FOTO FARLOCCHE? NO, PERIZIE TAROCCHE - LA “PROVA REGINA” CHE DOVEVA SCAGIONARE OTTAVIANO DEL TURCO, ALLA FINE L’HA CONDANNATO

Giuseppe Caporale per "la Repubblica"

La "prova regina" che doveva scagionare l'ex governatore, alla fine l'ha condannato. Le foto che ritraggono l'ex ras delle cliniche private in Abruzzo, Vincenzo Angelini, che esce da casa di Ottaviano Del Turco il 2 novembre del 2007 con una busta piena di mele - appena scambiata con duecentomila euro di tangenti - secondo il perito della difesa erano false. Invece erano vere. Piuttosto, era taroccata la consulenza richiesta dai legali di Del Turco, ma questo si è scoperto solo dopo, poche udienze prima della sentenza di condanna.

Eppure, che quelle foto fossero false, Giandomenico Caizza, avvocato dell'ex sindacalista, lo aveva fatto mettere a verbale, lo scorso mese di marzo, brandendo in aula un'accurata relazione tecnica firmata da Maurizio Arnone, perito di parte, per quindici anni responsabile della polizia scientifica di Roma. Una perizia che aveva cercato di dimostrare attraverso un test asta-metrico che la sagoma ritratta in quelle immagini sbiadite (e poi prodotte dalla Procura di Pescara come prova di riscontro alla confessione dell'imprenditore ricattato) non era quella di Angelini.

Troppo alto - aveva dichiarato in aula Arnone - il soggetto della foto per poterlo identificare come l'ex proprietario della clinica Villa Pini di Chieti. Non solo, per lo stesso consulente di parte anche le date in cui erano state scattate le foto erano diverse rispetto alla ricostruzione- accusa del grande accusatore. E la notizia aveva ottenuto anche una forte evidenza mediatica.

Quasi due mesi dopo, quella perizia si è rivelata un boomerang, soprattutto quando, durante il dibattimento, la Procura di Pescara ha chiesto di mettere a verbale un'intercettazione della Procura dell'Aquila. Un audio dove si ascolta chiaramente Lamberto Quarta, coimputato e braccio destro di Del Turco - e indagato sempre per corruzione in un'altra vicenda sugli appalti della ricostruzione post-sisma - mentre chiede al perito Arnone, che stava lavorando alla consulenza tecnica da depositare agli atti del processo, di «stiracchiare » la sagoma che si vede nella foto, di «farla più alta» affinché non sembri Angelini (altro un metro e sessantanove).

A quel punto il presidente del collegio giudicante, Carmelo De Sanctis, pur non acquisendo formalmente, per motivi di natura tecnico-giuridica, l'intercettazione nelle carte del processo, ha chiesto una nuova perizia. Questa volta, però, una perizia super-partes.
Ed è così che la "prova regina" dell'innocenza di Del Turco è diventata - di rovescio - un altro elemento a favore dell'accusa, l'evidente dimostrazione della fondatezza della confessione di Angelini anche riguardo agli incontri per le tangenti pagate a Del Turco.

Infatti, la nuova perizia ha dimostrato che le foto delle mele, delle mazzette, della casa dell'ex presidente della commissione antimafia a Collelongo, erano state scattate nel giorno in cui il grande elemosiniere dice di essere stato lì: il 2 novembre del 2007.

Dichiarazione che poi corrisponde - a cascata - ai giorni del prelievo di contanti, ai giorni in cui la Regione aveva presentato (nelle riunioni della giunta) atti che penalizzavano Angelini, ai giorni in cui i telepass sia di Angelini che dell'ex segretario nazionale vicario della Cgil erano entrambi nella Marsica, nei pressi di casa Del Turco. E anche alla data in cui l'ex governatore, il 21 marzo 2006 - il giorno dopo il presunto versamento di un'altra tangente - versa per il rogito di un immobile 259 mila euro in contanti sul conto della sua compagna, che poi procederà all'acquisto.

 

Ottaviano Del TurcoOttaviano Del Turcopd52 ottaviano del turcoVINCENZO ANGELINIVincenzo Angelin Lamberto Quarta

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…