QUALCOSA NON TORNA – AGOSTINO GHIGLIA, IL COMPONENTE DEL COLLEGIO DEL GARANTE DELLA PRIVACY IN QUOTA FRATELLI D’ITALIA, IL 22 OTTOBRE È RIMASTO UN’ORA E DIECI NELLA SEDE DEL PARTITO, A ROMA. L’INCONTRO CON ITALO BOCCHINO, A DETTA DEL DIRETTORE EDITORIALE DEL “SECOLO D’ITALIA”, È DURATO VENTI MINUTI “AL MASSIMO”. COSA HA FATTO GHIGLIA I RESTANTI CINQUANTA? L’UFFICIO DI BOCCHINO SI TROVA SULLO STESSO PIANEROTTOLO DI ARIANNA MELONI, CHE GHIGLIA HA AMMESSO DI AVER “INCROCIATO E SALUTATO CON DUE CONVENEVOLI” – BOCCHINO: “CONOSCENDO GHIGLIA ESCLUDO CHE SI SIA FATTO DETTARE LA LINEA DA QUALCUNO. LA VERA NOTIZIA È CHE È STATO IL PD A SANZIONARE RANUCCI…”
GHIGLIA E ARIANNA: C’È UN BUCO DI 50 MINUTI NELLA VISITA A FDI
Sintesi dell’articolo di Thomas Mackinson per “il Fatto quotidiano”
Agostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede di Fratelli d Italia
Nel caso del Garante della Privacy contro Report emergono nuovi elementi e un misterioso buco temporale di 50 minuti, come ricostruisce Thomas Mackinson su “Il Fatto Quotidiano”.
Al centro della vicenda c’è Agostino Ghiglia, membro del Collegio del Garante per la Privacy, ripreso dalle telecamere mentre il 22 ottobre entra nella sede di Fratelli d’Italia in via della Scrofa 39, alla vigilia del voto che avrebbe inflitto al programma di Rai3 una multa da 150 mila euro.
Dopo giorni di silenzio, Ghiglia ha parlato al “Corriere della Sera”, sostenendo che la sua presenza fosse “nella massima trasparenza”: avrebbe soltanto “incrociato Arianna Meloni, salutata con due convenevoli”.
Agostino Ghiglia - giorgia meloni - guido crosetto
Tuttavia, le telecamere di sicurezza hanno ripreso Ghiglia entrare alle 15.35 e uscire alle 16.45, un’ora e dieci minuti dopo. Eppure, l’altro protagonista di quel pomeriggio, Italo Bocchino, direttore del Secolo d’Italia, dice al Fatto che il loro incontro “è durato venti minuti al massimo”.
Resta quindi un interrogativo cruciale: dove è stato Ghiglia per gli altri cinquanta minuti? L’ufficio di Bocchino si trova sullo stesso pianerottolo di quello di Arianna Meloni, e per raggiungerlo bisogna attraversare il corridoio che divide gli spazi tra la Fondazione Alleanza Nazionale e la sede del partito di Giorgia Meloni.
Bocchino, che conosce Ghiglia “da quarant’anni, dai tempi del Fuan”, esclude che si sia parlato di Report: “Assolutamente no. Dovevamo solo concordare la presentazione dei nostri libri”.
Aggiunge di essere considerato “l’unico amico di Ranucci” nell’ambiente di destra e definisce sproporzionata la sanzione inflitta al programma: “Un ammonimento sarebbe bastato. Se c’è stata una discriminazione ai danni di Ranucci, me ne dolgo: sarebbe inaccettabile”.
Secondo “il Fatto”, fino al giorno prima del voto Ghiglia condivideva questa linea moderata. Eppure, il 23 ottobre, ha votato a favore della multa a Report, alimentando i sospetti di pressioni politiche.
ITALO BOCCHINO - SIGFRIDO RANUCCI
«GHIGLIA È VENUTO DA ME, MA ABBIAMO PARLATO DI LIBRI SANZIONE DECISA DAI DEM»
Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”
Italo Bocchino, davvero il membro del collegio del Garante della privacy Agostino Ghiglia è venuto a trovare proprio lei in via della Scrofa il giorno prima della decisione su Report?
«Sì, è venuto nel mio ufficio, alla Fondazione Alleanza Nazionale che è proprietaria del Secolo d’Italia che dirigo, e che condivide il pianerottolo con la sede di Fratelli d’Italia. Poi sui giornali ho letto che ha incrociato e salutato anche Arianna Meloni, ma non me ne aveva parlato».
E non le ha parlato nemmeno della sanzione da 150 mila euro a Sigfrido Ranucci?
«No. Abbiamo parlato della reciproca presentazione dei nostri libri. Nemmeno sapevo che il giorno dopo ci sarebbe stata la discussione all’ufficio del Garante. Non me lo ha detto. E comunque io sarei stato l’ultima persona con cui lui avrebbe potuto parlare di sanzioni a Ranucci».
Perché?
«Beh, è noto nel mondo del giornalismo e della politica, che sono molto, ma molto amico di Ranucci».
Ah sì? Da quando?
«Da anni».
Agostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede di Fratelli d Italia
[…] Ghiglia invece ha votato per la multa. E ora circola il dubbio che l’idea gli sia venuta in via della Scrofa. Non è così?
«Conoscendo Ghiglia escludo che si sia fatto dettare la linea da qualcuno. E conoscendo Arianna Meloni escludo che lo abbia fatto lei: fa di tutto per rimanere dietro le quinte, figurarsi se si andava a immischiare in questa cosa. Non capisco perché non si guarda alla vera notizia».
Cioè?
«È stato il Pd che ha sanzionato Ranucci». […] «Si è votato ciò che era già stato messo nero su bianco dagli uffici e depositato il giorno prima. La componente leghista aveva già annunciato che si sarebbe pronunciata a favore della sanzione. E chi ha deciso l’esito è stato Pasquale Stanzione, con il suo voto che, in quanto presidente, vale doppio. Ghiglia è stato ininfluente».
E che cosa c’entra il Pd?
«Perché Stanzione è stato indicato dal Pd durante il governo Conte-bis. Peraltro dopo un’affannosa ricerca anagrafica».
Anagrafica?
«Sì, perché all’epoca Ignazio La Russa aveva deciso di lasciare il Senato e andare a fare il Garante della privacy.
E siccome i quattro membri li sceglie il Parlamento, ma di prassi diventa presidente il più anziano, si cominciò a cercare tra giuristi che potessero batterlo per età. Con questo criterio si scelse Stanzione.
E così la sinistra ora si ritrova La Russa presidente del Senato e Ranucci sanzionato. Il suo solito tafazzismo ».
pasquale stanzione
Agostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede di Fratelli d Italia


