giuseppe conte tav treno

UNA BOTTA IN TELT – CONTE DICE CHE SULLA TAV CI SARÀ UNA DECISIONE POLITICA, MA LA SCELTA È ANCHE E SOPRATTUTTO ECONOMICA, COME GLI HA SPIEGATO IL DIRETTORE GENERALE DELLA SOCIETÀ CHE COSTRUISCE IL TUNNEL – TELT, PARTECIPATA FIFTY FIFTY DAI GOVERNI ITALIANO E FRANCESE, SAREBBE SUBITO OBBLIGATA IN SOLIDO A RESTITUIRE 300 MILIONI. MA TRA LAVORI E STUDI GIÀ AVVIATI, RIMBORSI E RESCISSIONI IL CONTO È DI 1,7 MILIARDI. SENZA CONSIDERARE I 50MILA POSTI DI LAVORO A RISCHIO

giuseppe conte 4

Umberto Mancini per “il Messaggero”

 

Alla Telt, la società mista italo francese che ha l' incarico di costruire la Tav, tutto si aspettavano tranne che essere convocati a Palazzo Chigi a poche ore dall' avvio dei bandi di gara. Ieri, a sorpresa, Mario Virano, direttore generale del gruppo che realizza il tunnel di base, è stato chiamato a rapporto a Roma.

 

Un lungo colloquio con il premier Giuseppe Conte. Per spiegare che bloccare il progetto fosse teoricamente possibile, ma ad un costo molto elevato. Non solo in termini di reputazione internazionale («Perché i patti siglati a livello internazionale vanno rispettati e non ci sono alternative»), ma sopratutto in termini strettamente economici.

 

mario virano direttore generale telt 1

Prima di lui l' avvocato dello Stato Pasquale Pucciariello incaricato di analizzare i costi-benefici di un eventuale stop aveva rincarato la dose. Ribadendo all' inquilino di Palazzo Chigi quanto già contenuto nel dossier riservato inviato un paio di mesi fa alla presidenza del Consiglio. Ovvero che tra lavori e studi già avviati, rimborsi, rescissioni dei contratti, ripristino degli scavi, il conto per le casse dello Stato sarebbe stato di circa 1,7 miliardi.

giuseppe conte 2

 

Una cifra massima che si basa, tra l' altro, su un documento messo a punto proprio dalla Telt, la società di proprietà per il 50% del governo francese e per l' altro 50% di quello italiano, attraverso Fs, che ha stimato gli extra costi che andrebbero sostenuti in caso di chiusura dei cantieri. Ma sul tavolo del premier, oltre ai dissidi tra Lega e 5Stelle, ci sono anche i dati di centri studi indipendenti che evidenziano i rischi non solo economici, ma anche di tipo occupazionale e sociale.

toninelli tav

 

Con migliaia di posti di lavoro in pericolo - Confindustria parla di oltre 50 mila - e 2,3 miliardi di appalti che andrebbero in fumo subito. Numeri non contenuti nella relazione messa a punto dalla commissione guidata dal professor Marco Ponti, dichiaratamente No Tav, messo alla guida dei tecnici dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

 

MAPPA TAV EUROPA

E quindi per definizione non propriamente indipendente. Eppure il premier ha ribadito che la valutazione, almeno al momento, si baserà sui numeri elaborati dai tecnici. E non su quelli sciorinati ieri da Mario Virano e dall' avvocato dello Stato Pucciariello: impedire la pubblicazione dei bandi di gara - hanno affermato - o ritardarla ulteriormente implica un «grave rischio di perdere i primi 300 milioni degli 800 milioni fondi Cef stanziati dall' Europa» (come ha ribadito anche la lettera arrivata ieri da Bruxelles a Roma) e conseguentemente configura una ipotesi di danno erariale per il mancato rispetto delle intese.

giuseppe conte 1

La Telt sarebbe così obbligata in solido a restituire subito 300 milioni. Un rischio che graverebbe sui consiglieri italiani di Telt in prima battuta, ma anche su figure ministeriali.

 

Difficile capire invece cosa accadrebbe se dopo il via libera i bandi fossero in qualche modo sospesi. Il diritto francese, che tutela l' interesse pubblico, consente la sospensione della procedura di gara, soprattutto se prevista una «clausola di dissolvenza», ma la subordina comunque a una «sopravvenienza», cioè al fatto che dal momento della pubblicazione a quello della sospensione sia accaduto qualcosa che giustifichi la decisione.

giuseppe conte 3

Una decisione forte e motivata del governo. La seconda difficoltà nasce dal fatto che Telt è una società con due soci paritetici (per l' Italia Rfi del gruppo Fs) e non è quindi evidente come il socio italiano potrebbe, in maniera autonoma, far prevalere la propria posizione, in assenza di una intesa con la controparte francese, per congelare o revocare la procedura di assegnazione.

TAV TORINO LIONEmario virano direttore generale telt

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO