vladimir putin

PUTIN CI STA TROLLANDO – NEGLI SCHERMI ALLA "CONFERENZA STAMPA" DEL PRESIDENTE RUSSO, IERI, SONO COMPARSE DOMANDE CRITICHE SULL’ECONOMIA E LA GUERRA. IMPOSSIBILE CHE SIA STATO UN TRANELLO: SERVIVANO A "DIMOSTRARE" CHE LA RUSSIA È UN PAESE CHE AMMETTE IL DISSENSO (LUI, NEL DUBBIO, COMUNQUE NON HA RISPOSTO) – IN QUATTRO ORE, HA TOSSITO SPESSO, DANDO LA COLPA AI CONDIZIONATORI, E POI HA DIALOGATO CON UNA SUA VERSIONE VIRTUALE CREATA DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, PER SMENTIRE L’ESISTENZA DI SOSIA: “NESSUNO PUÒ PARLARE CON LA MIA VOCE” - VIDEO

 

1. PUTIN DIALOGA CON IL SUO SOSIA CREATO DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: «NESSUNO PUÒ PARLARE CON LA MIA VOCE»

Estratto da www.corriere.it

 

vladimir putin dialoga con il suo doppio creato dall intelligenza artificiale

Nella sua tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente russo Vladimir Putin ha interagito con un sosia digitale. Il Putin generato dall’Intelligenza artificiale, che ha detto di essere di San Pietroburgo, ha chiesto informazioni sulle presunte controfigure di Putin.

 

Alla domanda se usasse sosia, Putin ha risposto che «solo una persona può essere come me e parlare con la mia voce, e quella sarò io». […] Da diversi mesi ci sono speculazioni, in particolare sui media occidentali, secondo cui Putin avrebbe uno o più sosia a causa di presunti problemi di salute. Il Cremlino ha sempre negato affermando che la salute del presidente è «eccellente».

 

il sosia virtuale di putin

2. IL BULLO DI MOSCA

Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”

 

C’è il rito di contare la durata delle conferenze stampa di fine anno e delle linee dirette con i cittadini, due momenti che quest’anno il presidente russo ha unito in uno spettacolo unico per non doversi ripetere.

 

A Vladimir Putin piace tenere i giornalisti incollati agli schermi o alle sedie, con i cartelli in mano, per avere l’occasione di fare la domanda. Lo scorso anno il rito è saltato, c’era poco da dire: quando le cose non vanno bene, Putin non sente di dover dare spiegazioni. Ma ieri, il presidente russo, senza il bisogno di dire nulla, si è esibito in quattro ore di calma e di vuoto per dire che tutto va secondo i piani.

 

 

vladimir putin conferenza stampa 14 dicembre 2023 1

E’ stato un ritorno, il primo dal 24 febbraio 2022. Putin ha ribadito che i suoi obiettivi non sono cambiati, ma è pronto a fare la pace. Lo dice spesso, […] vuol dire che per lui la guerra finirà quando l’Ucraina sarà sottomessa, aspetta soltanto che qualcuno abbocchi, magari a Bruxelles, dove si litiga, o a Washington dove si aspetta. La guerra vecchia maniera va quindi avanti […] fino a quando l’Ucraina sarà costretta a cedere.

 

Quel momento Putin lo attende, nel frattempo però è periodo di campagna elettorale senza oppositori e quindi ha escluso una nuova mobilitazione: ci sono migliaia di persone che si presentano volontarie ogni giorno, ha detto, non c’è bisogno di costringere nessuno.

 

conferenza stampa di vladimir putin 1

[…] A rendere Putin così calmo […] sono le lotte europee e le elezioni del prossimo anno, la guerra tra Israele e Hamas, il voto americano e il costo delle decisioni di Biden.  […] davanti ai russi che lo osservavano, nel teatro dei questuanti che lo ringraziavano per la decisione di ricandidarsi, ha esposto il volto del leader […] sorridente mentre la Russia è inondata da immagini di Volodymyr Zelensky con l’aria tesa […]

conferenza stampa di vladimir putin

 

[…] Putin ieri ha giocato a mostrare il contrario. Ha proposto all’Europa di tornare amici, al mondo di schierarsi contro gli Stati Uniti, agli ucraini di arrendersi. Eliminato Evgeni Prigozhin, messi in galera gli oppositori, lo spettacolo di un occidente in litigio ha dato a Putin una grande spinta. […]

 

[…] Ha ribadito che c’è una cosa di cui si fida in modo particolare: il tempo. Ha confessato di credere nella perseveranza dei russi ed era un modo di dire che nessuno per ora lo toccherà.  Nel suo parlare lento e determinato, ha lasciato capire quello che le intelligence occidentali […] ribadiscono da qualche tempo: per Putin è un buon momento, ma ha soltanto un argomento, ed è proprio il tempo. […]

vladimir putin conferenza stampa 14 dicembre 2023 2

 

C’è una similitudine che gira negli ambienti militari di alcuni paesi freddi, che è rude ma calzante: l’economia, il tempo, la quantità di uomini, non è così che si vince, è come cercare di scaldarsi buttandosi acqua calda addosso – la versione originale parla di pipì – hai un sollievo che può durare un po’, poi diventa ghiaccio.

 

3. I BLUFF DI PUTIN VLADIMIR PUTIN

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”

 

le domande a putin in conferenza stampa 3

La parte più interessante e commentata delle quattro ore che Vladimir Putin ha trascorso in diretta televisiva con i suoi sudditi e con i giornalisti - a parte la persistente tosse che ha tormentato il presidente russo per metà della durata dell'evento, attribuita ai «condizionatori che sparano» - non sono state le risposte alle domande, ma le domande senza risposta.

 

Sui maxischermi della sala apparivano in continuazione i testi dei quesiti, delle lamentele e degli appelli che i russi mandavano al loro leader. «Quando finirà la guerra? Quando inizierà il negoziato?». «Non è il momento di pensare alla pace? Fate tornare i nostri ragazzi». «Quando arriverà il gas anche da noi, e non solo in Europa e in Cina?».

le domande a putin in conferenza stampa 4

 

«I prezzi sono diventati impossibili, quando smetteranno di crescere?». «Perché il prezzo delle uova è ormai spaziale?». E poi molte domande irriverenti, che nessun giornalista russo farebbe mai: «Perché non si fa da parte e non lascia il suo posto ai giovani?», «Chi sarà il suo successore?» e perfino il sarcastico «Come faccio a trasferirmi nella Russia mostrata in televisione?».

 

Domande alle quali Putin non ha reagito, tranne quella sulle uova, tormentone di questi ultimi giorni («è stato un errore del governo, la situazione si aggiusterà»). Ma già il fatto che siano apparse in uno spazio pubblico […] è sembrato un segnale. Scontento che dal basso erompe fino a raggiungere il vertice? Fronda interna degli tecnici televisivi? O forse più semplicemente un abile mossa degli addetti all'immagine di Putin: i maxischermi che dicevano a caratteri cubitali quello che di solito non si può dire in pubblico, a cominciare dalla parola "guerra", creavano una immagine di dibattito libero.

 

 

vladimir putin conferenza stampa 14 dicembre 2023

Una Russia dove chiunque può dire quello che vuole, dove c'è dibattito e libertà di espressione, tutto grazie a un presidente perfettamente al corrente di quello che agita il suo popolo. La critica di vivere in una bolla di realtà virtuale creata dalla sua stessa propaganda è stata rivolta molto spesso a Putin, e il presidente che ha ripreso la sua tradizionale diretta con la nazione dopo un intervallo di due anni doveva mostrare di avere il dominio della situazione. E di essere ancora, dopo un quarto di secolo al Cremlino, più moderato del suo popolo.

le domande a putin in conferenza stampa 5

 

Molti messaggi critici sugli schermi infatti non erano affatto pacifisti: «Perché non bombardiamo la sede della presidenza a Kyiv?», «Perché non andiamo giù più pesante contro l'Ucraina?» e «Perché siamo troppo buoni con gli "agenti stranieri"?». […] E poi valanghe di domande palesemente assurde, da quelle sugli incontri con l'Ufo alla proposta di bruciare le streghe, a sdrammatizzare le domande "vere" sulla guerra e la povertà, derubricandole da un grido di protesta […] Tutto, perfino le critiche, è sotto controllo, in uno spettacolo organizzato nei minimi dettagli, con una sceneggiatura ormai classica. […]

vladimir putin conferenza stampa 14 dicembre 2023vladimir putin dialoga con il suo doppio creato dall intelligenza artificiale 1vladimir putin vladimir putin 2vladimir putin 1le domande a putin in conferenza stampa 2vladimir putin conferenza stampa 14 dicembre 2023 le domande a putin in conferenza stampa 1

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL COLLE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI, E A FRANCESCO GAROFANI C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA) - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? FORSE NON ESISTE. D'ALTRONDE SE CI FOSSE, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA?

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…