FIGLI DI PUTIN - A UN INCONTRO DI PUGILATO LO ZAR RUSSO VIENE SALUTATO CON UN CORO DI “BUU” E FISCHI, SUBITO CENSURATI SULLA TV DI STATO - IL PORTAVOCE: “ERANO PER IL PUGILE AMERICANO”. MA IL CAPO DELLA FEDERBOXE RIBADISCE CHE ERANO CONTRO IL PRIMO MINISTRO: “È RIMASTO SORPRESO” - SECONDO I SONDAGGI, LA FIDUCIA IN PUTIN È SCESA AL 47%, UN FORTE CALO DAL 63% DI CUI GODEVA SOLO UN ANNO FA E DAL 70% NEL 2008 - MA L’OPPOSIZIONE È SCHIACCIATA E INERME, E LA RIELEZIONE (DI NUOVO A PRESIDENTE) È ANCORA GARANTITA…

1- VIDEO: PUTIN FISCHIATO DAL PUBBLICO
http://youtu.be/armHReCvlP4

2- VIDEO: LA VERSIONE ANDATA IN ONDA SULLA TV RUSSA, SENZA FISCHI
http://www.1tv.ru/news/sport/191457

3- PUTIN FISCHIATO SUL RING ORA IL CREMLINO HA PAURA LA CONTESTAZIONE A DUE SETTIMANE DALLE ELEZIONI

Fabrizio Dragosei per il "Corriere della Sera"

A qualcuno sono venute in mente le drammatiche immagini di undici anni fa, quando i parenti dei marinai morti nel sottomarino affondato nel Mar di Barents se la prendevano in televisione con il presidente. O le parole delle madri di Beslan che accusavano il potere di aver fatto morire i bambini nella scuola occupata dai terroristi.

Domenica non è successo nulla di così drammatico e, anzi, l'ufficio stampa del primo ministro sostiene che si è trattato di un colossale equivoco. Rimane il fatto che quando Vladimir Putin è salito sul palco dopo aver assistito a un incontro di arti marziali, dalla platea sono partiti fischi e urla. Lui è apparso interdetto per un attimo, poi si è congratulato con l'atleta russo che aveva appena sconfitto (riducendolo in malo modo) l'avversario americano, quasi un rifacimento «russian friendly» del celebre Rocky IV di Sylvester Stallone.

«Un'interpretazione assolutamente assurda», è la reazione del portavoce del primo ministro Dmitrij Peskov, che era accanto a Putin allo stadio.
«È successo semplicemente che in quel momento stavano portando via l'americano sconfitto e gli appassionati che gremivano lo stadio ce l'avevano con lui».
Altri insistono sulla contestazione a Putin: «Il comportamento del pubblico è stato scioccante e il primo ministro è rimasto sorpreso», ha sostenuto il portavoce della Federboxe Andrej Bazdrev in una dichiarazione riportata dall'Ansa. E lui di come vanno le cose durante questi incontri dovrebbe intendersene.

Il noto blogger d'opposizione Aleksej Navalny ha esultato: «È la fine di un'epoca».
Certo Putin non viene contestato spesso e soprattutto nulla si vede in tv. Anche ieri, nel dubbio, le televisioni hanno eliminato dal filmato i «rumori di fondo». Ma l'originale continua a girare in Internet.

In ogni caso, non siamo di fronte a un cambiamento epocale, ma al massimo a un ridimensionamento della situazione. Putin non è più popolarissimo come una volta (ora il suo rating sarebbe attorno al 51%). In forte calo, invece, i consensi per il suo partito Russia Unita che sembra ben lontano dal poter conquistare i due terzi del Parlamento alle elezioni del 4 dicembre. E questo sì che sarebbe un problema.


4- PUTIN UN'ICONA IN DECLINO CHE PUÃ’ CREARE DISORDINI IN RUSSIA
Jason Bush per "la Stampa"

Vladimir Putin gode di un forte sostegno pubblico e questo incrollabile legame tra il leader e la gente è un fondamento di stabilità che rassicura gli investitori. Questa è l'ipotesi comunemente accettata. In realtà, l'opinione pubblica sta cominciando a ribellarsi contro Putin. Ciò rende meno probabili le necessarie e impopolari riforme. Durante la maggior parte dei suoi anni al potere, prima come presidente e poi come primo ministro, il grado di consenso di Putin è sceso raramente sotto il 70%.

Ma come segno eloquente dei tempi, di recente Putin è stato fischiato durante un incontro di arti marziali, quando tentò di rubare la scena. Le battute satiriche su di lui si stanno moltiplicando. Le prove non poggiano solo su aneddoti. Negli ultimi mesi, ripetuti sondaggi hanno confermato un notevole cambiamento dell'opinione pubblica. In un recente sondaggio, il numero dei russi che afferma di aver fiducia in Putin è sceso al 47%, un forte calo dal 63% di cui godeva solo un anno fa e dal 70% che aveva nel 2008. Anche il governo, il partito in carica e il presidente Dmitry Medvedev stanno diventando rapidamente impopolari.

Ciò è preoccupante per Putin alla vigilia di elezioni parlamentari e presidenziali, sebbene un imminente risultato elettorale a sorpresa sembri ancora improbabile. Il sistema politico molto controllato lascia poche possibilità a una seria opposizione. Ma la tendenza è significativa. Mostra che c'è scarso entusiasmo pubblico per il ritorno di Putin a presidente. Inoltre, l'insoddisfazione pubblica sembra destinata ad aumentare. Il rallentamento della crescita rende più difficile migliorare il tenore di vita e inoltre è prevista un'ulteriore frenata, poiché i problemi dell'area euro influenzano la Russia.

Il calo del sostegno pubblico non è di buon augurio per le impopolari ma necessarie riforme economiche. Di recente, Putin ha confermato il suo impegno populista di non aumentare l'età della pensione in Russia e sta anche annacquando i piani di privatizzazione. Nonostante le molte voci su una rivolta di stile arabo, un grande tumulto sembra improbabile. Ma la minaccia di disordini sociali è reale.

 

putin all' incontro di boxePUTIN E IL PUGILE EMELLANENKOPUTIN E MEDVEDEV VLADIMIR PUTINPUTIN E MEDVEDEVVLADIMIR PUTIN

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...