sebastian gorka donald trump joe biden barack obama

QUANDO C’ERA LUI – SIAMO ABITUATI A CONSIDERARE TRUMP IL PEGGIORE DEI MALI, MA COSA DICE LA SUA PROPAGANDA? PER CAPIRLO, LEGGETE LA CLAMOROSA POMPA ASSOLUTORIA DI SEBASTIAN GORKA, EX VICEASSISTENTE DEL TYCOON, SUL “DAILY EXPRESS”: “QUANDO ERA LUI COMANDANTE IN CAPO IL MONDO ERA STABILE, LA RUSSIA NON INVADEVA NESSUNO, HAMAS NON MASSACRAVA GLI SPETTATORI DEI CONCERTI E L'AFGHANISTAN NON ERA STATO CONSEGNATO AI TALEBANI. TUTTI EVENTI VERIFICATI QUANDO È STATO SOSTITUITO DA JOE BIDEN, DI CUI PERSINO OBAMA HA DETTO: ‘NON SOTTOVALUTATE LA CAPACITÀ DI JOE DI MANDARE TUTTO A PUTTANE’…"

DAGONEWS

donald trump

Quando c’era Trump, i treni partivano in orario. Abituati a leggere i giornali italiani, consideriamo il tycoon una sciagura, il peggior Presidente della storia statunitense, un tipino fino che ha tentato un golpe e che ha pagato una pornostar per nascondere un rapporto sessuale piuttosto imbarazzante (soprattutto per come è andata la sua “prestazione”).

 

Ma cosa propone invece la propaganda “Maga”? Per capirlo, è sufficiente leggere l’articolo di Sebastian Gorka, ex viceassistente di Trump, pubblicato sul “Daily Express”.

 

Una superpompa in cui si racconta la fila di leader internazionali alla Trump Tower per incontrare il suo ex datore di lavoro, l’unico che, secondo Gorka, può riappacificare il mondo: “Il mondo civilizzato lo rivuole perché quando era lui Comandante in Capo il mondo era stabile, la Russia non invadeva nessuno, Hamas non massacrava gli spettatori dei concerti e l'Afghanistan non era stato consegnato ai Talebani”.

 

donald trump sebastian gorka

Una visione assolutistica e assolutoria, che si approfitta del caos in corso negli Stati Uniti, tra manifestazioni pro-Hamas, Black Lives matter e femministe in rivolta contro presunti patriarcati: “Gli elettori sani di mente vedono in Trump la risposta a una sinistra impazzita, con i radicali di sinistra pro-Hamas che si impadroniscono dei campus universitari statunitensi, occupano gli edifici universitari e prendono in ostaggio il personale al grido di "Noi siamo Hamas!.

 

barack obama joe biden radio city hall new york

E quando si vedono giovani uomini, ai quali da anni viene detto che sono ‘tossici’ e parte di un ‘patriarcato’, opporsi e proteggere la bandiera della nostra nazione, allora c'è speranza”

 

Un’articolessa ai limiti del ridicolo, ma che rappresenta alla perfezione la macchina comunicativa che si muove in parallelo con quella “ufficiale” dell’ex presidente, tra account twitter complottari, meme e tele-volti compiacenti.

 

Il tutto, corroborato da un vecchio giudizio che Obama avrebbe espresso su Joe Biden: “Non sottovalutate la capacità di Joe di mandare tutto a puttane".

 

donald trump - comizio in ohio

OBAMA HA LANCIATO UN GRAVE AVVERTIMENTO SU BIDEN NEL 2020: ORA IL SUO PIÙ GRANDE TIMORE SI È AVVERATO

Traduzione dell'articolo di Sebastian Gorka* per https://www.express.co.uk/

*Ex viceassistente di Donald Trump, autore di “The war for America’s Soul” e conduttore dello show radiofonico “AMERICA First”

 

sebastian gorka donald trump

Perché David Cameron ha recentemente fatto visita a Donald Trump? Perché anche il presidente polacco Andrzej Duda si è recato a Manhattan, per colloqui privati nella Trump Tower con l'ex presidente? E perché il principe Mohammed bin Salman dell'Arabia Saudita ha recentemente telefonato a Donald Trump?

 

Non per discutere del meteo, ma perché tutti loro vedono un mondo in fiamme, dalla guerra totale dei carri armati e dai bombardamenti delle città in Europa, ai massacri dei terroristi e alla presa di ostaggi in Medio Oriente, e vogliono riavere indietro il mio ex capo.

 

PROTESTE ALLA COLUMBIA UNIVERSITY - 1

Oh, e l'altra ragione ovvia? Il Presidente Trump è il leader dell'opposizione e sta battendo il Presidente in carica Joe Biden in tutti i sondaggi più significativi degli elettori statunitensi. Hanno capito che anche gli americani lo rivogliono e si stanno preparando.

 

Anche il mondo civilizzato lo rivuole, perché quando era lui Comandante in Capo il mondo era stabile, la Russia non invadeva nessuno, Hamas non massacrava gli spettatori dei concerti e l'Afghanistan non era stato consegnato ai Talebani, gli estremisti che ospitavano Osama bin Laden mentre pianificava gli attentati dell'11 settembre.

 

NERI PER TRUMP

Questi eventi tettonici si sono verificati solo dopo che Donald Trump ha lasciato l'incarico ed è stato sostituito dal politico di carriera Joe Biden, di cui persino Obama ha detto: "Non sottovalutate la capacità di Joe di mandare tutto a puttane". Infatti.

 

I capi di Stato vedono l'ex presidente come la risposta al vortice geopolitico creato dal regime di Biden e gli elettori sani di mente vedono in Trump la risposta a una sinistra impazzita, con i radicali di sinistra pro-Hamas che si impadroniscono dei campus universitari statunitensi, occupano gli edifici universitari e prendono in ostaggio il personale al grido di "Noi siamo Hamas!".

 

In occasione di un recente evento privato a cui ho partecipato con il Presidente nella sua tenuta di Mar a Lago, egli ha dichiarato che Biden è "il peggior Presidente nella storia del nostro Paese, un uomo così incompetente che non riesce letteralmente a mettere insieme due frasi". E poi ha aggiunto che quando era alla Casa Bianca: "Eravamo al sicuro". Difficile non essere d'accordo.

 

sebastian gorka

Purtroppo il Presidente Trump ha anche ragione sul fatto che gli ostaggi presi il 7 ottobre, la più grande perdita di vite ebraiche dalla fine dell'Olocausto, sono probabilmente tutti morti. Il che rende ancora più irritante il fatto che qualsiasi americano, o qualsiasi persona decente, possa gridare pubblicamente il grido di battaglia genocida di coloro che hanno preso quegli ostaggi: "Dal fiume al mare!".

 

Ma c'è una buona notizia. Chi vive nel mondo reale ricorda che per quattro anni sotto Trump non ci sono state nuove guerre, l'America era forte, i suoi nemici avevano paura e i suoi alleati, come il Regno Unito e Israele, si sentivano al sicuro.

 

Quando ho lavorato alla Casa Bianca e mi è stato chiesto di spiegare la filosofia del Capo in materia di sicurezza nazionale, ho copiato una frase del Corpo dei Marines per spiegare l'America sotto Trump: "Nessun amico migliore, nessun nemico peggiore".

 

manifestazione pro palestina alla Columbia University

E quando si vedono giovani uomini, ai quali da anni viene detto che sono "tossici" e parte di un "patriarcato", opporsi ai pazzi del campus e proteggere la bandiera della nostra nazione dagli estremisti anti-americani e filo-jihadisti, allora c'è speranza per l'America e per il mondo.

 

Se a questo si aggiunge il canto spontaneo di Harlem "We love you Trump!", scatenato da un giovane ragazzo di colore, vediamo l'ascesa dei patrioti di tutta la nazione che vogliono che il 45 diventi il 47.

 

COMIZIO DI TRUMP A WILDWOOD donald trump - comizio in ohiosebastian gorkaCOLUMBIA UNIVERSITY sebastian gorka 2ospedale universitario del district of columbia washington donald trump - comizio in ohiodonald trumpdonald trump 1SEBASTIAN GORKAsebastian gorka.

 

Trump nervosoMEME SUI QUEER PRO PALESTINA

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