL 40% DELLA SPESA PUBBLICA RUSSA VIENE IMPIEGATO NELLA DIFESA, SETTORE CHE OCCUPA 4 MILIONI DI PERSONE - PUTIN, CHE SI MOSTRA IN DIVISA MILITARE DURANTE LE ESERCITAZIONI, SI È VANTATO POI CHE LA RUSSIA HA INCREMENTATO LA PRODUZIONE DI DIVERSI TIPI DI ARMAMENTI DI "DUE, TRE, DIECI, QUINDICI, SU ALCUNE CATEGORIE ANCHE TRENTA VOLTE" - L'INVIATO SPECIALE DI TRUMP IN UCRAINA KELLOGG: "SE MOSCA RIUSCISSE A CONQUISTARE L'UCRAINA, L'AGGRESSIONE ALLA NATO DIVENTEREBBE PRATICAMENTE UNA CERTEZZA"
Estratto dell'articolo di Anna Zafesova per "la Stampa"
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
Lo spazio aereo dell'Unione Europea viene di nuovo violato dai russi. È il terzo episodio di incursioni russe in pochi giorni, dopo il raid dei droni in Polonia e sconfinamenti di droni in Romania.
Ma se gli incidenti precedenti potrebbero ancora venire attribuiti al caso, l'irruzione dei caccia russi – che possono venire armati con i missili ipersonici Kinzhal, tra le armi più letali con cui viene bombardata l'Ucraina – è difficile da spacciare per inintenzionale.
L'Alta rappresentante per la politica estera dell'Ue Kaja Kallas – che prima di trasferirsi a Bruxelles aveva guidato il governo estone – parla di una «provocazione molto pericolosa» e accusa Vladimir Putin di volere «mettere alla prova la determinazione occidentale».
VLADIMIR PUTIN - DMITRY NIKOLAYEVICH KOZAK
Non è la prima volta che Mosca svolge incursioni aeree nello spazio aereo dei Paesi Baltici, anzi: ormai da almeno dieci anni gli alleati della Nato a turno pattugliano i cieli di Lettonia, Estonia e Lituania, proprio per proteggere il loro territorio dai caccia russi. Soltanto quest'anno i confini estoni sono già stati violati altre tre volte, ha ricordato ieri il ministro degli Esteri di Tallinn, Margus Tsakhna, ma l'ultimo episodio è «di una sfacciataggine senza precedenti». […]
Un altro segnale abbastanza inequivocabile da Putin, che ha ripristinato le incursioni aeree nei cieli dell'Europa, una vecchia tradizione sovietica, come strumento di intimidazione (e metodo per saggiare le difese occidentali). Il raid in Estonia fa parte dell'escalation, verbale e militare, contro l'Europa, ormai indicata dal Cremlino come «il principale ostacolo alla regolazione del conflitto» in Ucraina, ha affermato nei giorni scorsi il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov.
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
Mentre Donald Trump continua a mostrarsi prudente, almeno in pubblico – in privato è «molto più determinato», sostiene il suo inviato in Ucraina Keith Kellogg – l'Europa ha varato il nuovo pacchetto di sanzioni contro il regime di Putin, presentato da Ursula von der Leyen con il motto «chiudere il rubinetto».
E mentre l'offensiva russa nel Donbass, nelle sue ultime settimane prima dell'arrivo dell'autunno, non sembra produrre i risultati sui quali aveva scommesso il Cremlino, gli ucraini stanno presentando una serie di nuovi droni e missili che potrebbero incrementare ulteriormente gli attacchi all'infrastruttura energetica russa, un altro tipo di «sanzioni» contro la principale fonte di ricchezza russa che Volodymyr Zelensky ha definito estremamente efficaci.
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
Difficile non collegare l'escalation di incursioni nello spazio aereo europeo da parte dei russi con un segnale minaccioso che Putin vuole mandare agli europei, e agli americani. Dopo aver presenziato alle manovre militari in Belarus, alle porte della Polonia, indossando una uniforme militare che dovrebbe segnalare la sua determinazione a essere un presidente di guerra, il dittatore russo ieri è volato a Perm', negli Urali, per visitare la fabbrica di artiglieria che produce razzi multipli.
Ai suoi dipendenti – le industrie militari sono il settore che più ha beneficiato dalla guerra, occupando oggi quasi 4 milioni di persone in Russia e trainando un'economia militarizzata che assorbe il 40% della spesa pubblica – ha promesso che anche una eventuale fine della guerra non li lascerà senza lavoro.
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
«Spero che le vicende legate alla operazione militare speciale un giorno si concluderanno», ha dichiarato, in un raro accenno all'ipotesi di una tregua in Ucraina, ma «la necessità di un esercito con armamenti moderni rimarrà». Putin si è vantato poi che la Russia ha incrementato la produzione di diversi tipi di armamenti di «due, tre, dieci, quindici, su alcune categorie anche trenta volte».
E giovedì il presidente della Borsa di Mosca Sergey Svetsov ha avvertito gli investitori a un convegno finanziario che «l'economia di guerra rimarrà dominante in Russia per altri 5-8 anni» dopo l'eventuale conclusione delle ostilità, perché «dopo aver finito una guerra ci si prepara alla prossima».
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
Fermare il motore della macchina economica della guerra – alimentato peraltro essenzialmente proprio dal «rubinetto» del gas e del petrolio, esportato da Mosca – senza produrre una crisi immensa è ormai impossibile, avverte Aleksandra Prokopenko, economista che studia la Russia alla fondazione Carnegie. Ma Putin non sembra volerci nemmeno provare.
Il generale Kellogg ieri ha dichiarato che, secondo lui, se la Russia riuscisse a conquistare l'Ucraina, «l'aggressione alla Nato diventerebbe praticamente una certezza». Minaccia che l'Europa ormai prende sul serio: il capo dell'ufficio di Zelensky Andriy Yermak ieri ha parlato di un «muro di droni» che l'Ucraina aiuterà gli alleati europei a costruire sul confine orientale dell'Ue.
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad