libia dbeibah bin salman trump haftar putin

PUTIN VUOLE TRASFORMARE LA LIBIA IN UNA PIATTAFORMA LANCIA-MISSILI – LA RUSSIA STAREBBE VALUTANDO L’INSTALLAZIONE DI SISTEMI MISSILISTICI NELLA BASE MILITARE DI SEBHA, CAPOLUOGO DELLA REGIONE DEL FEZZAN, CONTROLLATA DAL GENERALE HAFTAR – I RAZZI SI TROVEREBBERO A POCO PIÙ DI 1000KM DA LAMPEDUSA: DA LÌ MOSCA POTREBBE COLPIRE OBIETTIVI EUROPEI CON MISSILI A MEDIO E LUNGO RAGGIO – IL “BAFFO FORTE” DELLA CIRENAICA, HAFTAR, AVANZA VERSO TRIPOLI PER DESTITUIRE IL PREMIER DBEIBAH ED ESILIARLO IN TURCHIA – L’OPERAZIONE AVREBBE L’OK DEGLI AMERICANI, CHE IN CAMBIO OTTERREBBERO IL VIA LIBERA ALLA DEPORTAZIONE DI MIGLIAIA DI PALESTINESI DA GAZA (AI SAUDITI, CHE VOGLIONO RICOSTRUIRE LA STRISCIA, ANDREBBE BENE)

 

Estratto da www.agenzianova.com

 

haftar putin

La Russia vuole installare sistemi missilistici nella base militare di Sebha, capoluogo del Fezzan libico controllato dal generale Khalifa Haftar, per puntarli contro l’Europa. Lo ha riferito ad “Agenzia Nova” una persona vicina al dossier, precisando che il piano sarebbe già in fase avanzata.

 

Sebha, situata nella Libia meridionale a circa 900 chilometri da Tripoli e poco più di 1.000 chilometri dall’isola italiana di Lampedusa, rappresenta un punto strategico ideale per colpire obiettivi europei con missili a medio e lungo raggio.

 

Sebha - LIBIA

Il 12 maggio scorso è stato ucciso a Tripoli Abdulghani al Kikli, detto “Ghaniwa”, leader del “Dispositivo di sostegno alla stabilità” (Dss), per mano della Brigata 444, milizia fedele al premier del Governo libico di unità nazionale (Gun), Abdulhamid Dabaiba.

 

Questo episodio ha scatenato la peggiore spirale di violenza nella capitale libica degli ultimi anni, offrendo a Haftar la possibilità di neutralizzare tutte le milizie rivali, avanzare verso Tripoli ed assumere il controllo di tutto il Paese.

 

abdul ghani al kikli in ospedale per visitare adel juma

La persona vicina al dossier spiega: “Haftar, insieme a suo figlio Saddam, sta lentamente avanzando verso Tripoli per sgominare il mosaico di milizie che difendono la capitale, arrestare o esiliare Dabaiba, probabilmente a Istanbul, e impossessarsi di tutta la Libia”.

 

Secondo questa persona, i russi starebbero legittimando e sostenendo l’avanzata del generale libico, consentendogli di espandere ulteriormente la base di Sebha con la collaborazione della Bielorussia […].

 

“Il vero obiettivo di Putin e dei servizi russi è installare missili nella base di Sebha e puntarli contro l’Europa”.

 

Se davvero la Russia dispiegasse missili a medio raggio nel Fezzan, le rampe potrebbero essere protette dai sistemi di difesa aerea già utilizzati dalle forze di Haftar, come il sistema russo Tor-M1, recentemente mostrato durante la parata militare di Bengasi.

saddam haftar 1

 

Il Tor-M1 è un sistema missilistico terra-aria molto avanzato, capace d’intercettare e neutralizzare missili nemici, droni e velivoli a bassa quota, garantendo così un’efficace copertura difensiva dei siti strategici.

 

Una seconda persona, anch’essa informata dei fatti, aggiunge un ulteriore elemento al puzzle geopolitico: “Parte del piano sarebbe avallato anche dagli Stati Uniti, con la mediazione della Turchia. L’intesa prevedrebbe il trasferimento di un milione di palestinesi da Gaza alla Libia: cittadini esausti che non sostengono Hamas e sono vittime delle atrocità commesse da Benjamin Netanyahu”.

 

ABDEL HAMID DBEIBAH RECEP TAYYIP ERDOGAN

Una notizia simile era già stata diffusa dall’emittente statunitense “Nbc”, ma smentita ufficialmente da Tripoli e dall’ambasciata Usa a Tripoli. […]

 

Tuttavia, questa persona aggiunge che “Haftar avrebbe già dato disponibilità a concedere la cittadinanza ai palestinesi deportati, garantendosi così mano libera nella gestione delle risorse petrolifere e del potere.

 

Sebha - LIBIA

Un’altra parte dei palestinesi di Gaza, circa 800 mila, potrebbero invece essere trasferiti in Siria, grazie a un accordo tra Trump e Ahmed al Sharaa, il nuovo leader di Damasco.

 

Quest’ultimo avrebbe accettato l’arrivo dei palestinesi, garantendo loro la cittadinanza; Trump, inoltre, avrebbe ottenuto che il governo siriano sottragga ai russi la base militare di Latakia, che diventerebbe un porto commerciale controllato da Usa e Siria”.

 

Secondo una fonte araba sentita da “Agenzia Nova”, il piano per il trasferimento della popolazione palestinese da Gaze avrebbe anche l’avallo dell’Arabia Saudita, interessata a futuri investimenti immobiliari nella Striscia e ad eventuali giacimenti di petrolio nel suo offshore.

 

DONALD TRUMP CON MOHAMMED BIN SALMAN

Alcuni media della Cirenaica, come “Libya Review”, hanno segnalato la partecipazione di militari di Haftar alle esercitazioni Nato “Anatolian Phoenix 25”, in Turchia. Secondo la prima persona vicina al dossier sentita da “Nova”, tra i 1.500 e i 2.000 militari delle forze di Haftar sarebbero attualmente addestrati dai turchi che avrebbero – tra l’altro – approvato la vendita di droni armati a Bengasi, da impiegare contro le milizie di Tripoli.

 

In questo contesto s’inserisce la visita ufficiale di Saddam Haftar, capo di Stato maggiore delle forze terrestri dell’Esercito nazionale libico (Enl), ad Ankara, dove è stato ricevuto dal comandante delle Forze terrestri turche, generale Selcuk Bayraktaroglu […].

 

video su gaza strip in trip creato con ai - netanyahu e trump

Una visita avvenuta il 4 aprile: data tutt’altro che casuale, trattandosi del quinto anniversario dell’offensiva lanciata nel 2019 dalle forze della Cirenaica contro la capitale Tripoli, allora controllata dal Governo di accordo nazionale (Gna) di Fayez al Sarraj.

 

Quell’attacco […] fu respinto nei mesi successivi soprattutto grazie all’intervento militare della Turchia, che a partire dal gennaio 2020 fornì supporto armato e operativo al Gna, contribuendo al ritiro delle truppe di Haftar nel giugno 2020.

 

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan starebbe ora cercando di ampliare la propria influenza nella Libia orientale, regione ricca di risorse e geograficamente vicina alla Turchia, attraverso il bacino orientale del Mediterraneo.

 

Una mossa che risponde alla volontà di Ankara di sbloccare l’accesso alle esplorazioni energetiche nelle acque e nei territori controllati dalle autorità orientali, finora reticenti ad applicare i protocolli dell’intesa marittima firmata con Tripoli nel 2019.

Uccisione di Abdel Ghani Al-Kikli - Gheniwa

 

Ankara non avrebbe ancora abbandonato ufficialmente Dabaiba, ma sarebbe pronta ad offrirgli ospitalità in caso di caduta del governo.

 

 “La Turchia gioca su più tavoli, mantenendo ad esempio stretti rapporti commerciali con l’Iran, e non intende ostacolare accordi presi con Vladimir Putin, che sembrano avallati dagli Usa”, conclude la prima persona sentita da “Nova”.

Sebha - LIBIABIN SALABIM - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPAsaddam haftar

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